La Juve va a caccia della quarta finale di Coppa Italia consecutiva e sulla sua strada trova una delle squadre più brillanti del paese. L’Atalanta di Gasperini sta sorprendendo tutti, per il gioco che esprime e per l’autorevolezza con cui sta affrontando tutte le competizioni: «Ormai è una realtà del campionato e vanno fatti i complimenti alla società e Gasperini. Sta facendo ottime cose in Italia e in Europa – ribadisce Allegri alla vigilia della semifinale di andata – Ha giovani bravi ed è cresciuta molto in autostima. È un avversario da rispettare e domani serviranno testa, equilibrio, tattica, tecnica. Tornerà a disposizione Marchisio, mentre devo ancora decidere chi schierare dei quattro attaccanti».
UNA SFIDA DA 180 MINUTI
Bergamo quest’anno ha già riservato una mezza delusione ai bianconeri: «Per mezz’ora giocammo bene – ricorda il tecnico – ma poi uscimmo dalla gara, probabilmente avevamo già la testa alle vacanze visto che c’era la sosta e ci facemmo raggiungere, sbagliando anche un rigore alla fine. Domani però sarà una situazione diversa, si gioca in 180 minuti, e dobbiamo segnare, perché i gol in trasferta sono importanti».
LO STATO DI FORMA
La Juve nelle ultime uscite ha ottenuto sempre il risultato pieno, senza però brillare: «Con il Genoa, dopo la sosta, abbiamo giocato una buona gara per un’ora e poi abbiamo gestito. Con il Chievo siamo andati dietro all’inerzia della partita, ma è anche vero che è difficile trovare gli spazi con squadre che si difendono tenendo tutti gli uomini dietro la linea della palla. Dopo la doppia espulsione, i ragazzi sono stati bravi ad avere la pazienza di far girare palla e di trovare l’occasione giusta prima di concludere. Sono contento perché Higuain è tornato al gol, ma credo si debbano migliorare le prestazioni. Colpa dei carichi di lavoro? Non sono stati eccessivi. Il fatto è che nel girone di ritorno è sempre più difficile vincere le partite, perché i punti pesano di più».
CAMPIONATO, LOTTA A DUE
Spostando l’attenzione sul campionato, l’ultima giornata ha sancito che la lotta scudetto sarà probabilmente una lotta a due: «Era difficile che altre squadre potessero tenere la media punti del Napoli, cui vanno fatti i complimenti, perché 57 punti sono tantissimi, e della Juventus – sottolinea Allegri – La Lazio con 46 punti in un campionato normale sarebbe seconda e a ridosso della testa della classifica».
IL SEGRETO DELLA JUVE
Nonostante la marcia spedita della capolista, i bianconeri non mollano. Non mollano mai, che si tratti di campionato, Champions o Coppa Italia. Qual è il segreto? «Un po’ è il DNA della Juve, un po’ la voglia di mettersi in gioco tutti i giorni – spiega il tecnico – L’asticella va alzata tutti i giorni e dobbiamo sempre chiedere a noi stessi qualcosa di più, perché quanto fatto dalla Juve nella storia rimane, ma il resto è tutto da conquistare».