Szczesny 6
Impotente su Caputo, poi spettatore.
De Sciglio 5
È come un caddie che quando arrivi sul green ti passa la mazza da baseball.
Bonucci 6,5
Orfano del gemello diverso prende in mano la situazione e piomba in mezzo a una situazione delicatissima in cui Caputo stava per fare il bis. Ha ragione Mourinho.
Rugani 6
La faccia da mormone americano, i piedi da bravo ragazzo, la personalità da leader di cover band di Ligabue.
Alex Sandro 7
Così affidabile in questo inizio di stagione da essere lasciato solo ad arare il lato sinistro. Sembra una scena di una rissa in un film di Bud Spencer in cui Terence Hill si mette da una parte e molla al compare il compito di menare a destra e sinistra.
Bentancur 4,5
È rimasto a Manchester, oggi Allegri ha mandato in campo un sosia. Peccato per lui che la stagione sia anche fatta da queste tappe intermedie che possono diventare bagni di sangue se affrontate senza la dovuta “GARRA CHARRUAAAAA!!!”
Pjanic 6,5
Quasi gol all’alba della ripresa, unico con un po’ di fosforo e scarpini indossati al verso giusto.
Matuidi 6
Il vitello dai piedi di balsa. Il primo tempo riesce a sparare dei cross ovunque tranne dove stanno i suoi compagni. Ottimo per sparare dei razzi di segnalazione un po’ meno per contenere Acquah che se lo mangia nel primo tempo. Lo salvano le capacità polmonari da apneista che lo sorreggono fino alla fine quando finiscono le riserve agli avversari.
Bernardeschi 4
Altro desaparecido. È ovunque tranne dove dovrebbe essere.
Doveva giocare la partita del Castellani con la tigna che si metterebbe in una finale mondiale, invece la gioca manco fosse il torneo del quartiere.
Cristiano Ronaldo 8
Disumano, oltre l’umano. La Juve è lui e i 3 punti sono solo suoi.
Straordinaria capacità di non perdere mai la bussola anche quando i compagni decidono di fare un picnic sul prato di Empoli.
Prima il rigore (generoso) poi l’invenzione, il siluro che spacca porta e partita.
Viva la Juve
La Juve che ha scelto
Di credere ancora
In questo sogno
CR7, siamo con te
Meno male che CiErre c’è
CR7, siamo con te
Meno male che CiErre c’è.
Dybala 6,5
Mette una bella palla per Pjanic, si guadagna molto furbamente il rigore del pareggio.
Ha il pregio di svegliarsi col passare dei minuti e di non farsi condizionare da qualche errore.
Cuadrado 6
Accompagna bene il gioco come un bravo genitore farebbe col figlio portandolo a scuola. Poi però il solito vizio di sbagliare la scelta finale, come se all’ultima curva il padre decidesse di mollare il piccolo davanti ad una bisca piuttosto che a scuola.
Douglas Costa sv
Qualche lampo, ma noi aspettiamo la tempesta.
Barzagli sv
Manovalanza specializzata per portare a casa i 3 punti.
Allegri 4
I 3 punti arrivano solo perché in squadra gioca uno che ha il 7 sulle spalle e le stigmate del fenomeno. Uno, sempre quello che ha le chiavi dell’Olimpo degli dei del calcio.
Non si può accettare una squadra così forte e allo stesso tempo così fuori, così distratta, deconcentrata, disordinata.
L’Empoli gioca una buona partita ma è una giustificazione che regge quanto quella del tizio che ha deciso di uccidere il vicino perché non l’aveva salutato.
La Juve stasera ci ha messo 45 minuti per rispondere alle urla belluine dell’allenatore, le solite sfuriate dalla panchina che ti fanno chiedere “ma con chi si allenano questi tutta la settimana?”
Dopo Genoa e dopo Manchester presentarsi così al Castellani è un’aggravante.
L’inizio del secondo tempo molto diretto senza tanti complimenti, alla Siffredi, è l’ennesima conferma che certi cali sono solo di natura mentale.
Partita tenuta in vita fino alla fine, con sonni, risvegli e riappisolamenti ingiustificati dopo il 2-1.
Se siamo i più forti bisogna dimostrarlo, sempre, soprattutto con le piccole.