La vera Juve al Camp Nou: keep calm e godiamo!

Impotenti a Benevento, onnipotenti al Camp Nou. Messi sotto da Messias e messo sotto Messi.

E’ la Juventus di Pirlo, prendere o lasciare. Una squadra che si fa irretire da Singo e Letizia e spadroneggia nello stadio meno battuto d’Europa. Non una squadra “pazza” ma in cerca di motivazioni.

Subito dopo lo 0-3 al Barcellona facevo il pompiere, placavo gli animi: non è il vero Barca, dai! Sono a metà classifica, battuti dal Cadice, umiliati da un Real bislacco, in campo Pedri, Trincao, Araujo, poi Puig e Braithwait, il fratello scazzato di Messi e a quel tizio bolso che si spaccia per Griezmann. Il “miedo escenico” vuoto, in panchina Koeman da ospizio…

Ma durante signori! Eh beh! Durante la partita di ieri sera ABBIAMO GODUTO!

Un fremito al primo rigore, al grido di “Oh!! Ecco un arbitro che fischia un rigore se frani su Cristiano!”, perché Pasqua, Maresca o il solerte Orsato invece avrebbero fatto spallucce “Dai Ronaldo, alzati che non mi freghi!” per poi tirare fuori rossi al primo “Arbitro, rigore IMBARAZZANTE!”. 

Sullo 0-1 eravamo incerti se imboccare una strada “pirlesca” di Juve fragile in costruzione o intravedere una svolta stagionale. E’ il secondo a metterci in modalità NOTTI MAGICHE. Ramsey in libera uscita dal J-Hospital, Cuadrado sempre sia lodato, Cristiano che quando c’è si sente, si vede, si tocca e si porta via la difesa e Weston James Earl McKennie, che punge come un’ape e vola come una farfalla in mezza rovesciata, plastica, fisica, giovane e così goduriosa che ti viene voglia di ricambiare il bacio in telecamera e pensi: QUESTA E’ LA JUVE! Con la J maiuscola e scintillante.

Fa niente se Messi ci prova. Glielo leggi in faccia che non è serata. Negli occhi di Buffon e Bonucci leggi i cannibali, quelli delle notti prima di Berlino e Cardiff. C’è un’immediata connessione con le Juve più belle del decennio: c’è Morata che protegge e scappa come a Monaco, c’è Panita che galoppa come a Madrid, e Danilo che pare Chiellini, sembra qui da 10 anni, assieme al gemello Sandro.

Dai, Messi, alzati che nessuno ti ha toccato!… Ohi, E’ RIGORE QUELLO, MANI!!!

Soprattutto c’è LUI, che calcia i rigori al Camp Nou come se li tirasse nel suo giardino. Perché la Champions E’ il suo giardino. Quando la palla va dentro (perché va sempre dentro se è rigore, se lo calcia Cristiano, se è la Champions, se conta) è immediata connessione con un altro 3-0, quello all’Atletico ma anche con quel rigore dell’1-3 a Madrid.

Questa è la differenza, con quel Real-Juve dell’arbitro dei fruttini: questa volta non abbiamo solo Buffon che sembra 10 anni più giovane, ma Cristiano gioca con noi, e con noi c’è anche de Ligt, che è monumentale di notte e di giorno. Esticazzi se Dybala entra e sembra Bernardeschi e se Bernardeschi entra e sembra Dybala di adesso.

Si gode. Si gode ancora anche quando Bonucci segna e fa niente se il VAR ce lo annulla, ci siamo abituati! Si gode quando Portanova sembra Pinsoglio e prende per culo Koeman che ancora protesta.  Ma cosa protesti Koeman? Stai buono e porta a casa!

Si gode. Per i nostri, per il Re, per Pirlo, per noi. Per la Juve, la stessa che va sui giornali solo se c’è da scandalizzarsi e indignarsi.

E noi godiamo. Fa niente se col Genoa torneremo brutti e in costruzione.

Quant’è bella la Juventus di notte in Champions. Al resto ci penseremo domani.

Sandro Scarpa.