Eccoci al consueto appuntamento con i dati economici e finanziari di Juventus S.p.A: è la volta della semestrale al 31/12/2016. Ricordiamo infatti a chi non fosse al corrente che il bilancio della Juve è calendarizzato dal primo luglio al 30 giugno, a scavalco d’anno. In estrema sintesi rileviamo una situazione florida caratterizzata da:
– Netto incremento dei ricavi;
– Riduzione dell’indebitamento;
– Capitale netto raddoppiato;
– Confermato previsto utile per la fine dell’esercizio.
Inutile nascondere il fatto che l’operazione Pogba è stata un “boost” notevole per molte voci. La mega plusvalenza realizzata con la cessione al Manchester Utd del giocatore francese ha di fatto amplificato i ricavi, il risultato operativo, l’utile e il capitale netto societario nonché consentito probabilmente di ridurre una quota di debiti. La si potrebbe forse definire in modo improprio un aumento di capitale gratuito: ‘pogbudget’, perché no?
Ricavi semestrali arrivati a 315 milioni (ex 204) anche con il contributo di maggiori entrate da match day con un +30% (prezzi più alti e maggior sfruttamento dello Stadium) e una quota più corposa di diritti TV dai quali però siamo ancora troppo dipendenti – a mio avviso –
rispetto ai competitor, come già illustrato nel recente passato. In crescita anche i ricavi da vendite prodotti/licenze ma anche qui c’è molto spazio di crescita. Vedremo i benefici del nuovo logo/brand nei prossimi esercizi.
Naturalmente i proventi della cessione di Pogba sono di pertinenza di quest’unico esercizio mentre l’impegno finanziario – relativo soprattutto al reinvestimento della somma incassata in altri giocatori di altissimo livello (devo citarli?) – che la Juve affronterà nei prossimi 5 anni sarà di 46 milioni all’anno. Sarà qui, forse , la vera sfida da vincere. Uno dei punti chiave si rivelerà sicuramente il J Village, la cui consegna è confermata per la fine del mese di giugno di quest’anno.
Un’altra potentissima freccia all’arco bianconero: nuova sede, nuovi campi di allenamento, nuove strutture e albergo a tema.
In ogni caso, Juventus ha anche riscattato dal leasing Unicredit il centro di Vinovo per quasi 8 milioni di €. Una solidità patrimoniale unica nel panorama italiano. Da questo punto di vista notiamo infine dal bilancio che la Juve ha aderito in toto all’aumento di capitale sociale della SRL relativa al J Medical e ha comunicato di voler poi vendere a breve la metà delle quote per una miglior ottimizzazione della gestione.
Uno sguardo infine all’indebitamento finanziario che risulta in calo di oltre 12%. Azzerati i leasing , in calo banche e factoring (cessione di crediti ), in ammortamento regolare il mutuo da oltre 40 milioni con il Credito Sportivo. In aumento, per contro, le disponibilità liquide.
Ricordiamo che la Juve dispone ad oggi di linee di credito totali per 499 milioni di euro, utilizzate per il 68% in gran parte relative a:
– Fideiussioni bancarie per garantire i pagamenti ad altre società sportive;
– Anticipo contratti e crediti.
Al calo suddetto non ha però corrisposto una diminuzione degli oneri finanziari , che sono comunque pari ad un livello del 2% del fatturato , situazione di assoluta qualità.
Prosegue dunque il sentiero economico virtuoso della Juventus, seppur supportato dall’operazione straordinaria di mercato che tutti ricordiamo. Bisognerà cercare di portare i ricavi stabilmente sopra i 400 milioni e poi verso i 500 milioni, possibilmente senza depauperare il patrimonio tecnico sportivo, i calciatori. La nuova Champions League che dovrebbe partire dalla stagione 2018/19 credo potrà essere di forte aiuto. Aggiungiamo J Village e ritorni d’immagine dal nuovo logo lanciato poche settimane fa e il cocktail è fatto. Speriamo sia gustoso: gli ingredienti sembrano giusti.