La Juve supera il Genoa giocando un primo tempo ai limiti della perfezione, sigillato dai gol di Kulusevski e Morata, e una ripresa meno vivace, nella quale gli ospiti accorciano con Scamacca, sfiorano il pareggio, ma devono poi arrendersi alla rete di McKennie, decisivo appena due minuti dopo il suo ingresso in campo. La nota migliore della giornata, oltre ai tre punti, rimane senz’altro la prima frazione di gara dei bianconeri, tra le migliori della stagione per intensità, qualità e determinazione.
KULUSEVSKI NELL’ANGOLINO
Che l’approccio sia corretto si vede subito e i frutti non tardano ad arrivare: neanche cinque minuti e la Juve passa grazie alla fuga di Cuadrado sulla destra e al cross basso dal fondo, che trova il sinistro di prima intenzione di Kulusevski: palla nell’angolino e Perin non può far altro che rimanere a guardare.
RADDOPPIA MORATA
Per i bianconeri non cambia nulla e nonostante il vantaggio continuano ad aggredire gli avversari, a far girare velocemente il pallone e a verticalizzare appena possibile. La prima ripartenza è pericolosa, con Morata che imbecca Ronaldo e il sinistro rasoterra del Portoghese che per poco non centra la porta. La seconda è letale: Chiesa parte come una scheggia, si fa metà campo palla al piede e incrocia il destro, Perin respinge, arriva Ronaldo che è defilato e centra il palo, ma non è finita, perché sul pallone arriva per primo Morata e a quel punto infilare in rete è un gioco da ragazzi.
SZCZESNY DECISIVO
La Juve continua a martellare e dà proprio l’impressione di divertirsi. Ogni giocata è utile, tutti fanno movimento senza palla e c’è sempre un uomo pronto a riceve il passaggio. Arrivano ancora al tiro Rabiot e Kulusevski e in entrambi i casi Perin riesce a deviare. Il Genoa si vede solo nell’ultimo minuto del primo tempo, ma per evitare di riaprire il match prima del riposo serve un super Szczesny che si ritrova a tu per tu con Scamacca, bravo a liberarsi di Chiellini e de Ligt e riesce a respingere la conclusione. + 16
SCAMACCA ACCORCIA
Il Genoa sembra trasformato in avvio di ripresa e Scamacca si rifà subito dell’occasione fallita in precedenza, quando al quarto minuto accorcia le distanze incornando in rete il cross dalla bandierina di Rovella. Il ritmo della Juve è più basso rispetto al primo tempo e gli ospiti insistono, sfiorando il raddoppio con il sinistro di Pandev, respinto da Szczesny, e con l’azione di Pjaca, che evita Chiellini e calcia alto da ottima posizione.
MCKENNIE ENTRA, SEGNA E CHIUDE I CONTI
La Juve risponde con Ronaldo, che angola troppo il rasoterra e ha qualche opportunità in contropiede, ma non gestisce al meglio le scelte in fase di ultimo passaggio. Pirlo, che aveva già cambiato Cuadrado con Alex Sandro, inserisce Dybala e McKennie al posto di Morata e Kulusevski. E l’americano, appena entrato, lascia subito il segno: Ghiglione sale in ritardo sul filtrante di Danilo per Wes, che scatta sul filo del fuorigioco, punta la porta e supera Perin con un tocco sul primo palo, ristabilendo le distanze. Nel finale Chiesa e Rabiot lasciano il posto ad Arthur e Ramsey e il Genoa, che ha già effettuato cinque sostituzioni, rimane in dieci, perché Zappacosta è costretto a fermarsi per un fastidio muscolare. Con il doppio vantaggio e l’uomo in più non rimane che gestire il risultato e la Juve non ha difficoltà a riuscirci, anzi sfiora anche il poker con Alex Sandro, fermato da Perin in uscita, e con i colpi di testa di Ronaldo e Dybala, che non riescono a indirizzare in porta perché troppo defilati. Poco male, i tre punti arrivano comunque e sono assolutamente preziosi per consolidare la posizione in zona Champions.
