2-2 in rimonta contro il Sassuolo

I bianconeri, in vantaggio con Bonucci, vengono raggiunti e superati da Boga e Caputo e dopo il pareggio di Ronaldo su rigore, non riescono a trovare il gol vittoria

La Juve non va oltre il pareggio contro un ottimo Sassuolo, che per una ventina di minuti conduce anche la gara, prima di venire raggiunto dal rigore di Ronaldo. Il 2-2 finale premia gli sforzi degli ospiti, concentrati e organizzati e punisce l’imprecisione dei bianconeri, poco determinati in avvio e aggressivi solo dopo essere passati in svantaggio.

EMILIANI AGGRESSIVI

Che sarebbe stata una gara tosta si intuisce subito. Gli uomini di De Zerbi chiudono tutte le linee di passaggio, impedendo alla manovra degli avversari di svilupparsi. È evidente però che, non appena riesce a superare la prima linea del pressing, la Juve possa colpire. E in effetti, dopo la fuga di Bernardeschi e il cross basso di Higuain Emre Can avrebbe un’occasione d’oro, ma “buca” il pallone a due passi dalla porta. Il tedesco prova a rifarsi poco dopo piazzando il destro da fuori area e il giovanissimo Turati, classe 2001, vola a deviare in angolo. Tra lui e Buffon ci sono 23 anni di differenza, ma non per questo Gigi è meno reattivo e infatti si fa trovare pronto a respingere la punizione di Kyriakopoulos.

BONUCCI-BOGA, BOTTA E RISPOSTA

La Juve è ancora pericolosa al quarto d’ora: Pjanic pesca Higuain in area e la sua girata al volo si trasforma in un tiro cross sul quale Ronaldo, in ottima posizione, non riesce a intervenire. Anche se i ritmi non sono spumeggianti, la gara è vivace.  Il Sassuolo gioca un ottimo calcio e sfiora il vantaggio con Boga, che conclude alto dopo un’ottima azione, partita dalle retrovie e sviluppatasi con un palleggio rapido e preciso. La Juve non sta a guardare e, dopo aver capovolto il fronte d’attacco, trova il gol con Bonucci che, chiamato al tiro dall’appoggio di Bentancur, risponde all’invito con un diagonale rasoterra che fulmina Turati. Gli emiliani, invece di scoraggiarsi, reagiscono con orgoglio e in appena due minuti ristabiliscono la parità, grazi al triangolo tra Caputo e Boga, che, ricevuto il passaggio di ritorno in area, supera Buffon con un pallonetto delizioso.

CAPUTO, VANTAGGIO SASSUOLO

Se nel resto del primo tempo non accade molto altro, l’inizio della ripresa è ben diverso. Dopo neanche due minuti, de Ligt, liberando l’area serve involontariamente Caputo che, appostato al limite, controlla e spara il destro. Buffon è sulla traiettoria, ma non trattiene il pallone reso viscido dalla pioggia che si infila lentamente in porta. La reazione bianconera è immediata: prima Ronaldo su punizione, poi Higuain da due passi sfiorano il pareggio, ma trovano sulla loro strada un ottimo Turati.

CR7 DAL DISCHETTO

Sarri interviene inserendo Dybala e Matuidi al posto di Bernardeschi ed Emre Can e la Juve aumenta la pressione. La Joya prima sfiora l’incrocio da calcio piazzato, poi, dopo una combinazione con Ronaldo, entra in area e viene atterrato senza troppi complimenti da Romagna. È un rigore indiscutibile, che CR7 trasforma infilando nell’angolino alla destra di Turati.

IL SASSUOLO RESISTE

La Juve potrebbe trovare subito anche il vantaggio, ma la conclusione di Dybala, che si libera al tiro con un’intelligente veronica, viene “murata” da Ronaldo. L’argentino ci prova ancora con uno spunto in area, e Turati riesce ad alzare sopra la traversa. Il Sassuolo ora bada al sodo, cercando di difendersi e di far scorrere il cronometro. Per stanare gli emiliani Sarri gioca la carta Ramsey al posto di Higuain. Il gallese dialoga bene nello stretto con Dybala, che calcia alto dal limite, poi arriva lui stesso al tiro e Turati in primo momento si fa sfuggire il pallone, ma riesce poi a bloccarlo prima che varchi la linea. Il Sassuolo resiste al forcing bianconero, così l’ultima opportunità arriva solo allo scadere dei quattro minuti di recupero, con il colpo di testa di Ronaldo che termina a lato. E alla fine gli emiliani possono festeggiare un ottimo punto. Un punto che per la Juve vale decisamente meno.

