«La Juventus vuole vincere ancora»

Il Vicepresidente della Juventus ha parlato oggi all’Allianz Stadium alla vigilia della partita contro il Parma

All’Allianz Stadium, alla vigilia della partita contro il Parma, in conferenza stampa oggi ha preso la parola il Vicepresidente della Juventus, Pavel Nedved. Che, in apertura, ha portato ai giornalisti presenti i saluti di Mister Sarri. «Lo rivedremo dopo la sosta per le nazionali. In società sono stati fatti grandi cambiamenti: allenatore, staff tecnico e medico. Siamo convinti delle nostre scelte e crediamo che nel presente e nel futuro ci porteranno dei frutti. Non è un momento di transizione: la Juventus vuole vincere anche quest’anno. Maurizio Sarri sta svolgendo un grandissimo lavoro, siamo molto fiduciosi e contenti. Adesso sta meglio, è un grande lavoratore e vorrebbe stare ogni giorno sul campo. L’assenza dell’allenatore in panchina può portare delle difficoltà, ma abbiamo già vissuto una situazione analoga in passato».

UNA ROSA DI ALTISSIMO LIVELLO

«La squadra è composta da 24-25 elementi. C’è concorrenza, i ragazzi lo sanno, e ognuno deve fare il professionista allenandosi bene per essere pronto quando l’allenatore lo chiama per giocare. Per ogni ruolo abbiamo due giocatori molto importanti e ci sentiamo forti. Come sempre, proveremo a vincere tutte le competizioni cui prenderemo parte. Il mercato? Non è ancora finito. Paratici ha fatto e sta facendo un grandissimo lavoro, coglieremo eventuali occasioni di mercato se ci sarà la possibilità. Sennò rimarremo così». Nedved ha poi parlato di alcuni singoli giocatori bianconeri. «Dybala sta facendo bene da centravanti, si è visto nel pre-campionato. Rabiot lo abbiamo seguito molto in passato, credo che lui sarà un giocatore importante per questa stagione ma non bisogna dimenticare che non è sceso in campo per molti mesi. Avrà bisogno di tempo per potersi di inserire. Higuain è un giocatore molto forte, è uno dei 2-3 centravanti più forti del mondo perché ha tutto: velocità, fisico, tecnica e fa tanti gol».

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«Sta nascendo un campionato molto bello perché tante squadre si sono rinforzate. Non importa se siamo in pole position o no: quello che conta è andare domani a Parma e conquistare i tre punti».

Parola a Pavel Nedved: “Abbiamo tante certezze”

La Juventus schiera l’artiglieria pesante al suo primo appuntamento con i media della stagione 2019-20. In attesa della guarigione di Mister Sarri, a parlare ai giornalisti nella vigilia di Parma-Juventus è Pavel Nedved, uno dei tre uomini forti al timone della società bianconera. Pavel in press conference è un messaggio di forza e coesione della società. La triade bianconera vuol mostrarsi stretta attorno al proprio allenatore in questo inizio di stagione complicato, tra la ricerca di una nuova identità di gioco e gli imprevisti di salute del tecnico toscano. Tutto ciò si rende ancor più necessario in vista di un rush finale di calciomercato denso di difficoltà e già oggetto di attacchi e critiche, anche dalla tifoseria.

“Juventus”, come ama declamare il management, tiene a mostrarsi ora più che mai un blocco di granito e a diffondere la propria comunicazione ufficiale in una fase che appare liquida, confusa e adombrata da scetticismi.

Nedved esordisce, infatti, portando i saluti di Sarri e difendendo le scelte di rinnovamento societario, spiegando che non si prefigura alcun anno di transizione. L’obiettivo è la vittoria, come sempre, e da subito. Da Sarri si aspetta un rinnovamento della proposta calcistica, ma sempre finalizzato al raggiungimento dei titoli. “Ci saranno difficoltà, lo sappiamo”, dice Nedved, perché interiorizzare una nuova mentalità è una strada lunga, ma i calciatori stanno lavorando bene e nella giusta direzione. Neppure questo inizio senza la guida tecnica in panchina può essere un alibi: “ci siamo già passati, con Antonio Conte nel 2012-13, per un periodo molto lungo”.

Sul mercato è evasivo. Ribadisce che è stato fatto un grande lavoro, che non è finito (e che sarebbe stato meglio lo fosse stato), riporta in auge il termine di marottiana memoria “occasioni”. Quelle che si coglieranno eventualmente da qui alla fine o si rimarrà com’è, contenti di una rosa tra le più forti d’Europa e senza urgenze contabili che obblighino a vendere qualcuno.

Le riflessioni sul mercato lo portano poi a dilungarsi sui singoli. “Con i giocatori abbiamo parlato, sanno che ci sarà tanta concorrenza”. Poi due battute su Dybala “è un grande giocatore, sta giocando da centravanti e sta facendo bene, anche se è arrivato tardi e forse non ha ancora la gambina pronta”; su Higuain, dando forse una piccola indicazione sull’undici del Tardini ma anche recitando (siamo maliziosi) un piccolo spot per il calciomercato del Pipa “è uno dei due-tre centravanti più forti al mondo, conosce già il gioco di Sarri per cui è già pronto e siamo felici di riaverlo con noi”; su Douglas Costa “è molto più forte di quanto ci ha mostrato sinora”.

En passant dedica alcune frasi alla sfida con la nuova Inter zeppa di ex-bianconeri di lusso, come Conte e Marotta: “sappiamo quanto valgono, stanno facendo di tutto per provare a vincere e da subito, come mostrano le loro operazioni. Sta nascendo un bel campionato”.

In chiusura dà il messaggio chiave, il titolo, il punto di vista e la conseguente comunicazione societaria. La Juventus come ogni anno parte per vincere ogni competizione a cui partecipa. Anzi, ogni partita, chi veste la maglia della Juve, sa che si gioca per vincerla. La Champions non è un’ossessione ma è un obiettivo concreto (con buona pace di chi considerò un errore da non ripetere le frasi di Agnelli un anno fa a Villar Perosa), come lo sono le altre competizioni. Senza preferenze. Abbiamo cambiato tanto e potrà esserci qualche scricchiolio iniziale, ma alla fine conterà continuare a scrivere la storia.

E il messaggio finale ai tifosi, con stoccata finale agli scettici: “Abbiamo tante certezze”.

Giuseppe Gariffo.