PAGELLIBUS / Benevento-Juve 2-4

Szczesny 6,5
Poco può sui gol, anzi sul primo pareggio scende a terra in un attimo sul tiro di Djurcic compiendo una parata difficilissima.

Lichtsteiner 5,5
Quale cornice migliore, se non il Ciro Vigorito di Benevento, per celebrare l’addio al calcio del terzino elvetico?

Benatia 5
Gioca bene, peccato solo che non si accorga dell’inizio del secondo tempo e guardi in aria il bel cielo blu beneventano senza avvedersi dell’arrivo di bomber Diabate che gli monta in collo e lo brucia nettamente.

Rugani 5
Sul primo pareggio sembra un bug di FIFA quando il difensore resta imbambolato, traccheggia, non arretrare e non attacca il portatore di palla. Come in quel caso a poco serve schiacciare quadrato-ics, restano solo le bestemmie da pronunciare ad alta voce. Qualche altra disattenzione qua e là contro l’attacco atomico di mister De Zerbi.

Alex Sandro 5
Ha finalmente colmato il gap che c’era tra la fase difensiva e quella offensiva: ora fa cagare in entrambe.

Matuidi 5,5
L’unico giocatore così veloce da recuperare i palloni che solo lui riesce a perdere; se fosse un attore di cinema muto riuscirebbe lo stesso a sbagliare le battute.

Pjanic 6,5
Poche cose ma fatte bene.
La palla per Cuadrado, che il colombiano butta via (perché non sarebbe stato un gol decisivo) e lo slalom che porta al rigore, che Pasqua riesce a non vedere se non ripreso per l’orecchio dall’assistente al VAR.

Marchisio 6
Col suo processore Kirin 970, 6gb ram e 128 di memoria non espandibili, Huawei P20 si colloca tra i top di gamma attuali per quanto riguarda la telefonia mobile.
Eccelso il comparto fotografico che permette di scattare selfie perfetti per fare marchette di ogni tipo.
Grintoso a centrocampo.

Cuadrado 5,5
“Tutto si crea, tutto si distrugge”: ecco che Juan riscrive la legge della conservazione della materia. Cose buone, come la palla per MM17 e altre da spedirlo ai lavori forzati, come quando davanti al portiere spreca una delizia di Pjanic.

Mandzukic 5
Come un bagnante abbioccato sul materassino gonfiabile si lascia trasportare placido dalla corrente e quando butta un’occhiata a riva la spiaggia è lontana. Nel giro di poco tempo tra una coreografia e una maglia sudata è passato da insostituibile a sostituito.
Si vede poco anche nel ruolo che sarebbe suo, in una lenta transumanza per il campo interrotta da un flash sul bel gol che segnerebbe e che l’arbitro gli annulla per un tocco di mano che c’è e viene giudicato volontario. Il tocco da terra però era pregevole.
Sic transit gloria Mandzu.

Dybala 7,5
“Facile fare queste cose col Benevento”… in realtà poche volte come oggi per Paulo era difficile scendere in campo sereno e provare a fare il Dybala: tentare il tiro a giro, battere serenamente i 2 rigori. Unico a manifestare chiaramente lo scontento per un certo modo di tirarsi indietro della Juve una volta passata in vantaggio. Si riprende il suo posto, anche se mercoledì, per colpa sua, non potrà provare a bissare.

 

Douglas Costa 6,5
Sbaglia quasi tutto, si accentra incartandosi, ma si inventa un gol che era nella sua mente da mesi.

Higuain 6
Pochi palloni gli arrivano, ma Gonzalo sa davvero fare le nozze coi fichi secchi.

Khedira sv

 

Allegri 5,5
Non dev’essere semplice affrontare il Real, prendere 3 sberle e dover tornare a pensare in termini di scudetto e serie A ma… “new rule”: è pagato anche per questo.
Settimana complicata e partita all’apparenza da vincere passeggiando.
La lezione di Ferrara sembra imparata, la Juve parte col piglio di chi vuole chiudere la partita quanto prima, sembra riuscirci e poi… “e poi sarà come morire”, almeno per chi guarda, perché dal vantaggio di Dybala in poi si assiste ad una graduale regressione che non ha nemmeno il sapore di nuovo ma di stra-maledettamente già visto, cambi automatici inclusi. La solita minestra che stavolta non ti va di mangiare.
Pure col Benevento? Sì, anche un match che sembrava proforma diventa una battaglia, per merito dei ragazzi di De Zerbi (sarebbe interessante vederlo prima o poi con una squadra di A) ma molto per demerito dei bianconeri che si ritirano indietro e si chiudono a lumaca, aspettando la reazione dei campani.
‘Questa è la juve e quel che ti combina. Non ha niente da offrire a nessuno eccetto la sua stessa confusione’ (semicit)… prendere o fischia… ehm lasciare,  noi la amiamo anche per questo, fino alla fine di questa bellissima stagione, come ogni volta che si ha la fortuna di vederla giocarsi qualcosa.