JUVENTUS-SASSUOLO 2-2

RETI: Bonucci 20′ pt, Boga 22′ pt, Caputo 2′ st, Ronaldo rig. 23′ st

JUVENTUS

Buffon; Cuadrado, Bonucci, De Ligt, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic, Emre Can (8′ st Matuidi); Bernardeschi (8′ st Dybala); Higuain (34′ st Ramsey), Ronaldo
A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, De Sciglio, Rugani, Demiral, Danilo
Allenatore: Sarri


SASSUOLO

Turati; Toljan, Romagna, Marlon,  Kyriakopoulos; Magnanelli, Locatelli; Traoré (17′ st Duncan), Duricic (27′ st Muldur), Boga (45′ st Peluso); Caputo
A disposizione: Pegolo, Russo, Obiang, Raspadori, Bourabia, Piccinini, Mazzitelli, Ghion, Tripaldelli
Allenatore: De Zerbi

ARBITRO: La Penna
ASSISTENTI: Di Vuolo, Colarossi
QUARTO UFFICIALE: Sacchi
VAR: Nasca, Schenone

AMMONITI: 20′ pt Locatelli, 33′ st Toljan, 36′ st  Kyriakopoulos, 42′ st Muldur, 43′ st Pjanic

Juve-Sassuolo 2-2: ScansJuve

La prima domenica di dicembre porta con se sofferenze inattese o meglio: insperate. Qualcosa nella testa ronzava da tempo, una nota stonata ricorrente che prima o poi temevamo potesse rovinare tutta l’armonia.
Così è stato.

Colpevole forse l’adattamento ai nuovi occhiali con lenti comfort per giovani presbiti -sigh- questa Juve l’ho vista male: l’impressione (i tattici si esprimeranno con più cognizione) è che a livello emotivo sottovaluti alcuni impegni nostrani, svegliandosi solo quando l’acqua è arrivata alla gola: a volte ti salvi a volte ti tocca bere.
Un tempo regalato può costare caro, soprattutto se diventa un’abitudine.
L’azione del pareggio neroverde è un’emblema di mollezza con gli avversari che palleggiano tranquilli in area prima del tiro finale di Boga.

Qualcosa sui singoli, che poi fanno sempre la differenza, specie in assenza di un gioco funzionante e funzionale:
Buffon ha fatto un frittatone, deLigt frittatina anche se non si fa turbare mai da nulla, oggi pasticcia spesso.
Cuadrado pure sbaglia in occasione dell’1-2 ma i bonus se li è guadagnati sul campo.

A centrocampo abbiamo un problema: se Khedira è un ex giocatore, Emre Can è un ex Juve, e non so cosa sia peggio. Riguardo a Can capiamo che giocare poco non sia facile, ma cercare di convincere Sarri con prestazioni del genere è come presentarsi ai provini di Xfactor cantando Hallelujah coi rutti e sperare che la Ayane ti prenda in squadra con se.

Di Bernardeschi oggi sarebbe facile parlare male e io non mi tirerò certo indietro: “vattene via, nun te vojo più vedè!”
Però va detto che è inutile tentare di trasformarlo in trequartista. Queste sono cose che richiedono tempo e caratteristiche che lui non ha, non si può nemmeno fargliene una colpa in eterno. Insistere con lui in quella posizione è come scritturare Galeazzi per la parte del bello e impossibile Ridge di Beautiful: una volta che abbiamo finito di parlare di quanto sia inadatto arriva il momento di trovare un sostituto.
Ramsey in pochi minuti riesce a calarsi nella parte molto meglio.
Ronaldo è un problema perché “costringe” l’allenatore a tenere fuori uno tra Dybala e Higuain. Comunque riesce a rendersi pericoloso anche quando sta così. Speriamo risorga presto, soprattutto lo spera Sarri, per svariati motivi.

I migliori: Bentancur, Dybala (ad oggi imprescindibile).

Su Sarri la valutazione è in continuo divenire, l’appunto dopo oggi è che soprattutto quando la tua squadra non fa esattamente quello che tu richiedi, privarsi del proprio miglior attaccante è sempre una scelta estremamente rischiosa.

