Primi! La Juve batte il Malmö e sfrutta il pari del Chelsea

Vincere, per continuare a lavorare con serenità e crescere partita dopo partita.
Lo ha chiesto (anche) ieri Mister Allegri nella conferenza stampa della vigilia, ed è stato ascoltato dalla sua Juve, che batte il Malmö e mette in fila la terza vittoria consecutiva, e la quinta in sei partite di Champions League.
Una vittoria che matura contro un avversario ovviamente già fuori dai giochi, ma che grazie al contemporaneo e clamoroso pareggio del Chelsea a casa dello Zenit proietta la Juve a chiudere la fase a gironi in testa. E poi la gara, disputata in un clima gelido (neve a Torino per tutto il giorno, ma campo comunque in condizioni perfette) porta con sé più di un segnale positivo: intanto, nuovamente, è clean sheet per la porta difesa da un convincente Perin, è la terza vittoria in una settimana, fra campionato e Coppa, e soprattutto porta con sé alcune statistiche significative.
La prima: l’esordio di de Winter, il più giovane calciatore della Juventus a partire titolare in un match di Champions League con i suoi 19 anni e 179 giorni.
La seconda è legata all’autore del gol partita, Moise Kean, il secondo più giovane marcatore italiano con la maglia bianconera in Champions (21 anni e 283 giorni), dopo Alessandro Del Piero.

LA GARA 

Allegri non stravolge l’impostazione della Juve, che passo dopo passo sta trovando solidità: questo però non significa che non ci siano rotazioni nell’undici di partenza, che come dicevamo vede non solo de Winter e Perin, ma anche Rugani in difesa e Arthur dal primo minuto a centrocampo. In panchina si rivede, in attesa del rientro di McKennie, Mattia De Sciglio, ai box da qualche settimana. 
La Juve gioca concentrata sul match e non con l’orecchio teso al risultato da San Pietroburgo, parte forte, si fa viva subito, con Rugani, Bernardeschi e Kean: una pressione, quella dei primi minuti (oltre 73% di possesso) che porta al gol che sblocca il match: ennesimo assist di Bernardeschi, il terzo di fila e quarto in stagione, un esterno perfetto che trova il colpo di testa vincente di Kean, al primo gol in bianconero in Champions League nella sua carriera. Siamo al 18′, ma la reazione del Malmö si fa aspettare: zero tiri nello specchio per gli svedesi in tutto il primo tempo, bianconeri in pieno controllo della gara e raddoppio sfiorato, proprio sul finire della frazione, con Arthur che non inquadra lo specchio da buona posizione. + 15

RIPRESA ALLA RICERCA DEL RADDOPPIO 

Nel secondo tempo i bianconeri entrano in campo decisi ad accelerare e a chiudere il match, Allegri concede riposo a Dybala e fa entrare Morata. Fra il 50′ e il 58′ la Juve si rende pericolosa in tre occasioni, due delle quali a firma di Rabiot (l’altra conclusione è di Bentancur); nei minuti centrali il baricentro juventino si abbassa un po’, il Malmö sembra prendere coraggio e si fa vedere dalle parti di Perin, due volte in pochi minuti con Colak e poi ancora con Peña. C’è necessità di serrare le fila e mettere al sicuro la vittoria, e allora la Juve accelera ancora, con Kean che al 66′ va vicino alla doppietta personale, ma trova una efficace opposizione nel portiere Diawara. 
La ripresa mantiene fino alla fine il leit motiv di una Juve orientata alla ricerca della seconda rete: nei minuti finali ci provano ancora Rabiot, Kean e Alex Sandro, ma il gol non arriva; è ancora imprecisa, la Juve, nel contropiede che all’85 potrebbe chiudere la partita, non capitalizzato da Cuadrado che spara alto da buona posizione.

Le emozioni all’Allianz Stadium terminano qui, ma c’è tempo per un boato finale: il pareggio dello Zenit San Pietroburgo, che nel recupero agguanta un rocambolesco 3-3 e manda la Juve al sorteggio di Champions da prima del girone.  Meglio di così…

Juventus- Malmö 1-0 

Rete: 18′ Kean 

Juventus: Perin; de Winter (71′ De Sciglio), Rugani, Bonucci, Alex Sandro; Bernardeschi (82′ Cuadrado), Bentancur (90’+1 Miretti), Arthur, Rabiot; Kean (90′ Da Graca), Dybala (46′ Morata). A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Chiellini, de Ligt, Locatelli. Allenatore: Allegri

Malmö: Diawara; Moisender, Ahmedhodzic, Nielsen, Olsson; Berget, Christiansen, Innocent (89′ Nalic), Rakip (30′ Peña); Birmancevic, Colak (78′ Abubakari). A disposizione: Brorsson, Dahlon, Ellborg, Gwargis, Larsson, Nalic, Nanasi. Allenatore: Tomasson 

Arbitro: Irfan Peljto 

Ammoniti: Colak 49′, Innocent 69′, Peña 80′ (M), 90′ Rabiot (J)

Un gol di Kean per battere il Malmö: Juve prima grazie allo Zenit

Vince di misura la Juventus di Allegri nell’ultima partita del girone Champions: uno a zero al Malmoe, grazie al gol di Moise Kean sul bellissimo assist di Federico Bernardeschi. La buona notizia arriva, però, da San Pietroburgo, dove il Chelsea viene costretto in extremis al clamoroso 3 a 3 da parte dello Zenit: risultato che permette ai bianconeri, che hanno fatto il proprio dovere, di vincere il proprio girone e di costringere al secondo posto i campioni d’Europa in carica.

Squadra con diverse novità in campo, all’Allianz Stadium, in un clima invernale segnato dalle nevicate della giornata: i bianconeri fanno la propria gara e sfiorano in più occasioni il gol del 2 a 0, ma dimostrano ancora una volta difficoltà sotto l’aspetto realizzativo.