Perin 6
Ah c’era lui in porta?
De Sciglio 6,5
Di lui si parla con lo stesso entusiasmo e stupore e meraviglia con cui mamma e papà raccontano i primi passi del figlio agli amici devastati.
“Guarda come corre coordinato”, “Guarda, sa calciare il pallone” “Guarda Mattia come supera la metà campo”.
Tolta la sorpresa per ogni azione che non finisca in tragedia è un buon rincalzo per far riprendere fiato a Cancelo.
Bonucci 6,5
“Ha una mira che colpisce la coda di un cane con un sasso se lo tira”.
Rugani 6,5
Tecnicamente c’è non gli si può dir nulla e si spende bene una delle poche fiches che la ruota gli mette in mano. Ha la rogna di giocarsi il posto con altri 3 centrali fortissimi di cui un dio (Chiellini) un semidio (Bonucci) ed un aspirante semidio marocchino.
Alex Sandro 6,5
I duetti con Costa come quello tra Monstserrat Caballè (che la terra le sia lieve) e Freddie Mercury. O Costacurta e Baresi nella celebre pubblicità gay friendly ante litteram del bagnoschiuma Intesa.
Cuadrado 6
Casinista in bene e in male, di stasera ricorderemo l’ordine quasi marziale nel fungere da quarto di centrocampo stringendo e allargando al momento giusto. Un castrato tatticamente, che come il pesce ratto può piacere o meno. Panita voce bianca.
Bentancur 7
Sarebbe da togliergli mezzo punto per il solito giallo che rimedia con leggerezza ma non si può penalizzare uno che da un mese e passa tira la carretta come l’arrotino che fa anche l’ombrellaio che ripara anche qualsiasi elettrodomestico e non solo. Solido, tostissimo in mezzo al campo, testa superiore ormai è sul livello dei titolari.
Pjanic 6,5
Presente anche nelle giornate in cui non schiaccia il pedale. Poco da dimostrare contro la Spal ci mette l’ordine come la brava massaia.
Douglas Costa 7
Zitti che forse flash ha ricaricato le bombolette e può tornare a volare. Dalla partita col Sassuolo (quella dello sputo) avevamo visto sempre e solo il sosia. Contro i ferraresi di Semplici non solo lampi ma anche tuoni a ripetizione.
Cristiano Ronaldo 7
9 gol in 13 partite, non male per essere ancora in rodaggio.
Sbaglia un tap in incredibile, segna un gol che sembra facile, perché lui fa sembrare semplici cose complicatissime come Michael Jeffrey Jordan faceva apparire semplice inventarsi dei canestri dal nulla o John Stockton trasformare ogni passaggio in assist.
E poi che emozione ogni volta vederlo esultare insieme allo stadio con la maglia a strisce bianconere.
Mandzukic 6,5
Se gioca da punta.
Se gioca da punta.
Se gioca da punta.
Se gioca da punta.
Se gioca da punta.
Se gioca da punta.
Se gioca da punta.
Se gioca da punta.
Allora ha un senso.
Matuidi sv
Chiellini sv
Allegri 6
Partita dal ritmo al livello di un monologo di Saviano. Narcotizzati da un “dopo la sosta è sempre difficile” e storditi dal “le partite prima della Champion’s son sempre dure” la Juve gioca la gara perfetta per l’ortodossia allegriana: senza rischiare nulla e senza spendere troppo. Allegri ha nell’animo l’indole della brava casalinga di una volta, quelle che deve far quadrare i conti, far contenti tutti i figli senza dare l’impressione di fare preferenze, non spendere mai più del previsto, come se i gol fossero soldi da risparmiare per il futuro.
Intanto sono 37 punti su 39, e nel valutare questa Juventus non dobbiamo mai dare per scontato quello che l’allenatore e la sua accolita stanno facendo.
Il mister… in cima ad osservare tutti dall’alto, come Willy Wonka nella scena finale, puntando ad ottenere ciò che ha sempre desiderato perché è l’unica strada per vivere felice e contento.