3-1 al Sassuolo

La Juve supera il Sassuolo con le reti di Ramsey e Ronaldo nel finale di gara, dopo che gli emiliani avevano risposto al gol di Danilo con Defrel e, nonostante l’inferiorità numerica dovuta all’espulsione di Obiang nel primo tempo, avevano tenuto ottimamente il campo.

SASSUOLO IN DIECI

L’inizio non è particolarmente brillante, anche se Ronaldo di testa e Frabotta con il sinistro, dopo un delizioso colpo di tacco di McKennie, sfiorano la traversa. L’americano accusa un fastidio e lascia il posto a Ramsey e nel finale di tempo anche Dybala deve uscire, sostituito da Kulusevski. La partita rimane bloccata e nessuna delle due squadre riesce a produrre iniziative interessanti fino al recupero. Poi, negli ultimi minuti del primo tempo il Sassuolo rimane in dieci per un intervento duro di Obiang ai danni di Chiesa e la Juve sfiora il vantaggio con uno spunto di Demiral, intercettato da Consigli e soprattutto con una combinazione tra Kulusevski e Ramsey, conclusa dallo svedese con un destro sopra la traversa.

DANILO, UN SILURO NELL’ANGOLINO

Pirlo inizia la ripresa con Rabiot al posto di Bentancur e con l’uomo in più la Juve ora trova spazi maggiori. Ramsey ha subito un buon pallone e viene murato, ma Danilo, su una respinta della difesa, arriva in piena corsa e spara un siluro in diagonale nell’angolino basso, assolutamente imparabile.

PAREGGIA DEFREL

I bianconeri potrebbero sfruttare l’inerzia della gara, ma non ne approfittano. I ritmi rimangono bassi, il Sassuolo, pian piano esce dalla propria metà campo e riesce a trovare il pareggio grazie a un’ottima giocata di Defrel, che si libera in area con un bel controllo a seguire e fulmina Szczesny.

COLPISCE RAMSEY

La Juve reagisce e Ramsey libera in area Ronaldo, che supera Consigli con un tocco morbido, ma viene abbattuto e l’arbitro lascia correre. Ci provano anche Chiesa, che colpisce il palo esterno, Rabiot, che arriva sull’angolo di Chiesa e mette alto di testa, e Ronaldo, che impegna Consigli dalla distanza. Il portoghese arriva al tiro poco dopo dal dischetto del rigore, liberato da uno spunto di Kulusevski, ma il portiere emiliano è sulla traiettoria. La partita è aperta e divertente, perché il Sassuolo, nonostante l’uomo in meno, non rinuncia a giocare e la Juve continua a spingere con rabbia. Kulusevski, sulla destra, è l’uomo più ispirato, ma è dalla parte opposta che arriva l’azione decisiva: Frabotta riceve sulla sinistra, trova il fondo e mette in mezzo un rasoterra velenoso, sul quale si fionda Ramsey, che di prima intenzione spedisce in rete. 

CHIUDE RONALDO

Nel finale il gallese lascia il posto a Bernardeschi, mentre Morata sostituisce Chiesa. Il Sassuolo si butta in avanti cercando di rientrare in partita, ma così facendo si espone al contropiede e in pieno recupero Danilo pesca Ronaldo in profondità e il portoghese piazza lo scatto e il diagonale vincente, chiudendo i conti e sigillando i tre punti per i bianconeri. + 14

JUVENTUS-SASSUOLO 3-1

RETI: Danilo 6′ st, Defrel 13′ st, 37′ st Ramsey, 37′ st, Ronaldo 47′ st

JUVENTUS

Szczesny; Danilo, Bonucci, Demiral, Frabotta; Chiesa (41′ st Morata), Bentancur (1′ st Rabiot), Arthur, McKennie (19′ pt Ramsey, 41′ st Bernardeschi)); Dybala (43′ st Kulusevski), Ronaldo

A disposizione: Buffon, Pinsoglio, Di Pardo, Chiellini, Dragusin, Portanova, Fagioli, Bernardeschi, Morata

Allenatore: Pirlo

SASSUOLO

Consigli; Muldur (28′ st Oddei), Chiriches (41′ st Ayhan), Ferrari, Kyriakopoulos; Locatelli, Obiang; Defrel (22′ st Boga), Djuricic (1’st Maxime Lopez), Traore; Caputo (1′ st Toljan)

A disposizione: Pegolo, Marlon, Peluso, Rogerio, Magnanelli, Raspadori, Schiappacasse

Allenatore: De Zerbi

ARBITRO: Massa di Imperia

ASSISTENTI: Imperiale, Colarossi

QUARTO UFFICIALE: Abisso

VAR: Chiffi, Di Iorio

AMMONITI: 13′ pt Bonucci, 17′ pt Ferrari, 34′ pt Bentancur, 26′ st Frabotta, 34′ st Kulusevski

