ANDREA PIRLO
Come una finale
«Domani è come una finale per noi e lo sarà anche per il Porto. Per
ribaltare il risultato dovremo dare il massimo ed essere lucidi nel
gestire la partita, giocando una gara molto tecnica, perché il Porto
sarà compatto, con due linee strette e quindi ci sarà poco tempo per
poter pensare. Non dovremo cercare di sfondare subito centralmente, ma
avere la pazienza di farli allargare. Abbiamo guardato e riguardato la
partita di andata, avremmo voluto giocarla in modo diverso, ma quando
vai sotto dopo un minuto i piani cambiano. Dovremo evitare errori e
gestire i novanta minuti al massimo della concentrazione, sapendo di
affrontare una squadra molto forte dal punto di vista fisico, che può
giocare con il tradizionale 4-4-2 o con la difesa a cinque come ha fatto
in diverse gare importanti. Conosciamo l’importanza della Champions e
quando c’è la possibilità è di giocare queste gare, la voglia di
scendere in campo è tanta. Sappiamo di avere tutte le carte in regola
per andare avanti. Non sottovalutiamo la qualità del Porto, ma siamo la
Juventus e dobbiamo pensare di poter passare il turno».
Gli uomini a disposizione
«L’assenza di Danilo pesa, ma cercheremo di fare del nostro meglio per
mettere in campo la formazione migliore. A parte de Ligt, che ha fatto
solo il riscaldamento con la squadra, gli altri sono a disposizione e,
anche se non sono al 100%, è già tanto avere la possibilità di
scegliere. Arthur non è al top e potrebbe partire titolare. Con
Bernardeschi avevo parlato quest’estate, avendolo incontrato al mare e
gli avevo prospettato l’idea di giocare terzino sinistro, cosa che ha
nelle corde, per sua la forza fisica e la sua capacità di corsa. Mi ha
dato la sua disponibilità e proseguiremo su questa linea. Ora sta bene e
può giocare dall’inizio. McKennie sta abbastanza bene, ma si porta
avanti da tempo un problemino e può giocare solo sprazzi di partita.
Morata migliora sempre, è ambizioso e cerca sempre di trovare le
soluzioni giuste in base agli avversari, su cui ama documentarsi.
Ronaldo? Queste sono le sue partite, è carico e riposato».
LEONARDO BONUCCI
Pazienza e consapevolezza
«Scenderemo in campo con lo spirito che contraddistingue la Juve, con la
voglia di portare a casa la vittoria, con rispetto del Porto e con la
consapevolezza che, con spirito di sacrificio e voglia di lottare,
possono arrivare grandi risultati. L’ultima volta che dovevamo
recuperare un 2-1 in trasferta era contro il Benfica in semifinale di
Europa League. Io ero in campo e ricordo che la frenesia ci giocò un
brutto scherzo, quindi domani dovremo avere pazienza, essere ordinati e
attenti, perché un gol si può segnare anche all’ultimo, ma dobbiamo
anche sapere che il Porto non verrà a difendere il risultato e se la
giocherà, puntando sulle ripartenze. Gli errori dell’andata ci sono
serviti da lezione. Questa squadra è fatta da uomini che sanno prendersi
le proprie responsabilità e domani vogliamo scendere in campo per
portare la Juventus dove merita: non potremo permetterci di regalare
neanche un secondo agli avversari. Giocando così tanto avere sempre un
approccio forte è un po’ difficile, ma non dev’essere un alibi. Anche il
fatto di non aver fatto una preparazione estiva un po’ condiziona, ma
domani sera avremo solo il compito di andare a mille dal riscaldamento
sino a fine partita».
La condizione della squadra
«Vengo da quasi un mese di riposo forzato e sarà il mister a decidere chi schierare. Io non vedo l’ora di scendere in campo, ma chiunque venga chiamato in causa si farà trovare pronto. Demiral sta acquisendo sempre più sicurezza. Aveva bisogno di tempo per ritrovarsi a livello fisico e mentale dopo l’infortunio e ora sta dimostrando di essere una pedina fondamentale, anche perché trasmette energia ed entusiasmo a tutto il gruppo. Chiesa gioca libero da qualsiasi tipo di pensiero: sbaglia, rincorre, abbassa la testa e riparte… È un genuino e questo gli ha permesso di ambientarsi velocemente. Cristiano? È sempre carico quando si avvicinano queste partite, fosse per lui giocherebbe solo gare di Champions, quindi potete immaginare con che grinta si avvicini alla sfida di domani».