Allegri e Buffon: «Serve una grande partita»

Il tecnico e il capitano alla vigilia del ritorno contro il Real: « Sono talmente importanti il palcoscenico, l’avversario e la maglia che indossiamo che, a prescindere dal risultato dell’andata è una partita che va onorata»

Con le parole e i proclami non ci si qualifica per le semifinali di Champions e non si batte il Real Madrid. Quindi inutile ora gridare alla rimonta, caricare l’ambiente alla ricerca dell’impresa. Alla Juve servono lucidità e consapevolezza dei propri mezzi. Nient’altro: «Domani giochiamo contro il Real e ci vedrà tutto il mondo, quindi dovremo fare una grande gara, senza pensare a nulla di particolare – spiega Allegri alla vigilia della sfida – Le possibilità di passare il turno sono poche, ma durante la gara non si può sapere cosa succederà, perché nessuno ad esempio poteva immaginarsi che andassimo sotto dopo tre minuti a Torino. La partita di domani ci dovrà dare forza anche per il finale di stagione..».

UNA GARA SECCA

«Non possiamo pensare di ribaltare il risultato in venti minuti. Noi dobbiamo giocare come se fosse una gara secca e poi vedremo. Per noi è importante uscire dalla partita di domani con delle certezze che cancellino il 3-0 dell’andata che per l’andamento della partita è stato un risultato bugiardo. Come ci schiereremo? Con tre uomini davanti: Higuain di sicuro, poi due tra Mandzukic, Cuadrado e Douglas Costa».

BUFFON: «TENACIA, FORZA, EQUILIBRIO»

Nessun proclama roboante, ma serenità e convinzione anche da parte di  Gigi Buffon che si avvicina alla sfida di ritorno contro il Real: «Affronteremo la partita con la solita mentalità, cercando di fare una gara in cui ci siano tenacia, forza, equilibrio, gioco per cercare di ottenere il miglior risultato possibile. Sono talmente importanti il palcoscenico, l’avversario e la maglia che indossiamo che, a prescindere dal risultato dell’andata è una partita che va onorata al meglio. Nella prima partita fin quando siamo rimasti in undici abbiamo fatto una bella gara e negli episodi non ci è andato nulla bene, come a Cardiff. Quando accade probabilmente c’è una qualche differenza, anche solo di consapevolezza. Ronaldo? In questi anni ho incontrato molti giocatori fortissimi, in questo momento per il suo ruolo da bomber puro è il più decisivo, perché segna con una continuità impressionante».

«Il gap iniziale è davvero grande – continua Buffon –  L’unico modo che conosce per crederci è costruire la convinzione giorno dopo giorno, piano piano, durante gli allenamenti e durante la gara. Se si entra in campo decisi a combattere a giocare bene, con orgoglio a fare sacrifici, ad aiutare il compagno, magari la partita si snoda in un modo che nessuno avrebbe mai immaginato. Domani comunque ci sono molte chiavi di lettura della gara: la qualificazione sarebbe un sogno, ma anche fare una buona gara e uscire dal Bernabeu con un buon risultato, sarebbe importante. Come ho stimolato i miei compagni? Gli ho detto che se andiamo fuori continuo…».

Uno dei tormentoni della vigilia riguarda il fatto che per Gigi potrebbe essere l’ultima partita di Champions di una carriera straordinaria: «L’importante è che non sia l’ultima partita di Champions per la Juve – risponde sorridendo il capitano –  C’è anche questa possibilità per quanto mi riguarda, ma non mi deprime né mi suscita pensieri negativi. Se dovesse essere così penso che da bambino avrei firmato per giocare la mia ultima partita di Champions al Bernabeu contro il Real».

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1 Buffon
2 De Sciglio
3 Chiellini
4 Benatia
5 Pjanic
6 Khedira
7 Cuadrado
8 Marchisio
9 Higuaín
11 Douglas Costa
12 Alex Sandro
14 Matuidi
16 Pinsoglio
17 Mandzukic
22 Asamoah
23 Szczesny
24 Rugani
26 Lichtsteiner