Contro l’Atalanta finisce 1-1 con le reti di Ilicic e Mandzukic. Ovazioni per Allegri, Barzagli e per le Juventus Women. E per la Coppa alzata al cielo, ancora una volta
La Juve festeggia l’ottavo scudetto con un 1-1 contro l’Atalanta, raggiunta da Mandzukic, che nella ripresa pareggia la rete firmata da Ilicic nel primo tempo. Ma la serata dell’Allianz regala molto di più, e non solo perché c’è da alzare la Coppa.
CHE SERATA ALL’ALLIANZ!
C’è da salutare Andrea Barzagli, premiato prima della partita dal Presidente Agnelli con una targa e una sorpresa: la sua maglia sarà presto allo Juventus Museum, nonostante non abbia raggiunto le 300 presenze in bianconero. C’è da riabbracciare Gigi Buffon, di ritorno allo Stadium per applaudire l’ex compagno. C’è da spellarsi le mani per Allegri e tutto il pubblico fin sa subito gli tributa un lungo e doveroso omaggio. C’è Aaron Ramsey in tribuna, per la prima volta in quella che sarà la sua nuova casa. Ci sono le Women da premiare nell’intervallo con la coppa del loro secondo scudetto consecutivo. E poi… c’è la partita. Che magari nei pensieri bianconeri viene per ultima, ma è vera e combattuta, anche perché l’Atalanta si gioca l’accesso alla Champions, mentre i bianconeri devono onorare la festa
PARTITA VERA, ILICIC COLPISCE
54 secondi sul cronometro e Ronaldo divora un’occasione limpidissima, nata dalla discesa di Cuadrado e dal tocco di Emre Can che lo libera davanti alla porta. Il destro di prima intenzione però è alle stelle. Freuler da una parte e ancora CR7 dall’altra ci provano da fuori area, trovando pronti i portieri avversari e alla mezz’ora Zapata ha la palla buona sul sinistro, che incrocia perfettamente, angolando però troppo il tiro. Il forcing degli ospiti viene premiato poco dopo, quando sugli sviluppi di un corner la difesa bianconera si fa sorprendere, permettendo al pallone calciato da Masiello di attraversare tutta l’area piccola e di trovare Ilicic sul secondo palo, libero di toccare in rete.
TUTTI IN PIEDI PER BARZAGLI
La ripresa inizia con Bernardeschi al posto di Alex Sandro, Cuadrado arretrato a terzino e Cancelo spostato a sinistra. Una mossa che cambia, e non di poco, l’atteggiamento dei bianconeri, ora molto più aggressivi e in comando del gioco. Iniziano a fioccare i cross e Ronaldo ne spedisce uno a lato con una girata al volo di destro, mentre la saetta di Cancelo dal limite sfiora l’incrocio. Poi, quando scocca il quindicesimo minuto, Allegri manda in campo Mandzukic e concede la standing ovation a Barzagli. Il pubblico scatta in piedi per un lungo,applauso e Andrea ripaga l’affetto andando ad abbracciare i tifosi sotto gli spalti.
MANDZUKIC, UN COLPO DA BILIARDO
Intanto la partita prosegue, con Emre Can che, spostato sulla linea dei difensori, dà vita a interessanti duelli con Zapata. Ilicic sfiora il raddoppio con una punizione alzata dalla barriera e da Szczesny sopra la traversa, mentre Bernardeschi impegna Gollini con un tocco di sinistro. La Juve non molla e a forza di insistere viene premiata. Mandzukic, dopo una serie di ottime sponde non sfruttate a dovere dai compagni, si fionda su un lungo spiovente di Cuadrado e, a pochi passi dalla linea di fondo, riesce a toccare di esterno, inventando un colpo da biliardo che si infila sotto le gambe di Gollini e vale il meritato pareggio.
Ora i bianconeri provano a vincere e Bernardeschi impegna il portiere ospite con una fiondata dai venti metri. Per gli ultimi cinque minuti Allegri manda in campo anche Kean al posto di Matuidi e ora gli attaccanti di ruolo in campo sono addirittura cinque, per di più con due esterni offensivi come Cuadrado e Cancelo. Il ritmo però ora è più blando, il risultato non cambia più e i bianconeri terminano anche in dieci per l’espulsione di Bernardeschi dopo un duro intervento su Barrow. La Juve saluta il suo pubblico con un pareggio. E soprattuto con la Coppa, da alzare al cielo. Ancora una volta. L’ottava di fila