JUVENTUS-GENOA 3-1
RETI: Kulusevski 5′ pt, Morata 22′ pt, Scamacca 4′ st, 25′ st McKennie
JUVENTUS
Szczesny; Cuadrado (1′ st Alex Sandro), de Ligt, Chiellini, Danilo;
Kulusevski (23′ st McKennie), Bentancur, Rabiot (39′ st Ramsey), Chiesa
(29′ st Arthur); Morata (23′ st Dybala), Ronaldo
A disposizione: Buffon, Pinsoglio, Demiral, Frabotta, Dragusin, Di Pardo, Fagioli
Allenatore: Pirlo
GENOA
Perin; Masiello, Radovanovic, Criscito; Biraschi (1′ st Ghiglione),
Rovella (18′ st Zajc), Badelj, Behrami (1′ st Pjaca), Zappacosta; Pandev
(18′ st Shomurodov), Scamacca (25′ st Melegoni)
A disposizione: Marchetti, Paleari, Onguene, C. Zapata, Goldaniga, Cassata, Destro
Allenatore: Ballardini
ARBITRO: Di Bello
ASSISTENTI: Passeri, Tolfo
QUARTO UFFICIALE: Giua
VAR: Giacomelli, Vivenzi
AMMONITI: 20′ pt Cuardado, 37′ pt Kulusevski, 38′ pt Behrami, 8′ st Rovella, 17′ st Criscito
Juve, tris al Genoa: a segno Kulu, Morata e McKennie
La Juventus batte il Genoa e dà continuità alla vittoria di mercoledì contro il Napoli: squadra convincente per lunghi tratti della partita, veloce e aggressiva come visto purtroppo solo poche volte in stagione, ma con qualche solita amnesia soprattutto nel secondo tempo. Finisce 3 a 1 allo Stadium
Pirlo schiera il 4-4-2 rimettendo Szczesny in porta, Cuadrado terzino e Kulusevski titolare. Questi gli undici di partenza: Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Chiellini, Danilo; Kulusevski, Bentancur, Rabiot, Chiesa; Morata, Ronaldo.Il Genoa di Ballardini risponde col 3-5-2: Perin; Masiello, Radovanovic, Criscito; Biraschi, Rovella, Badelj, Behrami, Zappacosta; Pandev, Scamacca.
Al 1′ cross pericoloso e teso di Ronaldo che Perin respinge coi pugni. Al 4′ Juve in vantaggio: Rabiot dai 25 metri sembra pronto al tiro ma allarga per CR7 che crossa forte, palla a Cuadrado che dalla destra punta e salta Rovella, entra in area e serve Kulusevski all’indietro; lo svedese calcia di sinistro leggermente a giro e trova l’incrocio alle spalle di Perin.
Al 6′ ci prova Chiesa con un’iniziativa personale sulla sinistra: tiro dal vertice dell’area ma centrale, ben gestito da Perin. Un minuto dopo, Zappacosta tenta il tiro in area ma De Ligt s’immola e sventa.
All’11’ ci prova Ronaldo che si accentra e dal limite tenta di incrociare sul palo basso: conclusione fuori di poco. Al 14′ si rivede il Genoa con il tentativo da fuori ma senza pretese di Biraschi: stessa situazione al 18′, dall’altra parte, con Morata che sparacchia alto sugli sviluppi di un corner.
Al 20′ punizione calciata male da Scamacca, dopo un fallo di mano al limite di Cuadrado. Un minuto dopo la Juve raddoppia: Chiesa ruba palla a Radovanovic e si mangia il campo, entra in area e calcia con Perin che respinge, tap-in di Ronaldo d’esterno che finisce sul palo, pallone in gioco su cui si avventa Morata che, a porta spalancata, piazza il 2 a 0.
