Chiesa e Ramsey regolano la Samp

Una Juve bella e tonica sbanca Marassi con un gol per tempo. Chiesa e Ramsey regolano la Samp, Szczesny non rischia nulla e tutta la squadra mostra una manovra armoniosa, precisa a tratti stordente. Ancor più del risultato, importantissimo, è il gioco dei bianconeri l’ottimo segnale che arriva da Marassi.

SBLOCCA CHIESA

Il pressing alto e il giro palla rapido permettono ai bianconeri di schiacciare gli avversari e per quanto la Samp sia ordinata e tenga le linee strette, la precisione della manovra bianconera è subito evidente. Dopo 20 minuti è anche efficace: Ronaldo allarga sulla destra per Morata che crossa basso, trovando a centro area la deviazione al volo di Chiesa e Audero può solo guardare.

QUALITÀ E PERSONALITÀ

La qualità è importante, e la Juve ne ha da vendere, ma altrettanto lo è la personalità. Ed è questa forse la qualità più evidente dei bianconeri, che minuto dopo minuto si impadroniscono della gara, frustrando ogni azione avversaria sul nascere e costruendo altre occasioni con Ronaldo, che prima sfiora la traversa dal limite, poi mette a lato dopo aver saltato Audero, quindi viene fermato da Yoshida prima di riuscire calciare a due passi dalla porta.

JUVE IN CONTROLLO

La pioggia impietosa che cade su Marassi certo non favorisce la precisione delle giocate, ma la Juve sembra non curarsene e anche in avvio di ripresa il palleggio è ottimo. Per arrivare al tiro però non basta, perché la Samp si chiude bene e si fa anche vedere in avanti con Quagliarella, ma Chiellini, e Szczesny fanno muro. Anche quando i ritmi si abbassano, logico vista la pesantezza del campo, la Juve rimane in assoluto controllo della gara.

CHIUDE RAMSEY

Per l’ultimo quarto d’ora Pirlo cambia Bentancur e Morata con Rabiot e Bernardeschi, e poco dopo inserisce Alex Sandro e Ramsey al posto di Chiesa e Arthur. Ora la Samp è più vivace, ma non riesce ad arrivare dalle parti di Szczesny e inevitabilmente si scopre. La Juve ne approfitta nel recupero, con l’apertura di Ronaldo per Cuadrado e il tocco del colombiano per Ramsey, che deve solo infilare in porta il gol che chiude i conti e sigilla i tre, meritatissimi punti per i bianconeri. + 13

SAMPDORIA-JUVENTUS 0-2

RETI: Chiesa 20′ pt, 46′ st Ramsey**

SAMPDORIA
Audero; Bereszynski, Yoshida, Colley, Augello; Candreva (36′ st jankto), Silva (18′ st Damsgaard), Ekdal, Thorsby; Keita (23′ st Torregrossa), Quagliarella (23′ st Ramirez)
A disposizione: Letica, Tonelli, Regini, Ferrari, Leris, Jankto, Askildsen, Verre, La Gumina
Allenatore**: Ranieri

JUVENTUS
Szczesny; Cuadrado, Bonucci, Chiellini, Danilo; Chiesa (39′ st Alex Sandro), Arthur (39′ st Ramsey), Bentancur (30′ st Rabiot), McKennie; Morata (33′ st Bernardeschi), Ronaldo
A disposizione: Buffon, Pinsoglio, de Ligt, Demiral, Dragusin, Frabotta, Fagioli
Allenatore: Pirlo

ARBITRO: Fabbri
ASSISTENTI: Alassio, Tolfo
QUARTO UFFICIALE: Maresca
VAR: Valeri, Tegoni

AMMONITI: 24′ pt Thorsby, 30′ pt Ekdal, 37′ st Bentancur, 42′ st Damsgaard, 44′ st Bernardeschi

Carattere Juve: sbancato Marassi con Chiesa e Ramsey

Carattere Juve: una squadra solida, pratica ed equilibrata vince a Marassi, battendo per 2 a 0 la Sampdoria di Claudio Ranieri. È il quarto successo di fila per i bianconeri, il secondo consecutivo in campionato, il modo migliore per iniziare il girone di ritorno e rilanciarsi nella corsa al “Decimo”.

