SZCZESNY 6.5
Perfetto e sicuro tra i pali, con i piedi più o meno, con le uscite non ne parliamo. Sta di fatto che ha salvato il risultato su Vecino con un vero e proprio miracolo.
DANILO 6.5
Rimane il nostro regista di centrocampo più forte che abbiamo in rosa, ma anche come terzino non è male (anzi!). Dove lo metti sta : Sempre attento, concentrato e affidabile.
DE LIGT 8
Pensare che è venuto via a meno di un milione al chilo, sta bestia di giocatore.
CHIELLINI 8
Superbo. Non fa toccare in alcun modo palla a Lukaku anticipandolo sempre e mancandolo a uomo, a tal punto che è proprio lui a buttarsi la palla in porta. Nel primo tempo si guadagna il rigore e fa infuriare i tifosi nerazzurri, facendoci godere il doppio.
ALEX SANDRO 6
Soffre tremendamente Hakimi, ma in qualche modo lo limita. La sua faccia da bandolero stanco ci accompagna a questo finale malinconico.
BENTANCUR 5
Non brilla, come al solito in stagione, ma fa sentire il suo peso nel recuperare palloni, meno nella distribuzione. Lo caccia Calvarese per un giallo inesistente. Salvate il soldato Rodrigo.
RABIOT 7.5/1
Per la partita. Corre, recupera palloni, li difende, tiene alto il ritmo e la concentrazione per 90 minuti. Il miglior Rabiot della stagione. Voto 1 per la stagione: essersi svegliato ora…a maggio…a una giornata dalla fine…
CHIESA 7
Il recupero su Lukaku al 30” del pt è un mix tra Vierchowood e un tamarro di Via Artom. Uno di noi.
CUADRADO 8
Quando incrocia l’Inter è come l’ispettore Callaghan al poligono, non sbaglia un colpo.
RONALDO 6.5
Gli ruba la scena, per una volta, JC16, ma il suo lo fa, con professionalità consueta. Menzione positiva per non aver smoccolato troppo al momento della sostituzione.
KULUSEVSKI 6
L’assist per il primo gol di Cuadrado riscatta una prestazione a singhiozzo, con la sua andatura caracollante e i continui tocchi sghembi. Acerbo.
MCKENNIE 6.5
Vedi un po’ cosa succede quando si mette un giocatore nel suo ruolo. Sorpresona!
DEMIRAL S.V.
MORATA S.V.
Pirlo 7: Dopo aver perso partite col 100% del favore dei pronostici, porta a casa una vittoria insperata per come si erano messe le cose, facendo di necessità virtù e provando a tenere il risultato con l’inferiorità numerica come ai tempi della Juve che fu, poco spettacolo e molta sostanza. Quando l’arbitro in totale confusione convalida il pareggio dell’Inter e ormai sembrava finita, un sussulto finale (anch’esso contestato) porta al penalty della vittoria. Se questa Juve non ha mai avuto un gioco, oggi ha mostrato perlomeno di avere un’anima. E questo pomeriggio a Pirlo bisogna dargliene atto.