Le top 15 “perle” mediatiche del 2017

Quella del 2017 è stata senza dubbio un’ annata QUASI perfetta, con un quasi grande quanto il Galles, ma l’ accompagnamento mediatico alle nostre imprese si riempie sempre più di perle ed è oggettivamente difficile stilare una “Top Ten”. Perciò,  nell’ anno in cui stranamente “Sul podio andranno in 3” (F. Caressa), dovrete sobbarcarvi un’ altrettanto strana e categorizzata Top 15.

Iniziamo subito togliendoci il dente con le

15 – Operazioni Marketing & Simpatia 

Chi non sogna, soprattutto in alcune parti della penisola in odore di secessione, di affrontare la giornata con un cornetto, un cappuccino ed uno “Juve Merda” ?

o di ritrovarsi in porchetteria e rimembrare come il vero nemico non sia il Kebab ma la Bagna Cauda

Qualora però qualcosa dovesse esservi indigesta occhio allo studio medico, perché c’è gente che ha fatto il giuramento di Ippocrate ma non quello di Ipocrita, per cui potresti imbattervi in inusuali obiettori di coscienza

o in consigli per il vostro bucato

14 – Profezie e Sentenze

Il punto di non ritorno riguardo i pronostici relativi alla stagione è stato senza dubbio il doppio confronto con il Barcellona, tanto atteso da un Antonio Cassano che nel 2017 ha visto più lo studio di Tiki Taka che il terreno di gioco.

Ma i catalani avrebbero risparmiato un viaggio a Torino e l’ illusione di poter continuare il cammino se solo avessero ascoltato la sentenza della “Cassazione” Pruzzo

o il sempre equilibrato giudizio dello juventinissimo Crosetti.

Ma a proposito di sentenze, come dimenticare chi sapeva già tutto di un processo in cui le prove non si cercava neanche di falsificarle, limitandosi ad immaginarle completamente

O chi, all’ uscita dal circolo degli scacchi, veniva avvicinato da intellettuali del posto per una solenne promessa

13 – Criminal Minds

Se i supereroi hanno la loro divisa, sappiate che così è anche per i criminali, e spesso è la nostra, tramite la quale vengono riconosciuti ed associati all’ Impero del Male; anzi spesso ne è la CAUSA:

il solo fatto di averla indossata senza che la storia ne abbia memoria rende addirittura capaci di reiterate attività di molestia. Come nel caso di Gianmarco Fiory che tutti sicuramente ricorderete aver conteso a Buffon il posto da titolare per anni e anni:

Ma essere tifosi Juve nuoce gravemente alla salute (principalmente degli altri) anche sul lavoro.

Strano che l’ avvocato Pisani non abbia chiesto i punti in meno in classifica oltre che sulla patente.

12 – Fegato Spappolato

Parlando del principe del foro partenopeo, il pensiero non può che andare alle tante manifestazioni di invidia e insofferenza nei confronti dei ripetuti successi che ha fatto sviluppare alle tifoserie altrui la sindrome del “Cane di Mustafà”

Mattatori assoluti di questa categoria gli amici di AreaNapoli che non potendo cavalcare la scia delle vittorie della propria squadra, cavalcano la proprietà transitiva delle nostre

domandandosi lecitamente se per uno sportivo possa essere meglio giocarsi una semifinale a Montecarlo o un’ impepata di cozze a Posillipo. Facendo d’ improvviso rivalutare anche le domeniche all’ Ikea con la moglie invece che allo stadio:

o magari gioire delle ricchezze del proprio presidente mentre si gode sullo yacht i soldi del bomber che per tutto l’ anno ha continuato a castigarli. Ma vuoi mettere il film ricco di star e di novità che ha proposto a Natale ?!?

