7 motivi per continuare a guardare la tv

1. Portate Benzema alla Juventus, tenete Pogba e rinfrescate un po’ la difesa. Non serve altro per vincere ancora. In Italia ed altrove. Mandzukic e Morata devono esser lasciati andare solo se lo vogliono. Zaza ha bisogno di spazio e fiducia. Così come Sturaro. L’anno prossimo potrebbe essere il loro anno. Tenetelo a mente.

2. Neto quasi certamente non giocherà la finale di Coppa Italia. Per lui la stagione è finita. Con Buffon si può conquistare un altro trofeo. Bisogna stare tranquilli. Il Milan si sta sfaldando e bruciando. Torneranno. Di sicuro. Ma non entro l’estate.

3. Vidal e Coman in finale di Champions. Llorente in quella di Europa League. Guardando a questi fatti (quasi prossimi) forse più d’uno dovrebbe farsi un esame di coscienza? Il calcio è questo. Giocatori che vanno e altri che vengono. Intenzioni che non diventano progetti e colpi di fortuna dopo anni a dominare in casa tua. Il Manchester United lo ha insegnato. Riprendendolo dalla Juve più cattiva. Ma la storia, il destino, si può cambiare. Non bisogna avere paura. Solo i soldi giusti.

4. Andrea Agnelli resterà presidente della Juventus fino a quando il ‘Village’ non sarà completato e la Coppa più bella e panciuta sarà nella sala trofei. Dicono che questo sia il futuro. I lavori intorno allo ‘Stadium’ non dovrebbero finire molto tardi. Il domani è un palla di cannone accesa, insomma.

5 Il finale di campionato non spaventa. I rivali più forti hanno grossi problemi. Dentro e fuori. I giornali non lo spiegano perché hanno smesso di raccontare lo sport per quello che è. Da tempo lo vendono solo per quello che vorrebbero.

6. Il canale della Juventus avrebbe bisogno di un po’ di verve e qualche idea. Il trionfo al Viareggio della Primavera doveva esser salutato molto meglio. Non si conoscono i ragazzi che saranno. Fabio Grosso è una specie di fantasma. Stesso discorso per i ‘Legends’ di Trezeguet. Non si può vedere una partita e basta. Quegli eventi, se sono tali, vanno accompagnati e salutati da un palinsesto. E poi i tifosi dove sono? Persi sulla tangenziale per arrivare a Vinovo? Un club, un bar, possono fornire un milione di storie. Non serve una redazione infinita. Solo un po’ di cervello. Siamo spettatori maturi ormai. Abbiamo bisogno di intelligenze.

7. Higuain è un simpatico argentino. Quando era al Madrid sembrava un figlio viziato, di quelli che segnano e fanno l’amore, gigioneggiano e poi vengono applauditi. L’arrivo a Napoli lo ha fatto diventare altro. Nervoso per essere o sembrare leader, sussurrano i detrattori. Per cercare un acquirente munifico, insinua qualche altro. A pensar male ci si azzecca? Higuain ha scelto di andare alla corte di De Laurentiis e nessuno lo ha obbligato. Così come Van Persie è adesso in Turchia e pare sia destinato al gruppo di Lotito. I giocatori fanno le loro fortune mettendo le firme sotto i contratti. Non va dimenticato.

Simone Navarra