Al 28′ bell’iniziativa sull’asse Ronaldo-Danilo-Ronaldo, col portoghese che entra in area e mette dentro un buon pallone liberato dalla retroguardia ligure. Al 35′ azione manovrata della Juve con Rabiot che prova il tiro con Perin che smanaccia in angolo. Sul recupero palla, Danilo serve Kulusevski, che al limite dell’area tira sul primo palo, impegnando Perin.
Al 43′ bella ripartenza della Juve con Ronaldo che serve Morata in campo aperto, palla a Kulusevski che entra in area ma non trova compagni. Al 44′ gran giocata di Scamacca, che riesce a sgusciare con l’aiuto di un rimpallo tra De Ligt e Chiellini, e si trova a tu per tu con Szczesny: piattone centrale che colpisce il portiere polacco, reattivo a coprire la porta e a deviare in calcio d’angolo. Finisce il primo tempo sul 2 a 0 con una Juve bella e veloce, che ha corso un unico rischio allo scadere.
Il secondo tempo riparte con la sostituzione nella Juve di Cuadrado, ammonito, per Alex Sandro. Nel Genoa, subito dentro Pjaca e Ghiglione per Biraschi e Behrami. Gli ospiti sembrano più cattivi e al 48′ rientrano in partita grazie a Scamacca che, sugli sviluppi di un corner conquistato da Ghiglione, si libera in area e stacca di testa nell’angolino alto: 2 a 1 coi bianconeri che lamentano un possibile fallo su De Ligt ma la terna arbitrale lascia correre. Doppio pericolo nel giro di pochi minuti con l’ex Pjaca, che prima tira dalla distanza impegnando Szczesny sul basso e poi, da dentro l’area, su servizio di Pandev, mette a sedere la difesa bianconera ma piazza il pallone di poco alto a botta sicura.
Al 56′ si rivede la Juve con Ronaldo che scherza Masiello e da dentro l’area cerca il palo lontano, sfiorando il 3 a 1. Al 60′ Bentancur recupera palla, Kulusevski serve Chiesa a campo aperto, che prova a mettere dentro per Morata preferendo lo spagnolo a CR7, sbagliando l’idea.
Ballardini chiama fuori Pandev e il futuro bianconero Rovella, autore di una prestazione opaca, per Zajc e Shomurodov: dopo pochi minuti mette anche Melegoni per Scamacca. Al 67′ Pirlo fa uscire Morata e Kulusevski per Dybala e McKennie. Alla prima palla utile McKennie sigla il 3 a 1: imbucata di Danilo che sorprende la difesa genoana, il texano a tu per tu con Perin deposita alle spalle del portiere a piccoli passi per paura di un possibile fuorigioco. Tutto buono e distanze ristabilite.
Al 73′ fuori Chiesa, sempre straordinario nelle sue ripartenze ma un po’ più impreciso del solito, per Arthur. Al 76′ scambio Dybala-Ronaldo, col portoghese che calcia e trova un calcio d’angolo. Sul corner, ci prova Rabiot ma senza particolare convinzione. Il Genoa, intanto, perde Zappacosta per un infortunio muscolare ed è costretta all’uomo in meno, non avendo più sostituzioni.
All’83 dopo una respinta di Szczesny, Ghiglione tenta dalla distanza un pallonetto: ma è buona solo l’idea. All’87’ gran palla di Dybala che trova in area Sandro, che non è reattivo e strozza la conclusione: Perin respinge in corner. Al 90′ cross in area di McKennie, Ronaldo colpisce di testa e rimette dentro, Dybala di testa non trova neanche lui la porta: batti e ribatti senza esito. Un minuto dopo McKennie si libera bene in area e calcia trovando la deviaizone. Passa poco e CR7 si mette in proprio con un tiro da fuori che non impensierisce Perin. Al 93′ botta da fuori di Sandro che trova ancora un calcio d’angolo: sugli sviluppi colpo di testa di De Ligt.
Finisce qui con una vittoria importantissima in chiave Champions.