La seconda era Allegri inizia con un successo. La Juve supera 3-1 il Cesena ospitato JTC per la prima uscita stagionale, con le reti di De Winter, McKennie e Soulè e, facendo la tara con il carattere amichevole dell’impegno e le tante assenze, regala buone sensazioni: il pallone corre veloce, gli spazi vengono aggrediti puntualmente, l’attenzione in fase difensiva è alta e in avanti si vedono buone combinazioni.
SUBITO DE WINTER
Con la preparazione iniziata da nove giorni e il grosso della truppa in vacanza, Allegri non può che iniziare con una formazione “sperimentale”, in cui McKennie, Under 23 a parte, è l’unico reduce della passata stagione. Il 4-3-3 schierato dal tecnico livornese non ha comunque difficolta a imporre subito il proprio gioco: il primo tiro della stagione è di Soulè, che dopo due minuti incrocia il sinistro dal limite, mettendo a lato di poco. Il secondo arriva al 5′ e già si infila nell’angolino: dopo una discesa di Felix Correia e l’appoggio di McKennie, De Winter scarica un destro di prima intenzione semplicemente imparabile. La Juve pressa alto e, nonostante la preparazione sia appena iniziata, dimostra di avere gamba e l’entusiasmo sufficiente per comandare la gara e accelerare quando i romagnoli, in rare occasioni, avanzano e concedono qualche spazio.
MCKENNIE-SHPENDI, BOTTA E RISPOSTA
Soulè è uno dei bianconeri più attivi, salta l’uomo con facilità e dimostra ottima visione di gioco. Ed è lui a ispirare il raddoppio di McKennie che poco dopo la mezz’ora controlla in area, dribbla, si aggiunta il pallone e piazza il sinistro sul primo palo. Il Cesena risponde immediatamente con Shpendi che, dopo essersi visto respingere da Perin una prima conclusione, sul prosieguo dell’azione riceve la sponda di Caturano e infila il gol degli ospiti, che manda le squadre al riposo sul 2-1 per i bianconeri.
ALLUNGA SOULÈ
Con la ripresa iniziano i cambi. Allegri dà spazio a Pinsoglio, Demiral e Peeters, dentro per Perin, De Winter e McKennie , e il Cesena sostituisce mezza squadra. Il ritmo è “estivo” e consono a un’amichevole, ma la partita è comunque vivace e la Juve passa ancora quando Soulè cerca il sinistro dal limite, trova la deviazione di Lepri e infila in rete il terzo gol bianconero. La partita ha ancora poco da offrire, ma è piacevole e incoraggiante vedere la personalità con cui i bianconeri comandano la gara senza sbavature, costringendo fino al termine gli avversari nella propria metà campo. Ottimi segnali, da confermare già sabato prossimo contro il Monza, nella 25° edizione del Trofeo Luigi Berlusconi. + 16
JUVENTUS-CESENA 3-1
RETI: De Winter 5′ pt,, McKennie 34′ pt, Shpendi 36′ pt, Soulè 21′ st
JUVENTUS
Perin (1′ st Pinsoglio); De Winter (1′ st Demiral), Dragusin (22′ st Hajdari), Rugani (33′ st Mulé), De Sciglio (29′ st Clemenza); McKennie (1′ st Peeters), Miretti (14′ st Rafia), Ranocchia (29′ st Stramaccioni); Soulè (22′ st Aké), Pjaca (29′ st Marques), Felix Correia (14′ st Brighenti)
A disposizione: Israel, Leone, Compagnon
Allenatore: Allegri
CESENA
Nardi (1′ st Benedettini); Adamoli (1′ st Lepri), Ciofi (19′ st Boriani), Gonnelli (1′ st Ricci), Candela (1′ st Guerra); Ilari (19′ st Bolognesi) , Ardizzone, (19′ st Francesconi), Nannelli (1′ st Berti); Zecca (1′ st Bernardi M.), Caturano (19′ st Zanni), Shpendi (1′ st Bernardi E.).
A disposizione: Fabbri.
Allenatore: Viali
ARBITRO: Ricci
ASSISTENTI: Piazzini, Lisi
QUARTO UFFICIALE: Frascaro
Juventus-Cesena, la prima di Allegri in amichevole
Juventus – Cesena è stata la prima partita del nuovo corso di Massimiliano Allegri. Con una squadra già ridotta all’osso per gli impegni internazionali, l’allenatore livornese ha dovuto fare a meno anche di Dybala e Arthur per ragioni fisiche, e di Frabotta, Fagioli e Di Pardo, out per motivi disciplinari.