ESPULSI: 46′ pt Obiang


Juve-Sassuolo 3-1: Danilo dos Santos Aveiro

Speravamo di poterci godere una domenica serena dopo la sbornia (in tutti i sensi) della gara d’epifania, ma già la vigilia con la positività di De Ligt al covid ci aveva fatto capire che la domenica sarebbe stata complessa.
L’avversario di turno, il Sassuolo, era uno dei peggiori clienti, che ha palleggiato anche in inferiorità sotto al muso della Juventus, dopo che Obiang aveva attentato alla salute di Chiesa a fine primo tempo. Non solo il 22 ci rimette le penne, 5 minuti prima Dybala aveva salutato anzitempo la compagnia per un colpo al ginocchio: tutti e due a terra ma il miracolo riesce solo a Chiesa (sarà il cognome che aiuta) mentre per l’argentino è la fine.
Al suo posto entrerà Kulusevski che sarà protagonista con 2/3 perle d’autore che diventeranno “ai porci” per come le sprecheranno i suoi compagni, Ronaldo in testa, in serata negativa, nonostante il gol finale. Sarà il periodo dell’anno orfano dell’Europa, ma il portoghese sembra in letargo.
Va bene, in questa squadra che fa della necessità virtù, in cui la differenza tra solista e accompagnatore si ridefinisce ad ogni partita, l’unica certezza stabile è il rendimento di Danilo, che corre, suggerisce, si inserisce, difende, marca, segna. E che gol, un tiro di collo esterno che parte da 25 metri, defilato sulla destra, il pallone non si muove, non gira, fluttua soltanto a pochi cm da terra fino ad infilarsi in rete.
La storia di Danilo è una bella pagina di calcio: arriva a Torino figlio di una plusvalenza nello scambio con un giocatore più tecnico e più giovane di lui, soggetto al volere del dio Bilancio che richiede sacrifici dolorosi sull’altare del calciomercato.
Ha fatto fatica ad inserirsi, a trovare il suo habitat, ma una volta raggiunto il suo personalissimo nirvana si è assestato su di un livello di rendimento totalmente inaspettato.
Uno a zero all’alba del secondo tempo, con De Zerbi che può gestire solo 10 uomini, sembra fatta, ma noi juventini sappiamo bene che quella di quest’anno è una squadra da montagne russe, con pochi di euforia e sprofondi di grande depressione in cui i ragazzi si addormentano e lasciano il pallone in mano al nemico.
Avviene così anche stasera e dopo una manovra in cui i neroverdi girano il pallone da destra a sinistra per ingannare i ragazzi di Pirlo, come quando fai finta di tirare la palla al cane e lui comincia a correre dietro al nulla, arriva il pareggio di Defrel che si infila come una cotoletta dentro alle due fette di pane tra Demiral e Bonucci. Quest’ultimo merita una nota: sta dando il fritto, ma siamo arrivati all’olio. L’impegno è lodevole, sempre, il rendimento cala vistosamente e la condizione fisica che era un suo punto di forza è deficitaria.

A questo punto la partita si complica, la Juve si sveglia lentamente, il Sassuolo non s’addormenta mai. Kulusevski “dipinge la Guernica” (citazione del mio amico Vincenzo) per Ronaldo, che pensa bene di usarla come carta da gabbietta del canarino e buttare al cesso uno degli assist più belli del campionato centrando in bocca l’incolpevole Consigli.
Poco dopo il redivivo Chiesa sventa la minaccia tirando sul palo del sempre incolpevole Consigli.

Il merito della Juve è di crederci in qualche modo, di avere la voglia e la consapevolezza di poterla portare a casa, ci credono tutti, pure Frabotta che pennella un colpo di biliardo soffice a centro area per Ramsey. Il gallese, affascinato da Ronaldo tenta l’emulazione mirando l’incolpevole Consigli, ma sbaglia mira (anche se di poco, va detto) e segna.

Fine pena.
C’è la paura di un nuovo pisolino bianconero ma la truppa rimane in trincea sveglia e su assist del fenomeno vero Danilo, il fenomeno falso Ronaldo chiude la partita col 3-1.
Nota a margine per l’ingresso di Bernardeschi a 5′ dalla fine che sceglie una serata di freddo gennaio per dare l’addio alla Juve e al calcio.

È stata una serata complicata, la Juventus ancora fatica, zoppica, nazzica, tribola, consuma energie spropositate anche per venire a capo di enigmi semplicissimi. Come la casalinga che usa lo shuttle per andare all’esselunga.
Però vince 2 partite difficili e recupera punti alle avversarie, soprattutto all’Inter che andremo visitare domenica sera. ASL permettendo.

Juve – Sassuolo: il “mago gallese” tira fuori il coniglio dal cilindro

Juve – Sassuolo si sapeva sin dall’inizio fosse una partita complicata e lo è stato davvero. Nonostante la superiorità numerica per tutto un secondo tempo infatti, la squadra bianconera ha faticato molto a trovare la via del gol con facilità. Tra gol annullati, infortuni a McKennie e Dybala, il nono legno stagionale e un rigore non concesso a Cristiano Ronaldo questi 90′ hanno messo a dura prova i ragazzi di Pirlo. E’ stata una gara davvero in salita per mille fattori e per mille occasioni sciupate in area di rigore e non è un caso che la prima rete juventina arriva grazie ad una bordata di Danilo da oltre 30 metri.

Il brasiliano inoltre è stato molto attento a non prendersi il giallo che sarebbe stato problematico in vista dell’Inter e ha offerto l’ennesima prova convincente che rimette in piedi anche giudizi e valori nello scambio con Cancelo. Dopo il match di stasera possiamo dire con certezza che il Sassuolo ha palesato tutti i pregi e i difetti di questa squadra sia in fase offensiva che difensiva. A livello di ritmo e intensità, di recupero palla in fase di non possesso (dove la Juventus è prima in questa speciale classifica) non si puo’ dire che la squadra non sia stata attenta. Nota di demerito pero’ per alcune palle perse e nella contesa delle “seconde palle” dove i bianconeri in buoni tratti sono apparsi deficitari.

All’interno di Juve – Sassuolo Pirlo è stato bravo a ribaltare più volte il “piano gara” per colpe non sue. Altrettanto bravo è stato Ramsey a farsi valere con una rete dopo una prestazione alquanto opaca. La Juve ottiene la sua terza vittoria consecutiva. Aspetto positivo questo se si considera che non avveniva dal luglio scorso. Inaccettabile quanto incredibile per il livello qualitativo e per il rango di una squadra che, pur zoppicante, dimostra di non voler mollare nulla nella lotta scudetto.