2 punti giganti buttati e buttati male. Il problema non è tanto il pareggio che ci sta nel percorso normale di un campionato, la spia la fa accendere l’ennesima prestazione a metà, divisa tra strappi e dormite, in cui il risultato era stato acciuffato solo all’ultimo respiro. Troppe volte era andata così…
Si ironizzava spesso in passato sullo Scansuolo, oggi è stato il turno della Scansjuve.

Juve-Sassuolo: stessa trama, finale diverso

La Juventus di Sarri si ferma in casa, contro uno dei pupilli del toscano, De Zerbi e il suo Sassuolo. Poteva accadere prima: con Milan e Lokomotiv senza le gemme di Dybala, con Genoa, Bologna e Napoli senza rigori, legni e autogol all’ultimo secondo. La Juve in casa si è “rilassata” solo con Spal e Bayer Leverkusen, guarda caso di fila.

Juve-Sassuolo è più ricco di conferme che di sorprese: la trama della gara è la stessa, interpreti a disagio o brillanti gli stessi, buchi neri e contraddizioni nel copione le stesse. Cambia solo l’ultima pagina, il colpo di scena finale, la zampata decisiva che stavolta non riesce, eppure mancava ancora mezz’oretta (il 2-2 è al 68°).

Higuain fa grandi cose fuori area ma la appoggia al minorenne Turati da un metro (i famosi “gol alla Icardi”);

Dybala viene murato da Ronaldo (che anche spostandosi era in posizione attiva di disturbo al portiere),

Cristiano ha due guizzi (assist di tacco per il rigore, punizione, gol in offisde) ma non esce dall’ombra di sé stesso.

Il problema non è però davanti, dove pure di 29 tiri (9 in porta) solo rigore e gol del centrale entrano, né dietro, dove pure prendiamo due gol da polli. De Ligt continua gli alti e i bassi nel giudizio degli highlightisti (nuova categoria di risultatisti, che guardano solo agli highlight) perché sbaglia due rinvii -frettoloso dopo errore concettuale di Cuadrado e prima della papera di Buffon- e uno sul finale, ma la difesa concede 4 tiri in porta, 2 gol. La media errori e palle nel sacco di Buffon è pessima ma, ripetiamo, non è la difesa il problema.

Il problema è lì in mezzo, nonostante uno formidabile Bentancur e l’assenza della “zavorra” Khedira. Il problema è che due dei quattro del rombo Sarriano li regaliamo sempre e che Pjanic non è più il fenomeno visto prima dell’acciacco durante la sosta. Emre Can timbra 54 minuti da cessione immediata a Gennaio: 1 di fuoco con gol divorato e sfiorato e 53 di corse, foga e decine di passaggi errati. Se non ti “prendi” la Juve quando sono out Khedira, Rabiot e Matuidi, la Juve non ti aspetta. Il diamante del rombo è ancora quel Bernardeschi che sfodera la solita prestazione: corse, scatti, sgasate e palla persa/passaggio sbagliato/tiro alle stelle. 100%.

Così la Juve gioca sempre sistematicamente in 9 o al massimo in 9,5 in non possesso -perché i due su cui buttare la croce oggi corrono- e così si evidenziamo al massimo i limiti attuali:

Buffon non ha i riflessi di un tempo, Khedira non ha il ritmo di una volta, Cristiano non è più l’esterno di 10 anni fa, Higuain non ha più il killer instinct in area, Emre Can è inadatto al gioco di Sarri, Bernardeschi è incapace di essere il trequarti di questa Juve, de Ligt non è ancora perfetto come Chiellini.

Tutto molto semplice e certo da mesi, con un nuovo imputato sul banco Sarri che -ahinoi- non può rinunciare al miglior giocatore del momento -Paulo Dybala-, anche in casa contro il Sassuolo.

Semplice e ovvio, così come le certezze che questa Juve offre -risultato a parte-, così come è certo che per vedere la #JuveDiSarri toccherà aspettare febbraio, così come ovviamente questo inizio di stagione è stato ai limiti della perfezione in termini di risultati (Napoli, Inter, Atalanta, primi nel girone UCL) e non si possono fare 114 punti, così come per qualche settimana probabilmente, saremo secondi ma è ancora Dicembre.