Ma si sa, le 2 finaliste di Cardiff hanno in comune di fregiarsi anche per quest’ anno dell’ ambito titolo di anti-Napoli, rammaricandosi della propria fragilità nei confronti della corazzata partenopea

La cui spettacolarità nell’ affrontare i campioni d’ Italia trasvola l’ oceano, fino ad essere motivo di esempio verso gli Yankees che chiedono delucidazioni ad imparziali giornalisti RAI prontamente bacchettati dalla nostra Giaduzzola:

11 – Endorsements

Niente di meglio di questo inglesismo ormai sdoganato in Italia per descrivere questi anni in cui tutti vogliono vedere la Juve primeggiare e se ne complimentano, anche parlando fuori dal loro ambito, rimpiangendo i tempi in cui il cucchiaio di legno poteva regalare uno scudetto:

 

o magari quelli esplicativi del patron del Toro, oltre che editore della Gazzetta dello Sport dalle cui parole e sulle cui colonne non trapela mai il minimo conflitto di interesse

anche perché come abbiamo imparato nel corso degli anni, la rosea è proprio l’ ultimo posto dove far partire una campagna mediatica per ottenere obiettivi altrimenti irraggiungibili.

10 – Gli Indignados

Non solo le stelle del Rugby, ma quelle di un altro sport si sentono particolarmente toccati quando vengono chiamati in causa, forse per la poca abitudine ad essere sotto la luce dei riflettori e quindi ritengono giusto rispondere a domande che nessuno aveva fatto o a offese celate da metafore che non vanno fatte per non offendere i praticanti di sport minori. Sappiate che la prossima volta che direte che “il calcio non è uno sport per femminucce” avrete conto almeno una dozzina di federazioni ed associazioni.

E c’è anche chi non vuole che gli uccelli siano maltrattati nelle pubblicità con Alex Del Piero, e qui poco c’ entrano i presunti riti apotropaici che pochi stolti praticano ogni qual volta appare in video l’ ex capitano.

Ma l’ apoteosi del vittimismo immotivato inutile anche dire dove si raggiunga, arrivando finanche a coinvolgere i bambini in iniziative fittizie

Strano che l’ avvocato Pisani non abbia richiesto di inserire la lettera nel patrimonio UNESCO invece che nella buca.

9 – Media Asserviti ed Editoria di regime

Finalmente sotto l’ albero la metà degli italiani ha trovato il libro giusto per non sbagliare. Altro che quei mattoni di Ken Follett o quella pagliacciata di It, il vero best seller in Italia può essere solo questo:

Cercando magari spiegazioni scientifiche ad uno dei mali che affliggono l’ Italia tanto da meritarsi la copertina di “7”

Il troppo amore per la Juve però porta spesso a madornali errori dovuti alla troppa esultanza, o al poco Tempo, è il caso del Monaco spacciato per Lione. Vabbè ma poi pure ‘sti francesi so tutti uguali…

oppure a ritenere il pareggio con lo Sporting alla pari di una sconfitta

La stessa fretta che porta a non verificare una trollata colossale di Nina Moric in vista delle semifinali di Champions

alla quale puntualmente abbocca un utente a caso

e che viene addirittura rilanciata dal “The Big Kahuna” della situazione, ovvero il Corriere dello Sport.

Corriere dello Sport che già in occasione della doppia sfida coi Catalani aveva riposto tutte le speranze di remuntada nel Camp Nou

speranze reiterate poi da Premium Sport nella successiva edizione di Champions appena cominciata

dove improvvisamente finisce nel dimenticatoio il doppio confronto che ha visto la Juve uscire vittoriosa, in una negazione della realtà da psicoanalisi:

cose che comunque possono succedere se si affidano determinati pezzi a chi ha grande memoria storica e vasta conoscenza del calcio soprattutto nelle sue componenti geografiche

8 – Mainagioia

Il fallimento dell’ anno è stata senza dubbio la mancata qualificazione al Mondiale, e come giustificarla se non appellandosi alle false promesse di un motto a caso ? La Gazzetta ce lo spiega.

anche se nel corso della stagione abbiamo tristemente vinto uno scudetto ed alzato tra le lacrime una coppa Italia e con egual mestizia siamo arrivati in finale di Champions

e come potrebbe essere altrimenti visti gli anni bui che ci attendono

sia dal punto di vista economico che da quello tecnico. Non essere finiti neanche nella Team Top Ten di Ultimo Uomo potrebbe portare ad una crisi isterica (un’altra, ok) tra gli juventini.

