22 minuti di Alex Sandro: highlights e statistiche in Juve – Siviglia

Tra le accuse più o meno legittime indirizzate a Massimiliano Allegri riguardo alla partita col Siviglia, la più comune è senz’altro quella relativa all’esclusione dall’11 titolare di Miralem Pjanic e Alex Sandro. In particolare, al posto del brasiliano si è visto un Evra lontano dalla condizione migliore, che ha fatto difficoltà a rendersi pericoloso sull’out di competenza, mentre l’ingresso del numero 12 ha permesso alla Juve una maggiore fluidità di manovra e ha creato non pochi grattacapi alla comunque attenta retroguardia andalusa. Diamo un’occhiata ai 22 minuti di Sandro più nel dettaglio.

heatmap-sandro

Dalla heatmap si evince chiaramente come il brasiliano, subentrato a metà ripresa, abbia praticamente svolto il ruolo di ala aggiunta, facendosi trovare praticamente sempre sulla trequarti offensiva della Juve o addirittura all’altezza della bandierina del corner. In 22′ Alex Sandro ha messo in mezzo due cross dall’out mancino, uno decisamente ghiotto che Bonucci non è riuscito a correggere in rete, e in coppia col dirimpettaio e connazionale Alves ha confezionato una delle occasioni più nitide della gara, assieme alla traversa di Higuain:

Vera e propria ala sinistra con la palla tra i piedi e attaccante aggiunto quando la sfera viaggiava sul lato debole, con il coinvolgimento di Sandro nella manovra la Juve è migliorata notevolmente. I numeri sono impietosi: in 68′ Evra, decisamente avulso dal gioco ieri sera, ha effettuato appena 15 appoggi con successo sui 21 totali tentati, mentre il numero 12 ha completato 14 passaggi su 14 in praticamente un terzo del tempo avuto a disposizione dal francese. Anche i palloni giocati in totale danno ragione al brasiliano: 25 in 22′ più recupero contro i 43 in 68′ di Patrice; in proporzione Alex Sandro è stato il giocatore più coinvolto nel gioco della Juve, assieme a Dani Alves e Chiellini.

Il confronto dei due grafici relativi ai passaggi evidenzia in maniera lampante la differenza d’impatto, soprattutto nell’ultimo terzo di campo, dei due laterali (in blu i passaggi riusciti, in rosso quelli sbagliati):

sandro-evra-passes

Al netto dell’esperienza e delle doti dello Zio Pat, una Juventus in formato europeo può ancora permettersi di tener fuori Alex Sandro dall’11 titolare? Il momento del passaggio di consegne tra il maestro e l’allievo sembra sempre più vicino.

Micromoviola: Juve-Siviglia 0-0. Aytekin con il braccino

Micromoviola: Juve-Siviglia 0-0. Aytekin con il braccino

Arbitro: Deniz Aytekin
Nazionalità: Tedesca
Arbitro dal: 1995
Internazionale dal: 2011
Categoria UEFA: Elite

Partita a tratti fisica, anche se sostanzialmente corretta dal punto di vista disciplinare. Alla fine dei 94′ giocati non si può dire che risultasse di difficile gestione. Nonostante ciò il direttore di gara tedesco la spezzetta moltissimo, arrivando alla fine a fischiare ben 37 falli che, spalmati sul tempo effettivo di gioco, porteranno una media di un fallo ogni 90″ giocati. Decisamente molto, forse troppo, rispetto a quella che è la media delle direzioni europee. Il suo metro risulta abbastanza lineare per tutta la durata dell’incontro e perfettamente in linea con i suoi numeri storici: pochi cartellini (alla fine se ne conteranno 3, tutti corretti) e nessun calcio di rigore, nonostante almeno 3 situazioni al limite che in punta di regolamento avrebbero potuto alla concessione della massima punizione.

67′ – Trattenuta di Nico Pareja su Higuain

Le immagini

Il regolamento

A pag. 91 del regolamento, all’interno della Regola 12 (Falli e scorrettezze) sono definiti i parametri che gli arbitri devono utilizzare per definire quali siano le le infrazioni che debbano essere punite con un calcio di punizione diretto (o di rigore) e l’entità di una eventuale sanzione disciplinare a seguito di un’infrazione. Più nello specifico si delineano i concetti di negligenza (nessuna sanzione), imprudenza (ammonizione) e vigoria sproporzionata (espulsione).

Interessante è ciò che è scritto nelle ultime righe, ovvero che debbano essere punite con un calcio di punizione diretto anche le seguenti infrazioni:

  • trattenere un avversario
  • ostacolare un avversario venendo a contatto con lui

Quest’ultima indicazione è ripresa anche al punto 13 delle linee guida agli arbitri che si trovano in appendice alla regola 12 (pag.102)

All’interno della regola, a pag.94, viene anche data un’ulteriore indicazione: se la trattenuta inizia all’esterno dell’area di rigore ma prosegue al suo interno deve essere punita con un calcio di rigore.

La posizione e la visuale dell’arbitro

Aytekin non è posizionato sulla sua diagonale e appare leggermente in ritardo e con la visuale parzialmente coperta da almeno un giocatore. In posizione frontale rispetto all’azione si trova invece l’addizionale Benjamin Brand che può disporre di una visuale migliore e priva di ostacoli.

 

Il mio giudizio

Analizzando le immagini a disposizione si può notare come il n°21 del Siviglia si disinteressi del pallone e si diriga direttamente verso Higuain. Usa sia il corpo che le mani per cercare di impedire all’avversario di arrivare sul pallone, pallone che peraltro non è nemmeno a distanza di gioco da entrambi.

Nico Pareja riesce a raggiungere il suo intento: il n°9 bianconero manca l’aggancio di poco.

