10 spunti di riflessione dopo Verona-Juve

1- Non importa che questa partita contasse poco o nulla. Va bene che non si possa vincere sempre, ma perdere così, giocando senza carattere, fa letteralmente incazzare. Il Verona ha cercato e meritato di più la vittoria.

2- Non convincono le seconde linee, ovvero quei giocatori che in questo campionato hanno giocato meno e che stasera hanno avuto la fiducia dell’allenatore. Come contro l’Inter in Coppa Italia dimostrano di non avere o avere poco gli occhi della tigre.

3- Giocato con poca concentrazione. Questo non va bene. La stagione non è ancora finita e c’è un trofeo ancora da provare a vincere.

4- Neto è un grande portiere, capace di ottime parate, ma c’è la sensazione che quando non giochi Buffon la difesa si senta un po’ più fragile.

5- Stasera salvo Dybala, Rugani e Barzagli, fra i pochi ad averci messo grinta e voglia di non mollare mai.

6- Per il secondo anno perdiamo con una squadra retrocessa. Questa volta dopo 26 risultati utili e 10 vittorie consecutive.

7- Con i 2 gol subiti si potrà al massimo eguagliare il record della Juve degli Invincibili del 2011/12. Bisognerà giocare decisamente più concentrati di stasera.

8- Assenti contemporaneamente Khedira,Marchisio e Pogba il centrocampo latita in personalità. Senza fare disfattismo o allarmismi, una riflessione in questo senso andrà sicuramente fatta questa estate.

9- Il 9 non può che essere dedicato a lui stasera: tutti in piedi e mano all’orecchio per Luca Toni, un grande campione patrimonio del calcio italiano che lascia il calcio. È anche nella nostra storia per il primo gol allo Stadium. Bellissimo il giro di campo con i tifosi gialloblu e bianconeri per una volta uniti per onorare un bomber vecchio stampo. 👏

10- Quando vedi arbitraggi non di livello come quello di stasera capisci che se queste sono le nuove leve della classe arbitrale non siamo proprio messi bene.

Maurizio Romeo

 

Non dovete badare alle riserve

Non dovete badare alle riserve

Un’occasione sprecata per le riserve? No, se si prende in considerazione il contesto. La partita con l’Hellas è stata affrontata come un’amichevole estiva nella quale si omaggiava un grande del nostro calcio (Luca Toni è stato il miglior centravanti italiano per anni: un campione del mondo cui mi inchino) e nella quale anche i titolarissimi hanno completamente steccato la prestazione. Ci sono alcuni giocatori che se non sono dentro la partita mentalmente evidenziano tutti i loro limiti: Sturaro, ad esempio, è un giocatore che deve essere totalmente concentrato, pieno d’adrenalina per non far venire a galla le difficoltà tecniche. Non si può negare che le riserve, e se sono tali è per una ragione, necessitino di concentrazione e determinazione completamente diverse dell’intera squadra per rendere al meglio. Si può dire che loro avrebbero dovuto avere atteggiamento più aggressivo? Sì, ma evidentemente anche questo è un loro limite che li pone nel ruolo di riserve e che non li farà lottare per una maglia titolare. Devono essere trascinati, non sono trascinatori. Lo stesso è successo nella semifinale di ritorno con l’Inter, altra occasione nella quale il clima da vacanza regnava. Quello che è fondamentale è che svolgano al meglio il compito loro richiesto quando è la Juventus a essere dentro la partita: Sturaro, prendiamo sempre lui, questo è riuscito a farlo con una buona regolarità. Un altro discorso che riguarderà il mercato è quello di migliorare la qualità complessiva della rosa, e quindi anche delle alternative, il vero gap con le big d’Europa.