anche in virtù del fatto che pur di non inserire la Juve tra le squadre più belle del pianeta si è fatto spazio ad una constatazione amichevole che risponde al nome di KAWASAKI FRONTALE

7 – Palazzo

Manco a dirlo, la stagione del VAR è partita con le premesse solite (peccato poi non mantenerle) con la terza maglia dell’ AIA che ricorda la maglia STORICA (e non la terza) della Juve

Con il neodimissionario presidente FIGC a soffiare prepotentemente sul “vento del nord” da inizio anno:

6 – Politically Correct

Ma l’ amore per la Juve non viola clausole compromissorie e quindi dal “Palazzo” sportivo si sposta senza colpo ferire in quello politico coinvolgendo le maggiori istituzioni del paese che si prodigano di consigli per esternare l’ affetto verso i bianconeri, dopo aver magari consigliato loro di “non passeggiare in città” a causa del troppo calore che potrebbero ricevere:

affetto che oltrepassa le idee politiche e lascia spazio alle grandi intese riunite sotto un’ unica bandiera o dietro un’ unica sciarpa

che come un lunghissimo messaggio d’ amore, di quelli fatti volare con gli elicotteri, arriva fino ai piani alti di altri palazzi come quelli di giustizia, nella fattispecie il dodicesimo piano del Centro Direzionale, uno degli uffici della Corte d’ Appello del Tribunale di Napoli che, ironia della sorte e casi della vita, è la stessa che emise le sentenze su Calciopoli:

5 – JuV.M. 18

Con il solito disclaimer “Non andare avanti se sei minorenne”, ormai utile come il VAR nelle partite del Napoli, passiamo agli strafalcioni Hot del 2017. Iniziando con “Libero” che in tal senso è sempre una garanzia anche in assenza di “patonze” sui titoli:

peccato che la vera foto avesse una coppa di mezzo, ma la redazione forse era troppo impegnata alla ricerca di “fondoschiena da urlo” o “si vede tutto!!!” per fare 30 secondi di fact checking

Cosa che invece fa anche troppo Eva Tremila, esaltando le prestazioni di allenatore e presidente

oppure il sito advisor di pubblicità Traffic Junky, che utilizza un soddisfatto quanto probabilmente ignaro Sami Khedira ed ex consorte per allungare altre cose oltre la squadra

insomma sembrerebbe un gran bordello, proprio come quello di Sotrondio (no, non ho detto Sondrio) dove l’ insegna trae chiaramente spunto dalle vicende incasinate di casa Juve

4 – sCAR Tissue

Certe cose ti segnano. Quando oltre al danno anche la beffa. Non solo il danno di aver dovuto leggere “Forza Juve”, ma anche la beffa di avere la macchina rovinata e di portare in giro per la città quel messaggio discriminatorio che la rende obiettivo sensibile di altri atti vandalici.

Beffa della beffe: il carrozziere juventino

 

 

3 – Bene ma non Benatia 

Gradino più basso del podio per l’ X FILE del 2017 : roba che Giacobbo e il tuo 2012 scansati proprio. Dopo 8 mesi un mistero ancora irrisolto.  Però a differenze di Molder , la verità è là dentro, tra le risatine e le coperture di rito. Non è la Fox, ma la Rai.

2 – Le magnifiche 4

26 Ottobre 2017, la classifica di Serie A recita così:  Napoli 28 Inter 26 Juventus 25 Lazio 25 Roma 21

c’è qualquadra che non cosa…

1 – Che barba

La fotografia della stagione, ma potremmo spingerci almeno alle ultime 3, dove abbiamo fatto man bassa lasciando a Lazio e Milan le briciole cadute dal tavolo di due supercoppe cui non avevano nessun diritto di partecipare.

Un rassegnato Corriere dello Sport celebra con la giusta enfasi un meritatissimo e leggendario sesto scudetto consecutivo trovando le parole giuste per rendere onore ai vincitori.

No, non ho detto JOYA