La trattenuta si concretizza all’interno dell’area di rigore, ma nè l’arbitro centrale, né il suo addizionale ravvisano scorrettezze.


Come abbiamo visto però, in punta di regolamento, il comportamento del difensore del Siviglia sarebbe sanzionabile con un calcio di rigore essendosi la trattenuta concretizzata all’interno dell’area di rigore. Va detto che, nel caso fosse stato fischiato, non sarebbe stato fallo da espulsione per chiara occasione da rete perchè Higuain non era in possesso del pallone.

In punta di regolamento… perchè un fallo del genere difficilmente viene fischiato all’interno dell’area di rigore, a maggior ragione in una partita di Champions League, a maggior ragione da un direttore di gara poco decisionista in questo senso: in carriera ha fischiato 99 rigori su quasi 400 partite dirette (media 0,25 e per capirsi, Rizzoli e Rocchi hanno media 0,35 e 0,41).

Più che altro questa situazione e questi numeri possono aiutare a comprendere meglio la decisione (non) presa dal direttore di gara in occasione dell’episodio successivo.

75′ – Trattenuta reciproca Chiellini-Rami

Le immagini

Il regolamento

Oltre ai paragrafi mostrati nell’episodio precedente, per giudicare al meglio questo episodio va aggiunto un particolare: ovvero le indicazioni sulle trattenute che si trovano a pag. 144 del regolamento.

 

La posizione e la visuale dell’arbitro

In occasione del calcio d’angolo Aytekin è nella posizione corretta, prevista dal regolamento per questo tipo di situazione. Insieme al suo primo addizionale Daniel Siebert tiene sotto controllo l’intera area di rigore.

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La visuale del direttore di gara è molto buona, perchè ha entrambi i giocatori sotto la sua attenzione.

Il mio giudizio

Rami e Chiellini, già venuti a contatto nel primo tempo con un contrasto più simile al wrestling che non al calcio, sono sicuramente osservati speciali dal direttore di gara che si trova alle loro spalle.

Analizzando le immagini a disposizione si nota come Rami tenti per primo il blocco per prendere il tempo all’avversario mettendogli un braccio sulla spalla. Il n°3 bianconero non si fa prendere in controtempo e allarga il suo braccio sinistro con il fine ultimo di bloccarlo.

Le immagini laterali evidenziano come la maglia di Chiellini si allunghi per effetto della trattenuta di Rami, ma come lo stesso nel contempo non molli comunque l’abbraccio dell’avversario.

Il giocatore del Siviglia sembra cercare di liberarsi dalla presa (senza mai mollare quella dell’avversario) e non riuscendoci dà l’impressione di lasciarsi andare…

… trascinando a terra Chiellini (molto evidente è l’allungamento della maglia).

In alto a sinistra nell’immagine successiva, Aytekin allarga le braccia facendo segno di aver visto tutto e giudicato come non falloso il contatto fra i due giocatori.

Personalmente punirei sempre questo tipo di trattenute in area, soprattutto quando sono così prolungate. Si dice che si darebbero 10 rigori a partita? Beh, iniziamo a darli e vedremo che questo tipo di contatti in area diminuiranno drasticamente.

Chiellini in quest’occasione ha rischiato molto (e non è la prima volta) e non sarebbe stato uno scandalo se il direttore di gara avesse deciso di concedere un calcio di rigore in favore del Siviglia.

Arbitro che peraltro vede e giudica, probabilmente tenendo in considerazione le reciproche trattenute dei due giocatori decide di lasciar proseguire senza fischiare nulla.

90′ – Contatto Vazquez-Pjaca

Le immagini

Il regolamento

Nelle prime righe della Regola 12 (Falli e scorrettezze) a pag. 91 del regolamento sono definite le infrazioni punibili con un calcio di punizione diretto. Nel caso di specie sono interessanti le voci evidenziate in giallo.

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Nelle linee guida in appendice alla stessa regola, al punto 10, si definisce poi come irregolare la carica al centro della schiena dell’avversario, usando le braccia.

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La posizione e la visuale dell’arbitro

Aytekin è nella posizione corretta, sulla sua diagonale e a poca distanza dai due giocatori con una visuale perfetta.

Sembra più concentrato sulla parte superiore del corpo che non su quella inferiore.

Il mio giudizio

Pjaca stoppa il pallone che arriva perpendicolarmente dalla sinistra e con il piede destro la gioca in avanti. Rischia moltissimo Vazquez perchè arriva con foga sull’avversario e con la mano destra lo tiene per il braccio, mentre appoggia il braccio sinistro proprio al centro della schiena del n°20 bianconero.

 

Sulla corsa poi lo colpisce prima con il ginocchio sulla parte posteriore della coscia…

… poi con il piede sinistro sul piede destro rendendo di fatto ancor più precario l’equilibrio del giocatore della Juventus

Il direttore di gara fa segno evidente con la mano per indicare di aver visto tutto e che a suo avviso non vi è stata alcuna azione fallosa.

 

Certamente non è uno dei rigori più evidenti della storia, ma nemmeno troppo distante da quello che l’arbitro Eriksson concesse al Real Madrid nella semifinale 2015 per il fallo di Chiellini su James.

Probabile che in questo caso Aytekin non abbia percepito il doppio contatto fra le gambe e abbia supposto che Pjaca cercasse il contatto falloso… anche se, rimane una piccola riflessione: con tutto lo specchio della porta a disposizione, che senso avrebbe avuto buttarsi e cadere al 90′ per un marcantonio come lui dotato di un ottimo tiro?

I contatti fra le gambe in questa situazione mettono fine ad ogni dubbio.

Un errore che comunque ci può stare, considerando il metro utilizzato dall’arbitro tedesco per tutta la durata dell’incontro e i suoi numeri storici rispetto alla concessione dei tiri dal dischetto.