E’ stato uno dei protagonisti della fondamentale vittoria di sabato scorso contro la Roma all’Allianz Stadium, con una grande prestazione incoronata da una parata che definire decisiva è riduttivo.
TUTTO IN POCHI SECONDI
Non si scompone, però, Wojciech Szczesny, nemmeno quando gli viene chiesto di rivivere proprio quegli istanti a tu per tu con Schick: «La mia parata più difficile? No, non credo, è stata importante e difficile perché era il novantesimo. Ho avuto qualche secondo per capire come chiudere il più possibile lo specchio della porta, e poi è stato Schick a tirarmi addosso. Comunque è stato un intervento importante, perché ci ha regalato due punti e due giorni di pausa – sorride – I miei compagni erano molto contenti a fine partita…»
UNA GRANDE DIFESA
«E’ più facile fare prestazioni positive quando si ha davanti dei difensori che vanno alla grande, e che ti fanno parare non più di due o tre tiri a partita. Abbiamo un grande spirito, quando difendiamo lo facciamo tutti insieme, e così è difficile fare gol alla Juve»
FRA NUMERI UNO…
«Lavorare con Gigi? E’ un’esperienza di vita. Conoscevo lui e la sua grandezza come portiere, lo ho conosciuto come uomo, in allenamento e in spogliatoio: questa esperienza mi permette di diventare ancora più forte, il rapporto con lui e con il Mister è perfetto, ci aiutiamo a vicenda. Poi, ovviamente, sto giocando più di quanto io stesso mi aspettavo e la cosa mi fa piacere».
JUVE, SQUADRA DA BATTERE
«Qualche settimana fa vincevamo con risultati particolari, e penso per esempio al 6-2 a Udine. Sono vittorie che mettono in mostra la qualità della squadra, ma non quelle che ti portano a vincere i campionati. Alla lunga si arriva davanti a tutti con risultati come quello di sabato e con lo spirito che stiamo dimostrando posso dire che siamo la squadra da battere».
E aggiunge: «Ci sono molti avversari, non dimentichiamo Roma e Inter: credo che con noi e Napoli sono le squadre che hanno la qualità per arrivare in fondo».
BUONI PROPOSITI PER IL 2018
«Sono venuto qui per crescere, lo sto facendo ma dal nuovo anno mi aspetto di migliorare ancora: mi immagino a lungo alla Juve, mi piace la stabilità. Se dovessi scegliere fra campionato e Champions League? Risposta semplice: tutte e due»