Partita difficile quella contro i blucerchiati, resa ancora più complicata da un campo viscido per la pioggia costante e incessante che si abbatte su Genova. La Juventus parte con l’undici migliore con l’esclusione del solo De Ligt per la coppia difensiva composta da Chiellini e Bonucci; Ranieri risponde a Pirlo, tenendo fuori Ramirez e proponendo Ekdal in mediana e col tandem d’attacco Quagliarella-Keita.

Il primo tiro arriva al 5’: Adrien Silva tenta un’improbabile colpo al volo dopo una respinta corta della difesa bianconera e sparacchia alto. Tre minuti dopo ci prova con un tiro dalla distanza Quagliarella che vuole sorprendere Szczesny senza inquadrare la porta.

Inizia a crescere la Juventus, dapprima con un’iniziativa di Danilo che tira alto e poi un grande possesso palla che permette di acquisire campo. Alla prima azione pericolosa i bianconeri vanno in vantaggio: scambio veloce tra gli attaccanti bianconeri con Ronaldo che serve Morata, che si allarga sulla destra, taglia l’area e mette Chiesa a tu per tu con Audero. Per l’attaccante esterno della Juve è un gioco da ragazzi insaccare. Per lui è il sesto gol in campionato, il quinto con la Juve e il settimo totale da quando è a Torino.

La Sampdoria prova una reazione con Thorsby che prima viene stoppato da McKennie, presente a tutto campo, e poi prende la prima ammonizione della gara per un fallo su Arthur. Poco dopo arriva il giallo anche per Ekdal e Jankto e al 37’ anche per Bentancur: sull’uruguagio Fabbri è fin troppo fiscale.

Sale in cattedra Ronaldo: al 39’ riceve da Chiesa e tira forte da fuori area trovando una doppia deviazione che sporca il tiro e lo fa finire leggermente alto; ancora Chiesa, poco dopo, verticalizza e mette CR7 davanti ad Audero, ma il portiere fa allargare il portoghese che spara alto; al 42’ Bentancur serve ancora Ronaldo che s’invola verso la porta ma viene fermato da un intervento di Yoshida.

Nella ripresa si parte subito con un’invenzione di Ronaldo per Morata, anticipato da Audero in uscita. Al 50’ brutta testata aerea tra Cuadrado e Augello, con quest’ultima ad avere la peggio. Al 54’ è pericolosa la Sampdoria con Quagliarella che riesce a liberarsi bene in area e batte a colpo sicuro: intervento prodigioso di Chiellini che evita il pari. Al 56’ annullato un gol per fuorigioco a Morata.

Tempo di cambi: nella Sampdoria, esce Silva per Damsgaard, poi Quagliarella e Keita per Torregrossa e Ramirez. Juve in controllo, nonostante le sostituzioni operate dalla Sampdoria e qualche segno di stanchezza. Poi è il turno di Pirlo che al 74’ fa uscire Bentancur e mette dentro Rabiot e, al 77’ butta nella mischia Bernardeschi per Morata esausto.

I doriani tentano di prendere campo e di cercare subito le punte con cross in area: Juve in sofferenza fisicamente ma riesce a reggere l’urto senza di fatto concedere occasioni limpide. All’82’ doppio cambio per i bianconeri: dentro Ramsey ed Alex Sandro e fuori Arthur e Chiesa e Pirlo che ridisegna il suo 4-4-2 per dare maggiore freschezza alla squadra. Non buono l’approccio di Bernardeschi e soprattutto di Alex Sandro, che si perde Ramirez e regala una punizione potenzialmente pericolosa, che però si risolve in un nulla di fatto per i padroni di casa.

Il tempo scorre e i bianconeri riescono a gestire il risultato tenendo lontani dalla porta gli sterili tentativi d’assalto della Sampdoria. Ammoniti negli ultimi minuti Damsgaard e Bernardeschi. Fabbri dà cinque minuti di recupero e subito una respinta estrema di Alex Sandro riesce a sventare un attacco della Sampdoria con brivido. Sulla ripartenza, la Juve raddoppia: Cuadrado in contropiede su lancio di Ronaldo trova in area Ramsey che a porta spalancata deposita per la più comoda delle reti. 2 a 0 e risultato in cassaforte.

Buona prova della difesa senza alcun rischio vero: sugli scudi Chiellini, Arthur e Chiesa, migliori in campo.

Risultato importante in vista del calendario complicato che prevede la sfida di Coppa Italia con l’Inter e sabato, a Torino, lo scontro con la Roma di Fonseca.