La “missione Porto” entra nel vivo: se ieri infatti, poche ore dopo la sfida contro il Palermo, la squadra aveva lavorato divisa in due gruppi e si era poi goduta l’abbraccio dei tifosi presenti a Vinovo, oggi il gruppo compatto si è concentrato sulla preparazione della gara di Champions.
I bianconeri si sono trovati a Vinovo nuovamente al mattino e dopo il riscaldamento e la parte atletica, si sono dedicati ad esercizi di tecnica e alla tattica, iniziando a provare i movimenti da replicare mercoledì all’Estadio do Dragao.
E domani altra tappa di avvicinamento alla sfida, con una nuova seduta mattutina.
Porto-Juve… story!
La Juventus si appresta a vivere una serata di Champions League che ha un solo precedente, nella storia. Porto e Juve si affrontarono infatti solo nell’edizione 2001/2002 della massima competizione continentale.
10 ottobre 2001: Reti bianche allo stadio “As Antas”
Nel 2001 lo stadio “As Antas”, in cui il Porto ha giocato fino al 2003, anno di inaugurazione del “Do Dragao”, ospita l’esordio nei gironi di Champions League dei bianconeri, in trasferta contro i biancoblu. Ed è un esordio non semplice: il Porto mette in campo tutta la sua potenza offensiva, guidato da campioni come Deco. La Juve contiene le folate dei portoghesi, soprattutto nel primo tempo, quando Gigi Buffon deve opporsi da fuoriclasse a questa botta a colpo sicuro di Pena in area:
Nella ripresa i bianconeri crescono e portano pericoli alla rete portoghese, soprattutto con Del Piero, ma il migliore in campo, a fine match, è comunque Gigi Buffon, autore di interventi come questo:
Ma se si chiede a qualsiasi tifoso bianconero quale sia la partita contro il Porto che ricorda con più piacere, la risposta è solo una, e immediata.
16 maggio 1984: quella notte a Basilea…
Le due formazioni che si affronteranno allo stadio “Do Dragao” mercoledì sera hanno un precedente, importantissimo, che le lega: la Finale di Coppa delle Coppe del 1984, giocata in Svizzera, a Basilea. Entrambe le squadre, Porto e Juve, arrivano alla Finale dopo avere affrontato avversarie britanniche: il Manchester United per la Juve, eliminato in virtù di un 1-1 in Inghilterra e di un 2-1 a Torino al ritorno, e gli scozzesi dell’Aberdeen, che il Porto ha sconfitto con un duplice 1-0, sia all’andata che al ritorno.
La partita: inizio equilibrato per la sfida fra bianconeri e portoghesi, quel 16 maggio: ma al 13’ arriva un lampo, quello di Beniamino Vignola, che con un bel tiro a incrociare da sinistra sblocca il risultato. Fra l’altro, se siete fra gli oltre 700 mila visitatori che si sono recati al J|Museum, potete vedere proprio la maglia numero 7 indossata da Beniamino, quella sera.
Finita qui? Niente affatto: il Porto rimette in piedi la Finale al 29’, con una gran botta da fuori area di Sousa.
La Juve però assorbe il colpo, ricomincia a macinare gioco e prima della fine del primo tempo, al 41’, segna quello che sarà il gol decisivo per la vittoria della Coppa. Protagonista ancora Vignola, che lavora uno splendido pallone sulla tre quarti e indirizza l’assist decisivo per la zampata di Boniek, che seppur circondato da difensori portoghesi, va in rete.
Fin qui ve la abbiamo raccontata a parole: non dimenticate che questa sera alle 20.30 JTv (canale 212 di Sky) trasmetterà la versione integrale del match, di cui questo è un estratto.