Reti bianche al Franchi

La Juve pareggia senza gol a Firenze, al termine di una gara tattica, ma non brillante

Più Fiorentina che Juve, ma comunque molto poco, troppo poco: è quanto offre la partita dell’Artemio Franchi, condizionata sicuramente dal caldo e probabilmente da una condizione atletica certo non ancora brillante. I bianconeri non danno certo l’impressione di accontentarsi, quanto piuttosto quella di non riuscire a fare di più, frenati dalla buona prova degli avversari e dagli infortuni del primo tempo.Più Fiorentina che Juve, ma comunque molto poco, troppo poco: è quanto offre la partita dell’Artemio Franchi, condizionata sicuramente dal caldo e probabilmente da una condizione atletica certo non ancora brillante. I bianconeri non danno certo l’impressione di accontentarsi, quanto piuttosto quella di non riuscire a fare di più, frenati dalla buona prova degli avversari e dagli infortuni del primo tempo.

SI FERMANO DOUGLAS COSTA E PJANIC

Dopo una manciata di minuti la Juve perde Douglas Costa, che al primo spunto avverte un fastidio muscolare ed è costretto a lasciare il posto all’ex di lusso Bernardeschi. Non è una gara particolarmente frizzante e il primo brivido arriva solo al quarto d’ora, quando un rinvio di Szczesny rimpallato da Chiesa, per poco non si infila in rete. La Fiorentina è più pimpante, il pressing alto dà fastidio ai bianconeri e Ribery impegna Szczesny con un rasoterra dal limite. La Juve risponde con una sventola di Matuidi respinta da Dragowski, ma la gara non decolla, anche se i viola continuano a spingere, specie dalla sinistra, con le iniziative di Ribery, Castrovilli e Dalbert, che nel finale di tempo costringe Szczesny a rispondere con un tuffo plastico al suo colpo di testa ravvicinato. I bianconeri faticano a palleggiare e a trovare spazi in avanti e poco prima dell’intervallo Sarri perde anche Pjanic, anche in questo caso per un fastidio muscolare, sostituito da Bentancur.

AL FRANCHI VINCE LA NOIA

Il cambio di ritmo che sarebbe lecito attendersi in avvio di ripresa non arriva ed è ancora Dalbert a costringere Szczesny all’intervento, con un rasoterra da fuori area. La rapidità di Chiesa è difficile da contenere e per quanto la Fiorentina pressi meno alto rispetto alla prima parte di gara, la Juve non riesce a sviluppare la manovra. Dopo un’ora di gioco Sarri esaurisce i cambi, perché Danilo è costretto dai crampi a lasciare il posto a Cuadrado. Il colombiano, appena entrato, segue in contropiede di Higuain e serve in area Ronaldo, il cui destro si spegne morbido tra le braccia di Dragowski. I padroni di casa si affidano ancora a Chiesa, che sfiora la traversa dal limite, ma inevitabilmente, con il passare dei minuti sono costretti a rifiatare, viste le energie spese. La Juve potrebbe approfittarne quando Higuain libera Khedira in area e il tedesco si trova a tu per tu con Dragowski, preferendo però al tiro un complicato assist per Ronaldo, anticipato dal recupero di Pezzella. Tutto qui: la partita non offre altro, se non una girata di Boateng a lato, e si trascina stancamente fino al fischio finale che manda in archivio uno 0-0 tutt’altro che entusiasmante. La Juve torna da Firenze con un punto comunque utile, ma soprattutto con la testa già a mercoledì e all’Atletico Madrid.

FIORENTINA-JUVENTUS 0-0

FIORENTINA
Dragowski; Caceres, Milenkovic, Pezzella (38′ st Ceccherini); Lirola, Pulgar, Castrovilli (44′ st Zurkowski), Badelj, Dalbert; Chiesa, Ribery (24′ st Boateng)
A disposizione: Terraciano, Ranieri, Sottil, Cristoforo, Ghezzal, Montiel, Venuti, Vlahovic, Terzic
Allenatore: Montella

JUVENTUS

Szczesny; Danilo (17′ st Cuadrado), Bonucci, de Ligt, Alex Sandro; Khedira, Pjanic (44′ pt Bentancur), Matuidi; Douglas Costa (8′ pt Bernardeschi), Higuain, Ronaldo
A disposizione: Buffon, Pinsoglio, Rugani, Demiral, Emre Can, Rabiot, Ramsey, Dybala
Allenatore: Sarri

ARBITRO: Irrati
ASSISTENTI: Presti, Passeri
QUARTO UFFICIALE: Di Bello
VAR: Mazzoleni, Lo Cicero

AMMONITI: 10′ pt Caceres, 14′ pt Pjanic, 36′ pt Chiesa, 1′ st de Ligt, 32′ st Catrovilli, 37′ st Bentancur

Fiorentina-Juventus 0-0: una quiete preoccupante

C’è una regola banale nel calcio, vince chi segna almeno un gol più dell’avversario, e per far gol bisogna tirare in porta: se non si tira, a meno che gli avversari non impazziscano, è difficile gonfiare la rete altrui. Premessa necessaria per spiegare che lo 0-0 in casa della Fiorentina di oggi è la migliore notizia possibile considerando quanto visto in campo durante i novanta minuti del Franchi: nessuna trama di gioco, nessuna invenzione dei singoli negli ultimi trenta metri se non qualche timida iniziativa di Higuain, tanta sofferenza dietro con uno Szczesny a tratti distratto. Prendiamoci il punto, è guadagnato, non sono due persi: chi ha visto la partita non potrà che confermare.

Le brutte notizie non sono per nulla finite qui: gli infortuni muscolari non sono mai casuali quando sono isolati, figuriamoci quando ne arrivano tre in un’ora e mezza. Quale sarà l’entità di questi lo scopriremo nei prossimi giorni, ma non ci si può fare una partita in questa maniera: prima Douglas Costa, poi Pjanic, infine Danilo. Di fatto colui che dà imprevedibilità al gioco, il cervello della squadra ed uno dei due terzini residui a disposizione di Sarri, tre campanelli d’allarme che il mister dovrà gestire già a partire dall’impegno di Champions di mercoledì.

A proposito dell’allenatore, un esordio non esattamente indimenticabile: la squadra ha risposto molto peggio rispetto alle uscite con Parma e Napoli, forse qualche carico fisico di troppo, o troppi pochi allenamenti a ranghi compatti. Nessuna bocciatura, e ci mancherebbe altro, ma chi ha tempo non aspetti tempo: la Juventus non se lo può permettere neanche in questa fase della stagione.