«Col Chievo un solo risultato a disposizione: la vittoria»

Il mister in conferenza stampa: «Da questa partita passa un pezzetto di Scudetto. Al Barcellona ci pensiamo da domenica»

Quattro giorni alla gara di andata di Champions League contro il Barcellona, ma la concentrazione in casa bianconera è – e deve essere – tutta sul Chievo. Massimiliano Allegri ha ribadito il concetto oggi nella conferenza stampa di presentazione del match contro i clivensi, in programma domani, sabato 8 aprile, alle 20.45 allo Stadium.

«Più si va avanti, più le partite diventano importante, e ad otto giornate dalla fine non abbiamo più la possibilità di sbagliare» – ha spiegato il mister – «Il “bonus” ce lo siamo giocati a Napoli con un pareggio, quindi domani abbiamo un solo risultato a disposizione: la vittoria».

Per il Barcellona, c’è ancora tempo.

«Quella contro il Barcellona è una sfida talmente bella e affascinante, che non sarà difficile prepararla. Ci penseremo da domenica, ora iniziamo ad affrontare molto seriamente il match di domani, arriviamo da due sfide molto impegnative sotto l’aspetto fisico e mentale e non devono assolutamente esserci cali di tensione. Rispettiamo tantissimo il Barcellona, sarà un Quarto di finale di Champions e in questo momento squadre come il Bayern, Barcellona, il Real e la Juventus, così come le altre quattro che hanno raggiunto i Quarti, sono in ottima condizione mentale. Questo credo che sia normale, perché in questo momento qui le squadre sono sempre al top della condizione.».

Come è stata preparata contro il Chievo?

«L’unico allenamento in cui posso lavorare sulla tattica è quello di oggi, a parte la rifinitura di domani. Dobbiamo pensare a cosa potrà succedere a fine stagione, non dobbiamo assolutamente snobbare né Chievo, né Pescara, né Genoa: da queste tre partite passa buona parte dello Scudetto, e i ragazzi lo sanno. La finale di Coppa Italia raggiunta è stato un bel salto in avanti a livello di entusiasmo, abbiamo giocato una partita importante, ce la siamo un po’ complicata ma neanche più di tanto, contro un ottimo Napoli. La tabella è semplice, la matematica non concede alternativa: la Roma può fare 93 punti, e noi dobbiamo farne altrettanti. Mancano ancora tante vittorie, facciamo un passo alla volta. Pensiamo a giocare serenamente la partita col Chievo, sarà molto importante ed anche domani ci servirà l’aiuto dei tifosi. Da questa sfida passa un altro pezzetto di campionato».

Che avversario sarà il Chievo?

«Il Chievo è una squadra molto ben preparata tatticamente, con giocatori di esperienza. Viene da brutta sconfitta in casa col Crotone e vorrà riscattarsi, da noi l’anno scorso ha fatto un punto, e in questa fase della stagione non ha responsabilità perché ormai ha raggiunto il proprio obiettivo. Starà a noi indirizzare la partita, perché abbiamo molte più motivazioni di loro».

Juve che in campionato arriva da un pareggio a Napoli.

«Abbiamo ottenuto un pareggio a Napoli contro la terza della classe. E’ stata una partita non giocata bene a livello tecnico, ma abbiamo fatto bene a livello difensivo. Il calcio non è soltanto fase offensiva: si può arrivare in modi diversi a raggiungere gli obiettivo, l’importante alla fine è raggiungerli! Questo è il motivo per cui sono qui alla Juventus: per aiutare i ragazzi a raggiungere i loro obiettivi, perché alla fine chi vince sono i ragazzi, mentre quando si perde… perdiamo tutti insieme».

Le scelte di formazione.

«Per Chiellini vediamo oggi, ieri si è allenato ma poi ha discusso la tesi di laurea e devo valutare la sua condizione. Domani difficilmente avrò Mandzukic a disposizione, devo ancora valutare ma potrebbe giocare Dybala come centravanti. Paulo sta bene e ha bisogno di giocare, mercoledì ha giocato 70 minuti contro il Napoli, più gioca e più migliora la condizione. A centrocampo dovrò valutare, perché le scelte dipendono anche dall’attacco: Pjanic mercoledì non ha giocato, potrebbe rientrare Marchisio, non so se Khedira potrà riposare. Calcoli non se ne devono fare, perché domani l’obiettivo è vincere: quando ti manca qualcuno, e a noi mancano anche Pjaca e Kean, che magari in queste occasioni avrebbe trovato spazio, non hai la possibilità di far riposare altri. Allo stesso tempo, però, ho la fortuna di avere giocatori che rientrano dall’infortunio e che hanno bisogno di giocare per trovare la miglior condizione».

Dani Alves e Lichtsteiner, risorse importanti sulla fascia.

«Dani e Stephan sono giocatori diversi, ma entrambi grandi calciatori, importanti e fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi. Dani ha avuto qualche difficoltà all’inizio, non è facile arrivare da un campionato straniero, ha trovato un calcio diverso e si è fatto male proprio nel momento in cui stava crescendo, ma è un giocatore molto importante, come è importante Lichtsteiner».

In settimana, la Juventus ha incassato i complimenti di John Elkann.

«Ringrazio John Elkann per le parole espresse nei confronti della squadra e della società, sono motivo di grande orgoglio e soddisfazione».

Il punto su una fase decisiva della stagione.

«Abbiamo raggiunto la finale di Tim Cup per la terza volta consecutiva, e questo è merito dei ragazzi, che stanno facendo cose davvero straordinarie. Hanno grandi qualità tecniche – e su questo non avevo nessun dubbio – ma anche grandi qualità morali, che li portano a fare risultati nei momenti di difficoltà. Sappiamo che non è facile vincere tutte e tre le competizioni, ma ci dobbiamo provare. Questo momento va vissuto con grande energia ed entusiasmo, con la consapevolezza di poter arrivare fino in fondo ed alzare l’asticella. Questa squadra è in grado di poterlo fare, ed è soprattutto il pensare di poterci riuscire che potrà fare la differenza».

Gli obiettivi bianconeri.

«Pensiamo a vincere il campionato, l’obiettivo principale di questa stagione, per entrare nella leggenda. Ci sono giocatori che quest’anno possono vincere sei scudetti di fila, e rimarrebbero così davvero nella storia della Juventus. Poi la Champions è una competizione a sé, dal grandissimo fascino. Credo che si sia cresciuti molto negli ultimi tre anni, e che l’importante sia cercare di giocare sempre un Quarto di finale. Poi sarà importante anche cercare di vincere la Coppa Italia. Credo che in questo momento la Juventus sia una delle società più forti ed importanti di Europa, questo è quello che conta».

Il futuro del mister.

«Ho un contratto con la Juventus fino al 2018. In questo momento il problema dell’allenatore non sussiste, e non deve sussistere per un semplice fatto: siamo nel momento cruciale della stagione, e credo che questo sia l’ultimo dei problemi, sia da parte mia, sia da parte della società. Da parte mia, non c’è mai stato alcun problema con la società: restiamo concentrati perché al momento non abbiamo vinto ancora niente. Ripeto: sono contento di stare alla Juventus, quando ci incontreremo con la società parleremo del futuro, non credo sia questo il momento giusto in cui pensarci, per mantenere la massima concentrazione».