La Juventus gioca oggi (ore 19 locali, l’una di notte in Italia) la prima delle quattro amichevoli della tournée che la vede protagonista negli Stati Uniti. Tre di queste gare fanno parte dell’International Champions Cup 2018, che oggi vedrà i bianconeri sfidare il Bayern Monaco al Lincoln Financial Field di Philadelphia.
I Campioni di Germania (reduci da sei titoli consecutivi) sono partiti per l’America con un organico di 25 giocatori guidato dal neo tecnico Niko Kovač, fratello di Robert Kovač, che militò nella Juventus dal 2005 al 2007. L’allenatore di origine croata è arrivato negli States senza i reduci dal Mondiale in Russia e senza alcuni elementi infortunati. Non faranno parte della partita odierna i vari Neuer, Hummels, Boateng, Süle, Kimmich, Rudy, Thiago Alcantara, Goretzka, Tolisso, Vidal, James Rodriguez, Müller e Lewandowski.
Fanno parte della squadra però giocatori di livello assoluto, a partire dai senatori Franck Ribery (al Bayern dal 2007) e Arjen Robben (dal 2009), passando per l’ex bianconero Kingsley Coman, fino ad arrivare a David Alaba, Javi Martinez e Renato Sanches.
Il Bayern Monaco ha già disputato una partita dell’International Champions Cup 2018, giocata lo scorso 21 luglio a Klagenfurt, in Austria, quando ha superato 3-1 il Paris Saint-Germain con le reti di Martinez, Sanches e Zirkzee. Dopo il match contro la Juventus, scenderà ancora in campo il 28 luglio contro il Manchester City a Miami.
Juventus e Bayern Monaco si sono affrontate, nella storia, tre volte in amichevole. La prima volta l’8 agosto 1992, in occasione dell’addio al calcio di Klaus Augenthaler. Quel giorno, all’Olympiastadion di Monaco di Baviera, si imposero i bianconeri per 4-1 grazie ai gol di Moeller (tripletta) e Di Canio. La seconda partita risale invece al 28 luglio 1996, quando si celebrò il centenario dello Zurigo FC. Nella città elvetica vinse ancora la Juventus, questa volta 2-1 con reti di Del Piero e Amoruso. Infine la terza e ultima amichevole, l’11 agosto 1997 a San Benedetto del Tronto: ancora un successo della Vecchia Signora, 1-0 con sigillo di Inzaghi.
La partita si gioca al Lincoln Financial Field di Philadelphia, un impianto da quasi 70mila posti inaugurato nell’agosto del 2003. E’ la casa dei Philadelphia Eagles, squadra di football americano della NFL, che proprio nel 2018 ha vinto il Super Bowl contro i New England Patriots.
«Con il Bayern una partita molto difficile»
Mattia Caldara in queste settimane sta vivendo i suoi primi momenti da giocatore della Juventus. Due grandi stagioni con la maglia dell’Atalanta, entrambe concluse con un piazzamento in Europa League, gli hanno spalancato le porte del club bianconero.
BENVENUTO NEGLI STATES
Da ieri, con i compagni, è negli Stati Uniti dove la Juventus – nella giornata odierna – ha cominciato ad allenarsi alla Pingry School. «Il centro è grandissimo, è tutto molto bello – ha raccontato Mattia ai microfoni di Sky Sport -. E’ stato un viaggio lungo. Ieri abbiamo fatto un risveglio muscolare in hotel, stamattina invece siamo andati in campo».
IL PASSAGGIO ALLA DIFESA A 4
l suo rendimento in Serie A nelle ultime stagioni è stato altissimo. Caldara passa dalla retroguardia a 3 dell’Atalanta a quella a 4 della Juventus. «Allegri ha dei concetti molto interessanti che proverò a capire da subito. Abbiamo lavorato su alcuni movimenti della fase difensiva, sul fuorigioco. Io sono due anni che dietro gioco a 3, adesso giochiamo a 4, è una cosa un po’ diversa. Ma mi riabituerò in fretta».
CR7
Mattia, quando ad agosto rientrerà con la squadra in Italia, troverà come compagno anche Cristiano Ronaldo. «L’accoglienza che ha ricevuto è stata giustificata, per il giocatore che è e per tutto quello che ha dimostrato in questi anni. Giocare con lui per me è un onore e proverò ad imparare il più possibile, cercando di capire come si allena. Avere un fisico così a 33 anni è davvero incredibile».
LA SFIDA CONTRO IL BAYERN
Domani, a Philadelphia, la Juventus affronterà il Bayern Monaco nella prima uscita stagionale. «Sarà una partita molto difficile, dal punto di vista fisico e anche con il fuso orario non sarà facile. Credo che possiamo dimostrare di esserci già – conclude il difensore – Io voglio far vedere di essere all’altezza».