La prima amichevole estiva è stata dunque una sgambata, in cui molti ragazzi dell’Under 23 e dell’Under 19 si sono uniti alla prima squadra. La Juventus ha iniziato la partita vestita di un 4-3-3 dalle posizioni abbastanza fisse (una novità rispetto a quanto visto l’anno scorso): Perin, De Winter, Drăgușin, Rugani, De Sciglio; McKennie, Miretti, Ranocchia; Soulé, Pjaca, Correia.
L’attenzione principale è stata portata su un giro palla armonico, dove a turno i due terzini stringevano la propria posizione per aiutare il palleggio. Specialmente De Sciglio si faceva trovare sempre vicino a Rugani, per cercare poi Ranocchia con diagonali a centrocampo. Allegri ha insistito molto, da bordo campo, su una velocità di trasmisisone più elevata e sulla necessità di “farla girare” prima di cercare di risalire campo. Le trame di gioco della Juventus si sono poi concentrate sull’isolamento dei due esterni, incaricati di scartare il diretto avversario e cercare l’imbucata centrale; sia Félix Correia che Matías Soulé giocavano a rientrare sul piede forte, cercando di mettere in difficoltà le linee avversarie con scarichi al centro del campo.
Da queste situazioni di palla tesa ai 10/15 metri sono venuti fuori entrambi i gol della Juventus nel primo tempo. Il vantaggio è merito di una bella triangolazione di Correia, con De Winter molto intelligente a farsi trovare sul lato cieco dopo lo smistamento di McKennie. Il raddoppio è stato invece costruito sul lato opposto da Soulé, che dopo aver raccolto un traversone lungo di De Sciglio ha servito McKennie con un rasoterra orizzontale appena dentro l’area di rigore.
McKennie⚽️ pic.twitter.com/ffDu4qryAx— Bianconeri Zone (@BianconeriZone) 24 luglio 2021
In mezzo al campo sembrano aver faticato più del dovuto Miretti (schierato da regista, ma forse fuori ruolo rispetto al quanto visto con l’Under 23) e Ranocchia, cercato spesso come sfogatoio per l’azione a centrocampo, ma poco sollecitato in zone più avanzate. Hanno brillato invece De Winter (oltre al gol, diligenza dietro e buone corse davanti) e soprattutto Soulé, che oltre all’assist timbrerà anche il cartellino nel secondo tempo con un tiro deviato a chiudere la partita. L’argentino, classe 2003, è stato una minaccia costante nel mezzo spazio destro, riuscendo spesso a mandare compagni al tiro con filtranti tra gli avversari, sia in spazi stretti che in verticale.
Il secondo tempo, invece, è stato per lo più l’occasione per far assaggiare il campo a Demiral e a diversi giocatori di U23 e U19. Tuttavia, vale la pena notare come la Juventus abbia chiuso la partita con un 3-4-1-2: il tempo ci dirà se questo assetto è stato pensato solo sulla scorta di chi entrava in campo, oppure se si tratta di una strada da percorrere.
La partita, al 24 luglio e ad inizio preparazione, non può chiaramente dare indicazioni di rilievo circa la stagione che sta per cominciare: troppe le assenze della prima squadra per pensare di trarre indizi sulle idee del “nuovo” allenatore bianconero. È certamente servita, invece, a dare ritmo alle gambe di chi si trova già in gruppo, e magari anche come occasione per far visionare ad Allegri qualche giovane di belle speranze.
Le parole di Pavel Nedved alla fine dell’amichevole
Un primo test che ha lasciato buone sensazioni. Questa la sintesi delle parole del vicepresidente bianconero Pavel Nedved, che ha parlato al termine della partita ai microfoni di Juventus Tv.
«In questa fase non si mai esattamente a che punto si è con la preparazione – spiega – quindi è stato un test molto utile. La squadra sta lavorando duro, e nel secondo tempo si è visto un normale calo di ritmo. Ma siamo molto contenti anche di come si sono comportati i ragazzi più giovani, e di come i calciatori più esperti hanno lavorato insieme a loro, guidandoli. Un bell’approccio, tanta voglia di fare bel calcio: bene.
Adesso aspettiamo nei prossimi giorno altri rientri di chi ha giocato gli Europei: è stato un bel torneo, vinto da un grande gruppo. Abbiamo notato che hanno segnato molti juventini, è un bel segnale, ci fa piacere».
Un commento sull’atmosfera di questi giorni alla Continassa: «Si lavora tantissimo, lo staff è concentrato. Allegri lo ho visto benissimo, molto carico, pronto a mettere a disposizione tutta la sua esperienza per vincere di nuovo insieme. Max è nella leggenda, siamo molto contenti che sia qua, può davvero dare tantissimo alla Juve».