“CR7 con 100 milioni (di magliette)”

Cristiano Ronaldo sta usando la Juventus? O, peggio ancora, la sta usando Jorge Mendes per aver, dopo anni, portato un suo assistito in bianconero? Oppure è John Elkann che usa CR7? O, peggio ancora, i vertici della società dopo aver capito che sarà un’estate a tirare il fiato? Esiste un ulteriore peggiorativo a tutto ciò: non è che è l’autore a usare Juventibus? Oppure lo stesso Juventibus a usare il brand del campione portoghese per risvegliare un luglio che a livello di click sarà vittima delle vacanze e dei tiramolla di Beppe Marotta?

***

Risposta non c’è o, forse, chi lo sa. Chi usa chi, chi vuole chi. Chi sono i destinatari delle talpe Real, perché la fonte è societaria, che confidano a Marca che il buon Cristiano questa volta se ne andrà per davvero, che la Juve è la sua prima scelta, che Florentino Perez spera ancora ma che contemporaneamente deve giocoforza dialogare con i bianconeri (sempre che Florentino faccia davvero resistenza), che Andrea Agnelli e CR7 sono in stabile contatto da settimane? A che pro Jorge Mendes, che pilota con discreta comodità A Bola e Record, all’occorrenza, dovrebbe svelare il gradimento di CR7 per la Juve (più anche dello United) a pochi giorni dall’eliminazione del Portogallo dai mondiali e quindi delle meritate vacanze?

***

Immaginare non fa parte del giornalismo. In questo contenitore, però, valgono gli ibridi. E allora dobbiamo aggiungere. Serve mettere insieme gli ulteriori rumours di matrice torinese, in aggiunta a quanto scritto qui il 28 giugno scorso: “suggestione” nel vocabolario intimo del direttore Marotta è una clamorosa ammissione, e il suo vocabolario sta gradualmente modificandosi; ormai che la visita a Torino di Jorge Mendes fosse trasversale, concreta, extra-Cancelo e utile al sopralluogo e alla conferma della disponibilità di Cristiano Ronaldo è il segreto di Pulcinella, così come la sua visita in Continassa e in Mandria (soprattutto il secondo, vero quartier generale di chi entra dentro questa Juventus). Aggiungiamoci la versione sussurrata di Adidas: ci sarebbe (stando alla fonte, qui chi scrive non dovrebbe neanche utilizzare il condizionale) già in ballo un ordinativo di magliette pre-stampa dieci (DIECI) volte superiore al primo ordinativo di un anno fa. Di fronte a tutto questo, perfino la questione dei prezzi degli abbonamenti sembra preistoria.

***

Che poi la testa della notizia resta solo e soltanto una. Senza quella, tutto fluttua e vola. La testa possiede un volto: John Elkann. L’operazione è fattibile (se mancasse solo l’accordo con il Real Madrid, ricordo una frase secca al mio telefono: “Noi sappiamo che il cartellino di Cristiano ci costa 100 milioni o poco più”) unicamente se il grande capo ha sottoscritto, avallato e in qualche modo lanciato l’Opa su CR7. 30 milioni all’anno per 4 anni lo leggo, non lo so. Ma so che Fiat-Chrysler si sta impegnando su due delicati accordi con Hyundai (Corea-Cina) e Tata (India) per provare ad andare a comandare sul mercato più strategico in assoluto, quello asiatico, là dove Ronaldo è secondo tutti gli studi (neanche troppo complicati) per distacco lo sportivo più conosciuto e amato del pianeta.

Luca Momblano