«Un privilegio e un onore essere parte di uno dei più grandi club al mondo»: parole chiarissime, quelle con cui Benedikt Höwedes ha presentato oggi in conferenza stampa la sua nuova avventura alla Juventus. Questi i temi affrontati dal nuovo difensore bianconero:
IL LIVELLO PIÙ ALTO POSSIBILE
«Mi sento benissimo: qui potrò sicuramente passare degli anni fantastici e me li godrò al massimo, potendo giocare al livello più alto possibile e potendo disputare la Champions League. Ovviamente anche io, come tutti i calciatori tedeschi, penso alla Nazionale ed ho l’obiettivo di essere convocato per il Mondiale: giocando qui potrò sicuramente propormi per farne parte».
UN PUNTO DI RIFERIMENTO IMPORTANTE: SAMI KHEDIRA
«Ho sentito Sami e ci siamo parlati parecchio: sarà un importante punto di riferimento per conoscere ancora meglio questa realtà e ci stiamo confrontando anche su dove trovare casa e su cosa poter fare qui a Torino nel tempo libero. È bello averlo al mio fianco: potrà sicuramente darmi degli ottimi consigli».
«SI, MI CONSIDERO UN LEADER»
«Sicuramente mi considero un leader, per sei anni sono stato capitano dello Schalke, stesso ruolo che avevo già ricoperto nelle giovanili Qui, però, dovrò innanzitutto adattarmi al meglio e trovare il mio posto nella squadra. Non penso sia opportuno confrontarmi con Bonucci, sono un giocatore e una persona diversa e voglio essere giudicato per le mie prestazioni: sicuramente darò tutto ciò che ho per fare il massimo con la Juventus».
PRIMA VOLTA ALL’ESTERO
«La prima impressione è sicuramente ottima: questo è un club molto professionale, in un campionato estremamente competitivo, e sono molto felice di essere qui. Volevo giocare all’estero prima o poi nella mia vita ed ora è arrivato questo momento: mi sono detto che la Juventus potesse essere la strada giusta da percorrere ed eccomi qui. Allo Schalke ho passato 16 anni intensi e fantastici, questo è il mio primo passo all’estero ma qui farò nuove esperienze che già mi allietano e mi rallegrano!».
PRIMA MATTINATA A VINOVO
«Oggi innanzitutto abbiamo fatto un po’ di test fisici e di corsa, questo era il mio programma della mattinata. Non mi sono ancora allenato con la squadra ma sicuramente succederà nei prossimi giorni: stamattina ho avuto il primo colloquio con l’allenatore, il quale mi ha fatto un’ impressione splendida che sicuramente nelle prossime settimane si confermerà ulteriormente».
LA SCELTA DEL 21
«La maglia numero 21 qui è stata vestitoada grandissimi nomi, da Thuram a Dybala, ed è un onore poterla indossare. Era la scelta migliore tra quelli disponibili, anche se personalmente non avevo alcuna relazione particolare con questo numero».
GRANDI TEDESCHI NEL PASSATO BIANCONERO
«Ho scelto di venire alla Juventus indipendentemente da chi ha giocato qui in passato, ma so che ci sono stati grandi tedeschi qui, come Kohler o Möller, oltre a Khedira,che in bianconero ha già raggiunto grandi traguardi. Voglio fare la mia strada e non ho grandi modelli nel mondo del calcio, ma se penso a un campione come Buffon, alla sua eccezionale personalità e al suo carisma, non posso che considerarlo un modello per me e sono felice di poter condividere il campo con giocatori straordinari come lui».
TUTTI I RUOLI DELLA DIFESA
«Sono un giocatore eclettico e multifunzionale, posso giocare in difesa a tre o a quattro, sia come centrale che come terzino. Al Mondiale del 2014, ad esempio, ho giocato terzino sinistro, ruolo che non avevo mai ricoperto. Molti miei allenatori hanno apprezzato il fatto che io sia spendibile in molte posizioni, che sia sempre disponibile, cosa che farò anche qua».
COSA MANCA PER VINCERE LA CHAMPIONS LEAGUE?
«Penso che nel calcio sia necessaria sempre anche una bella fetta di fortuna e una motivazione di ferro. Non posso dire che cosa manchi ad una squadra che ha fatto molto bene e ha giocato due finali negli ultimi tre anni, perché la Juventus ha avuto soprattutto meriti. In queste partite così ravvicinate serve anche la fortuna, e prima o poi la Juventus potrà tornare a sollevare anche la Coppa della Champions League, questo è un proposito per il futuro»
CONOSCERE L’ITALIA
«L’Italia è un paese magnifico, dove noi tedeschi veniamo in vacanza volentieri: finora ho avuto poco tempo per scoprire il paese ma in futuro cercherò di godermi al massimo il tempo libero qui. Ho visto ben poco di Torino ma spero di conoscere il più presto possibile la mentalità delle persone, per entrare ancora di più nella mentalità della Juventus».
Dal lavoro in campo all’abbraccio con i tifosi, non si può negare che la “prima” bianconera di Benedikt Höwedes non sia stata piena di emozioni e sorrisi, oltre che di lavoro.
Il difensore Campione del Mondo ha iniziato questa mattina a Vinovo, svolgendo i test atletici e fisici e facendo la conoscenza con alcuni dei suoi nuovi compagni.
Dopodichè, alle 15, via alla conferenza stampa all’Allianz Stadium, ma affinchè il benvenuto fosse davvero completo non potevano mancare una visita agli studi di Juventus Tv, un primo “assaggio”, fra spogliatoi e campo, di quello che sarà il suo nuovo Stadio.
Dal campo alla storia, e dalla storia alla passione dei fans: Höwedes ha conosciuto il mondo bianconero a 360 gradi allo Juventus Museum e poi ha conosciuto, come già era accaduto ieri al JMedical, i suoi nuovi tifosi allo Juventus Store.