«Domani sappiamo che cosa dobbiamo fare»

Le parole del Mister: «Il Monaco è molto pericoloso ed è cresciuto offensivamente rispetto a due anni fa. Jardim sta facendo un grande lavoro»
I temi tattici, l’approccio alla sfida, il rispetto per gli avversari: questi sono stati i temi trattati da Mister Massimiliano Allegri, durante la conferenza stampa pre partita.

IL CAMBIO A CENTROCAMPO

Al posto di Khedira, squalificato, sarà in campo Marchisio: «Perderemo qualche chilo ma guadagneremo in movimento – spiega Allegri – Fra l’altro Marchisio sta molto bene in queste ultime settimane, è cresciuto e sarà un “acquisto” importante».

DAL CAMPIONATO ALLA COPPA

«Certo è un bene arrivare a questa partita avendo ancora incrementato il vantaggio sulla Roma, ma nella pratica non sarebbe cambiato nulla: tornati da Monaco avremo due giorni per preparare il derby, altra partita importante». Ma oltre a guardare all’immediato futuro, Allegri torna con il pensiero a Bergamo: «Non dovremo ripetere gli errori fatti nel primo tempo a Bergamo, nel quale abbiamo giocato troppo lunghi: il Monaco è molto, molto pericoloso».

A PROPOSITO DI MONACO

Apre con una battuta, il Mister: «Non ha mai perso? Speriamo in una prima volta!». E poi l’analisi: «Sono molto diversi da due anni fa. Allora erano più solidi difensivamente, adesso invece sono molto pericolosi davanti, hanno grandi campioni come Falcao, che sta tornando ai suoi livelli pre infortunio, giocano molto bene sulla velocità, sulle verticali, con terzini di valore, centrocampisti di qualità». E poi su Jardim: «Da anni fa un lavoro straordinario: adesso si gioca una finale di Champions ed è davanti in campionato al Psg, che era una delle squadre favorite in Europa».

LA STAGIONE DI GONZALO

«Higuain è sereno: lo abbiamo acquistato per migliorare il nostro potenziale offensivo e lo sta facendo, mettendo a segno tanti gol ma giocando anche per la squadra. Sta facendo un’annata straordinaria, come tutta la squadra».

IL MONITO DI MAX

«I ragazzi devono sapere che, per arrivare in finale, dovranno fare due partite “giuste”, contro un avversario che sarà molto complicato. Sappiamo cosa dobbiamo fare e soprattutto cosa non dobbiamo fare, viste le caratteristiche del Monaco».

«Rispetto totale per il Monaco»

«Credo sarà una gara equilibrata fra due squadre molto importanti, arrivate fino a questo punto con personalità»

La Juventus costruita per vincere la Champions, il Monaco grande sorpresa della manifestazione. La stampa francese prova a presentare così la semifinale di Champions League tra bianconeri e monegaschi. Gigi Buffon però non è d’accordo nel quadro dipinto sui prossimi avversari dei bianconeri e chiarisce il suo pensiero alla vigilia della sfida: «Se Juventus e Monaco sono arrivate a questo punto della stagione a giocarsi una semifinale di Champions credo che lo meritino – sottolinea il capitano bianconero – al di là di quelli che potevano essere i programmi di inizio stagione. Credo sarà una gara equilibrata fra due squadre molto importanti, arrivate fino a questo punto con personalità. Nelle due gare l’esperienza può essere forse dalla nostra parte, ma il Monaco è una squadra giovane, che esprime grande vitalità e avrà entusiasmo e una sana incoscienza. Credo grazie alla loro giovane età i giocatori si sentano indistruttibili e oltre questo dovremo fronteggiare il fatto che è hanno grandi valori tecnici».

DUE ANNI DOPO

L’occasione di raggiungere la finale di Cardiff riporta alla mente il percorso di due anni fa, ma le differenze rispetto ad allora sono sostanziali: «Due anni fa potevamo forse essere più tranquilli perché avevamo raggiunto un risultato inaspettato, mentre quest’anno potremmo esserlo perché, se dovessimo superare anche questo scalino, sarebbe il risultato quasi logico di un percorso iniziato tanto tempo fa che ci ha portato ad avere confidenza con certe gare. Il Monaco è una squadra garibaldina, spavalda, che sa attaccare molto bene grazie alla bravura dell’allenatore e alle qualità tecniche e fisiche dei suoi giocatori. Hanno segnato una valanga di gol e non solo con Mbappé. Ho un rispetto totale di questa squadra e so che ameno che domani non ci sia una differenza importante di reti, il risultato rimarrà aperto anche al ritorno, perché il Monaco è imprevedibile. Non credo che si snaturerà per affrontarci. Due anni fa era più guardingo, ora gioca un calcio totale ed è un piacere vederlo».

ATTEGGIAMENTO E ATMOSFERA

Uno degli uomini più attesi è Gonzalo Higuain, finora autore di tre reti in Champions, ma soprattutto di prestazioni preziose per la squadra: «Chiaro che tutti si aspettano sempre il gol da lui, ma quello che mi auguro io è che mantenga l’atteggiamento che ha avuto fin dall’inizio della sua avventura alla Juve. Un atteggiamento che lo ha portato non solo a segnare, ma anche a farsi trovare in ogni zona del campo, pronto ad aiutarci in difesa o a regalare assist e giocate per i compagni».
«Mi aspetto lo stadio pieno – continua Buffon – e tanto entusiasmo anche da parte dei tifosi locali perché a differenza di due anni fa il Monaco sta volando anche in campionato. Il sostegno per noi poi non è mai mancato e penso che i nostri si faranno sentire anche domani».

NATO PER QUESTE PARTITE

Buffon in carriera ha vinto tutto. Tutto tranne la Champions. Questa per lui però non è un’ossessione e a chi gli chiede se in caso di successo finale potrebbe pensare di smettere, risponde così: «Giocare una semifinale di Champions adesso o cominciare ogni anno questa competizione è entusiasmante e non ha nulla a che vedere con un assillo. È qualcosa che mi rende felice, a prescindere dal fatto che io riesca a vincerla o meno, perché giocare partite del genere è il motivo per cui sono nato. Quindi ho un approccio molto sereno e se dovessimo vincerla non cambierebbe nulla, ho un contratto fino al 2018 e altri traguardi da raggiungere, a prescindere da un’eventuale vittoria. Per chi tifo tra Real e Atletico? Guarderò sicuramente la partita, ma non parteggio per nessuno. Chiunque vinca sarà sempre, in caso di nostra qualificazione alla finale, sarà comunque una gatta da pelare. Mi piace la compattezza e lo spirito dell’Atletico, ma il Real in Champions è nato sotto una stella molto luminosa».