A Vinovo si parla di calcio con il mister

Allegri ha incontrato i tanti tecnici della Juve, quelli dell’attività di base e del settore giovanile, per un utile confronto sulle metodologie di lavoro e di allenamento
La mattina allo Juventus Center per gli allenatori bianconeri è iniziata in aula, davanti ad una lavagna bianca e a Massimiliano Allegri. Ma, soprattutto, davanti ad una delle più interessanti conversazioni sul calcio, in compagnia del tecnico della squadra capolista di Serie A.

Il mister ha infatti partecipato al corso di aggiornamento per gli staff tecnici organizzato dal professor Sassi, tenutosi nella sala stampa del centro sportivo bianconero. Una serie di incontri che – da tre stagioni a questa parte – ha il compito di aumentare il bagaglio culturale degli allenatori e trasmettere un metodo di allenamento comune. Il METODO Juve.

 

Ogni settimana a Vinovo c’è un momento comune dedicato alla formazione dei tecnici: ciascun responsabile di area (medica, psicologica, metodologica, portieri, atletica) affronta appunto, durante l’anno, le tematiche più specifiche al proprio settore di afferenza, allo scopo di contribuire all’aggiornamento continuo dei propri colleghi. Questa volta è stato il turno del tecnico campione d’Italia.

Uno scambio di idee sul metodo di lavoro quotidiano, quello di questa mattina, improntato fin da subito al dialogo e all’informalità, due qualità peculiari del tecnico toscano. Allegri ha presentato le sue idee di gioco davanti ad una platea attenta: una filosofia che mira a formare «una squadra che pensa», ed in cui «al di là dell’importanza degli schemi e dell’organizzazione, è fondamentale abituare i ragazzi a leggere le situazioni di gioco, diverse di partita in partita, e quindi saper reagire alle stesse in maniera appropriata».

 

Un pensiero maturato «fin dalle esperienze all’Aglianese», dove il bagagli di esperienze «mi aiuta a migliorare giorno dopo giorno» ed in cui è importante il confronto quotidiano con il proprio staff tecnico.

«Il grande campione sa rendere semplice la cosa più difficile, ovvero il normale passaggio: il fuoriclasse infatti passa la palla a 100km/h, il giocatore normale a 30km/h», è stato uno dei passaggi dell’incontro, in cui è stata approfondita l’importanza della cura del dettaglio in allenamento.

Durante la lezione, Allegri ha ribadito come la sua filosofia di gioco sia avversa alle «schematizzazioni a tutti i costi», prediligendo lo sviluppo della tecnica individuale e dell’intelligenza tattica dei suoi giocatori. «E’ fondamentale abituare i ragazzi a pensare» il gioco del calcio, che per sua natura è semplice se affrontato con la necessaria intelligenza».

«La mia passione è allenare, e il mio dovere è quello di portare i risultati alla Juventus. La soddisfazione, a fine anno, sarà quella di aver contribuito al miglioramento tecnico dei singoli calciatori».