«Troppa positività abbassa l’energia»: sembra uno slogan criptico, ma in realtà è un messaggio estremamente diretto quello indirizzato da Massimiliano Allegri ai suoi uomini. Le dieci vittorie consecutive con cui la Juve ha iniziato la stagione hanno scatenato entusiasmi fin troppo facili e ora i bianconeri vengono indicati da tutti come unici e assoluti favoriti in campionato e in Champions. Il ruolo certo non dispiace, ma il tecnico sa bene che per mantenere fede alle promesse (altrui), non si può allentare la tensione: «Leggo che vinceremo tutte le partite, ma non è così – ribadisce Allegri – Domani affrontiamo il Genoa contro cui, in casa, negli ultimi quattro anni, abbiamo vinto per tre volte 1-0, con il minimo scarto. Quindi dobbiamo mantenere un profilo basso e pensare a partita dopo partita. Ora abbiamo sei gare nelle quali ci giocheremo il passaggio del turno in Champions con due sfide affascinanti contro il Manchester, mentre in campionato il calendario potrebbe permetterci di rosicchiare dei punti. Vincendo domani allungheremmo su Inter o Milan, visto che c’è il Derby, e metteremmo pressione al Napoli che giocherà dopo di noi. Quindo dovremo rientrare in campionato con la giusta attenzione perché la partita dopo la sosta è la più pericolosa».
IL GENOA DI JURIC
Ad aumentare il rischi arriva il Genoa che, avendo appena cambiato allenatore, rappresenta un incognita: «Non credo che la squadra di Juric si discosti molto da quella che aveva costruito in passato – ribatte il tecnico – presenterà una squadra aggressiva, che gioca a uomo quasi a tutto campo, quindi servirà una partita fisica. Piontek? È una sorpresa e sta facendo molto bene. In are a è un vero catalizzatore di palloni».
IL PUNTO SUI BIANCONERI
Riguardo alla formazione da schierare sabato Allegri fornisce poche anticipazioni, ma fa comunque il punto sul recupero di diversi giocatori: «In porta giocherà Szczesny, ma più avanti toccherà anche a Perin, di cui sono molto contento, mentre l’unico che riposerà sicuramente domani è Chiellini. De Sciglio sta bene e se domani giocherà, sarà a sinistra, ma devo valutare Alex Sandro che non ha giocato l’ultima partita in Nazionale e quindi non è molto stanco. Devo poi vedere le condizioni dei centrocampisti e in base a quelle sceglierò gli uomini d’attacco. Douglas Costa? Non gioca da due mesi, avrà mezz’ora nelle gambe quindi sarà più facile vederlo a partita in corso. In ogni caso ssono tutti a disposizione tranne Khedira, che speriamo di riavere a Empoli o per la partita di Torino con il Manchester».