PAGELLIBUS / Roma-Juve 3-1

I match point non sono infiniti

Buffon 4
Inizia bene è attento, poi commette un mezzo errore sul primo gol, anche se la palla gli arriva veloce e Manolas è lasciato in maniera criminale solo a colpire di testa. La cappella sistema la disegna quando battezza la carambola di El Sharawy fuori e la osserva entrare in porta. Le partite girano su certi episodi.

Lichtsteiner 4,5
La locomotiva svizzera è arrivata all’ultima stazione. Corre dietro al pallone come il brocco in mezzo al torello. Prende il pallone solo sulla prima, cioè quando non si può.

Grottesco il modo in cui non marca El Sharawy.

Bonucci 5,5
Male sul 3-1, segue il pallone e non taglia fuori Nainggolan. Qualche lancio ma stasera predica (male) nel deserto

Benatia 5,5
Timido e impaurito, si salva nei contrasti aerei, si fa bollire come la rana dell’esperimento con gli altri senza accorgersene sugli inserimenti avversari

Asamoah 6
Ottimo primo tempo, colpisce anche il palo con un bellissimo tiro da fermo. Cala di colpo nella ripresa.

Lemina 5,5
Bravo a inserirsi sul gol, poi il nulla, soffocato da un reparto avversario con più gamba, più esperienza, più testa e piedi migliori.

Pjanic 5
Poca roba. Si preserva e lo si capisce, ma dispiace perché non l’avevamo mai visto così in difficoltà ultimamente. Gioca in un centrocampo a 3, la protezione gli manca e quando si abbassa presta il fianco al pressing dei romanisti. Alla lunga rimane schiacciato.

Sturaro 5,5
Non male come nelle ultime apparizioni. Bellissimo il passaggio per Higuain in occasione del gol. Poi il nulla.

Cuadrado 4
Inutile quando non ha la palla, dannoso quando la riceve. Periodo no, ma no no no.

Higuain 6
Gioca sempre per la squadra, lo si vede quando invece di calciare in porta mette il pallone in mezzo per il momentaneo vantaggio. Bravo anche in serate pessime, da notare che riceve il primo vero pallone buono al minuto 93.

Mandzukic 5
Grande cuore e polmoni che finiscono in serate da rissa da bar per incidere nei piedi: il tiro che nelle intenzioni è diretto verso la porta giallorossa e che la realtà vede spegnersi in fallo laterale (sigh) è l’emblema.

Dani Alves 6
Entra un secondo prima del 3-1 e là finisce la partita. Ci prova, mette pepe alla squadra ma la pietanza è nata male e da buttare.

Dybala 6,5
Calamita per i giallorossi che si fiondano su di lui in almeno 3 per volta. Accende la lampadina, semina il panico ma raccoglie nulla.

Marchisio sv

 

Allegri 5
Sta facendo la storia della Juventus, e una partita non cambia il giudizio stagionale.
Resta il fatto che 2 punti in 3 partite accendono la spia e fanno alzare le antenne.
Questa di stasera era una partita che si poteva perdere; la trasferta a Roma è sempre insidiosa e 3 giorni prima di una finale (con un’altra all’orizzonte) ci sta perdere la bussola. Comprensibile quindi il turnover operato.
Fatta la tara al momento però non è spiegabile facilmente una sconfitta di una partita che la Juve aveva in controllo, prima col vantaggio, subito annullato, poi con la testa rimasta negli spogliatoi tra i due tempi.
Bastava un pareggio e i match point non sono come le vite infinite di certi videogiochi da commodore 64.
La vittoria con l’Atalanta la Juve l’ha buttata via, quella col Torino sfuggita in mezzo a molte occasioni sprecate, stasera invece la sconfitta è netta, semplicemente la Roma ha avuto più fame. Comprensibile se si pensa che questo era il loro ultimo obbiettivo, mentre per la Juve le partite importanti sono di là da venire, ma sciupare certe occasioni non può e non deve diventare un’abitudine.
Ora è arrivato il momento di chiudere col Crotone, senza fare drammi perché in fondo ci stiamo ancora giocando TUTTO e stiamo provando a scrivere la storia.