Ufficiale il rinnovo per il campione colombiano
È arrivato alla Juve da attaccante esterno, ha proseguito la sua avventura come il più eclettico dei “jolly” e ora si sta affermando da terzino dirompente. Juan Cuadrado è una gioia per gli occhi dei tifosi bianconeri, ovunque si piazzi in campo. E lo sarà ancora fino al 2022, anno fino al quale ha prolungato il suo rapporto con la Juventus.
La sua storia a Torino è un romanzo fatto di successi, grandi giocate, “balletti”, momenti indimenticabili e, soprattutto, numeri da campione. Un esempio su tutti:è uno dei pochi (sei) bianconeri a vantare dalla stagione 2015/16, quella del suo arrivo, almeno 15 gol e 15 assist (Per la precisione, le reti sono appunto 15, gli assist ben 28).
È con numeri del genere che ha dato un fondamentale contributo alla vittoria di 4 Scudetti, 3 Coppe Italia e 1 Supercoppa Italiana. Ma i numeri, come spesso accade, non bastano a qualificare la statura di un giocatore unico, capace di difendere e di fare terribilmente male in attacco.
I numeri veri sono quelli che regala agli spettatori, basti ricordare la sassata nel piazzata nel “sette” del Wanda Metropolitano, appena due mesi fa. Sono quelli che cambiano il corso di una gara, come la zampata a San Siro che propiziò il pareggio e spianò la strada verso la vittoria contro l’Inter, decisiva per lo Scudetto, nella primavera del 2018. Sonoquelli che fanno esplodere un boato insperato, vedi il gol a tempo quasi scaduto nel Derby del 31 ottobre 2015 che lanciò la Juve verso un filotto di vittorie sensazionale, una rimonta epocale e uno scudetto indimenticabile.
Questo è Juan Cuadrado: l’uomo dei grandi momenti. Quelli che ha già vissuto e regalato a tutti i tifosi bianconeri.
E quelli che deve ancora vivere.
Che dobbiamo ancora vivere.
Insieme.