CUORE, GRINTA E DUE LEGNI, MA ALL’ALLIANZ STADIUM PASSA L’INTER

C’è uno stadio al 100% di capienza dopo oltre 2 anni, c’è una coreografia emozionante. E c’è anche un momento di commozione, per gli oltre 40 mila presenti, quando la cantante italiana Gaia e la collega ucraina Kateryna Pavlenko intonano a centrocampo una commovente “Imagine”, con i giocatori abbracciati, contro la guerra.

Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per una splendida notte all’Allianz Stadium, teatro del Derby d’Italia numero 178.

Un Derby d’Italia che la Juve gioca a tutta, ma che non riesce a fare suo, battuta da un calcio di rigore di Calhanoglu a fine primo tempo.

Juventus Inter 3 aprile 2022 Ucraina

INIZIO ARREMBANTE

La partita inizia e subito si ferma, perchè Locatelli ha la peggio in uno scontro di gioco con Lautaro Martinez: Manuel torna operativo qualche minuto e una vistosa fasciatura alla testa dopo. Quando si parte per davvero, la partita è subito intensa: da un lato la Juve con Dybala che trova da sinistra il cross per il colpo di testa di Morata, alto di poco; dall’altro, risponde l’Inter con Skriniar che cerca di ribadire in porta un corner da destra, sempre di testa. Si ribalta il fronte e la Juve colpisce una traversa, con Chiellini, che non riesce a mettere in porta una palla alta vagante in area interista.Siamo al nono minuto, giocati qualcuno in meno, e la cronaca va via veloce, velocissima. Minuto 10: Dybala vede Handanovic fuori area e cerca il golaço con un tiro da lontanissimo, alto di poco. Minuto 14: da fuori, Cuadrado, Handanovic di pugni in tuffo. Insomma, la musica di questi primi minuti di gioco è questa.
Il leit motiv non cambia nemmeno nella seconda parte del primo tempo. La gara è decisamente maschia, gli interventi rudi non mancano ma il ritmo non ne risente: è un Derby d’Italia bello, che la Juve, nonostante un netto predominio territoriale, non riesce a sbloccare. Ci prova Morata a colpo sicuro, servito dalla linea di fondo a destra, con intelligenza, da Cuadrado che lo vede arrivare a grandi falcate, ma il tiro è ribattuto.

… E POI SUCCEDE DI TUTTO

Minuto dopo minuto, i ritmi si abbassano; Locatelli non ce la fa ed esce al 34′ sostituito da Zakaria, i nerazzurri non si rendono mai pericolosi, ma al 43′ arrivano i convulsi minuti che sbloccano (e col senno di poi, decidono) il match. Il VAR vede un pestone in area di Morata ai danni di Dumfries, calcio di rigore. Batte Calhanoglu, Tek respinge, la palla termina in rete sulla mischia successiva, ma il gioco è fermo. È fermo perché il rigore è da ribattere per l’ingresso in area di de Ligt anzitempo. Stavolta, Calhanoglu trasforma, nonostante Tek avesse di nuovo intuito la conclusione. L’Allianz Stadium è una bolgia, le squadre rientrano negli spogliatoi al termine di un primo tempo di rara intensità, con un punteggio che senza alcun dubbio punisce eccessivamente i bianconeri. + 14

RIPRESA JUVE

Al rientro in campo c’è tanta Juve: i padroni di casa vogliono provare a ribaltarla, là davanti, con Morata e Dybala a fare gioco e movimento e Vlahovic a cercare gli spazi e i momenti giusti per la conclusione. Chiaramente la partita non si è messa sui binari che la Juve avrebbe desiderato, e quindi ora c’è non solo da giocarla, se possibile, ancora più a viso aperto di prima, ma bisogna anche stare attenti alle ripartenze dell’Inter, che possono fare molto male. Minuto 62: una bella percussione di Rabiot trova Vlahovic, che in area riesce a trovare lo spazio per girarsi e cercare il destro a giro, appena largo. L’Allianz Stadium non molla nemmeno per un secondo e continua a suonare la carica ai bianconeri, che ora tutto meritano, tranne che di perdere. Al 73′ la Juve centra un altro legno: questa volta un palo, clamoroso, colpito da Zakaria al termine di una travolgente azione personale, partita poco oltre il cerchio di centrocampo. Di fatto, però, le ambizioni bianconere si spengono su questa occasione: gli ultimi 20 minuti sono un monologo della squadra di Allegri, ma solo a livello di possesso palla. L’Inter si chiude bene, impedisce alla Juve di creare pericoli e blinda la vittoria nel Derby d’Italia.

Juventus-Inter 0-1

Rete: 45’+5 Calhanoglu

Juventus: Szczesny; Danilo, de Ligt, Chiellini, Alex Sandro (72′ De Sciglio); Locatelli (34′ Zakaria), Rabiot (83′ Arthur); Cuadrado (83′ Bernardeschi), Dybala, Morata (72′ Kean); Vlahovic. A disposizione: Perin, Pinsoglio, Bonucci, Rugani. All. Allegri

Inter: Handanovic; D’Ambrosio, Skriniar, Bastoni; Dumfries (58′ Darmian), Barella, Brozovic (77′ Gagliardini), Calhanoglu (77′ Vidal), Perisic; Dzeko (90′ Gosens), Martinez (58′ Correa). A disposizione: Radu, de Vrij, Sanchez, Vecino, Ranocchia, Dimarco, Caicedo. Allenatore: Inzaghi.

Arbitro: Irrati

Ammoniti: Martinez 2′ (I), Rabiot 15′ (J), Locatelli 27′ (J), Morata 45’+1 (J), Cuadrado 45’+4 (J), Skriniar 45’+4 (I), Perisic 74′ (I), Calhanoglu 75′ (I)