I commenti dopo Cagliari-Juve

La tripletta di Ronaldo chiude la gara in mezz’ora, poi i bianconeri amministrano il risultato e contengono la reazione del Cagliari. Queste le parole dei bianconeri dopo il successo contro i sardi.

ANDREA PIRLO

«L’approccio è stato ottimo ed era importante partire dopo il piede giusto dopo la mancata qualificazione dell’altra sera. Sul 3-0 sono mancate un po’ di energie sia fisiche che mentali, ma la partita era al sicuro. Ora cercheremo di fare un’impresa, pensando solo a noi stessi e cercando di vincere tutte le partite. Ronaldo era arrabbiato come tutta la squadra, perché non riuscire a qualificarsi ha portato tristezza in tutto il gruppo, ma ha reagito da campione con una tripletta. Danilo? È un giocatore intelligente e in ogni parte del campo riesce a fare la sua partita. Lo abbiamo provato a centrocampo ed eravamo sicuri che potesse fare bene. Kulusevski? Ha tanta qualità per farsi trovare a disposizione anche in fase di costruzione e credo che in futuro potrà giocare anche in mezzo».

“Nostro obiettivo è vincerle tutte”

Reazione doveva essere e reazione è stata. La Juventus riparte da Cagliari con l’uomo più chiacchierato dell’ultima settimana quel Cristiano Ronaldo che con una tripletta stende il Cagliari. Primo tempo di buon livello, a tratti convincente, con una Juventus letale nelle ripartenze. Nel secondo tempo complice anche le scorie dei supplementari col Porto la squadra pensa più a gestire, da un errore in fase difensiva di Bernardeschi arriva il cross che permette a Simeone di accorciare le distanze. Da qui in avanti un po’ di sofferenza ma nessun reale pericolo per la retroguardia bianconera. Così Pirlo analizza l’incontro: Abbiamo avuto un’ottimo approccio, era importante dopo Porto dare un segnale forte, una risposta da squadra. Lo abbiamo fatto e sono soddisfatto. Innegabile, una delle pochissime partite dove la Juventus fa gol nei primi 10 minuti. Danilo seconda partita da centrocampista: sapevamo che Danilo è un giocatore intelligente, e può ricoprire più ruoli,  ed eravamo sicuri che avrebbe fatto un’ottima prestazione. Vista la carenza di giocatori tecnici in mezzo al campo questa soluzione sembra la migliore in assenza di Arthur. I cronisti ovviamente incalzano il mister sul fallo di Ronaldo su cranio: L’intervento di Ronaldo è un classico intervento di gioco , lui guarda la palla e non vede il portiere uscire, è stato rivisto al VAR e quindi la decisione presa è quella giusta. Qui crediamo che i moviolisti di tutta Italia si scateneranno. In campo una Juve arrabbiata, con un Ronaldo arrabbiato che a fine partita non ha voluto parlare. Ronaldo era arrabbiato come tutta la squadra, non ha parlato dopo la partita ma ha parlato sul campo che è quello che conta. Musica per le nostre orecchie. Alla domanda se in campo la Juve si sia schierata con un 4-4-1+ Ronaldo Pirlo risponde così: No, in fase di impostazione eravamo a 3 dietro, con Alex Sandro più bloccato e Quadrado libero di spingere. Il rientro di Morata ci permette di giocare con due punte di ruolo e il nostro gioco ne benefica. Sempre più difficile interpretare il modulo di questa Juventus, che ha principi di gioco definiti ma non ruoli fissi. Kulusevski può interpretare il ruolo di mezzala? Per Pirlo Dejan può sicuramente farlo, può giocare più dentro il campo, ha kilometri nelle gambe, corre molto e credo che la mezzala sarà il  suo ruolo in futuro. Infine una riflessione sulla classifica: Il nostro obbiettivo è quello di fare più punti possibile, cercare di vincerle tutte da qui alla fine, non guardiamo all’Inter ma a noi stessi. Come ribadito nel post partita anche da Chiellini la juve è arrabbiata e vogliosa di provare a vincere questo campionato, senza fare tabelle ma cercando di provare a vincere ogni partita domenica dopo domenica, e con questo Ronaldo l’impresa sembra possibile.

GIORGIO CHIELLINI

«Dopo la Champions abbiamo reagito sul campo. Ora bisogna parlare poco e stare uniti, dimostrando che vogliamo fare bene e che ci crediamo fino alla fine. Oggi era una tappa importante perché loro sono un’ottima squadra, ma abbiamo meritato e ora dobbiamo dare continuità. Se siamo uniti possiamo fare grandi cose, pensando solo a noi stessi, una partita alla volta: questa è l’unica ricetta per fare bene da qui alla fine. Ora abbiamo una settimana per lavorare e poi la sosta per recuperare un po’ di giocatori: sfrutteremo il tempo per vedere come migliorare le nostre prestazioni».