Domenica difficile all’Allianz Stadium. La Juve cade con il Monza davanti al suo pubblico e non esce dal momento senza dubbio più difficile degli ultimi tempi.
INIZIO JUVE
La squadra di Allegri parte forte, e nei primi minuti è stabilmente nella metà campo del Monza. Al terzo un’insidiosa punizione battuta dalla tre quarti da Paredes, con palla che attraversa tutta l’area e non viene deviata in porta da nessun bianconero. Due minuti dopo bella azione in velocità, con Rabiot che sfonda in area e lascia a Kostic, che col cross mette ancora in difficoltà la difesa monzese.
Attenzione però ai brianzoli: al decimo Caprari riceve palla da una bella imbucata di Pessina, si accentra in area bianconera e trafigge Szczesny con un preciso rasoterra. Dopo consulto VAR il gol è annullato. Ma è un richiamo molto chiaro.
La Juve si riprende e torna in avanti: al 13′ ci prova Kean, rasoterra dal limite: palla out di poco.
DOPPIO MONZA
Ancora Monza al minuto 18, e stavolta il gol degli ospiti è buono: Machin trova Ciurria con una bella imbeccata in area, sul lato destro: l’attaccante del Monza supera Szczesny in uscita. La Juve è scossa dal gol subito, nonostante questo ricomincia a fare possesso, faticando però a trovare la giocata: il Monza raddoppia spesso su Di Maria ed è bravo a chiudere tutte le linee offensive bianconere.
Ci prova Kean, dal limite, ma il tiro non inquadra la porta: il Monza difende con ordine e non rinuncia a ripartenze, e su una di queste, al 39′, il pomeriggio bianconero si fa quantomai complicato. Carlos Augusto recupera un pallone in fase d’attacco e trova col contagiri Mota Carvalho, che elude l’intervento della difesa bianconera, supera Szczesny e raddoppia.
CUORE E ORGOGLIO NON BASTANO
Adesso è una questione di cuore e di orgoglio: nella ripresa Allegri cambia molto, entrano Iling-Junior, Soulé, Locatelli e poi cambia volto anche l’attacco, con Vlahovic e Milik che vanno ad affiancare Di Maria per una trazione decisamente offensiva.
Non si può dire che il gol la Juve non lo cerchi: in due occasioni, al 61′ e al 65′, Locatelli e Milik obbligano agli straordinari Di Gregorio, che su Loca a giro vola con la manona, sulla sassata di Arek dal limite respinge. Il secondo tempo è a ritmi alti, ma bisogna considerare un Monza che non solo resiste, ma sopporta con ordine le folate bianconere, e dove non arriva l’organizzazione arriva la voglia della difesa monzese di buttarsi su ogni palla, rendendo davvero complicato trovare quel gol che riaprirebbe il pomeriggio juventino. Al 74′ Di Maria lascia partire un terra-aria dalla distanza, ma oggi Di Gregorio sembra parare tutto e ci arriva, ancora.
Tre minuti dopo, a suggellare un personale secondo tempo incredibile, l’estremo monzese si immola in tuffo su Rabiot, quel tanto che basta da chiudere la porta: l’azione continua e Bremer segna, ma è in off-side.
La partita bianconera finisce di fatto in questo momento: negli ultimi minuti la Juve non riesce a trovare lo spunto necessario per riaprirla in extremis, ed è anzi Petagna a scaldare i guantoni a Szczesny; la squadra di Allegri finisce anche di fatto in 10, perchè Milik accusa un fastidio e i cambi sono finiti.
Bisogna ripartire. Subito. Insieme. + 12
Juventus-Monza 0-2
Marcatori: pt 18′ Ciurria, 39′ Mota Carvalho.
Juventus: Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; De Sciglio (19′ st Vlahovic), Fagioli (1′ st Soulé), Paredes (1′ st Locatelli), Rabiot, Kostic (1′ st Iling-Junior); Di Maria, Kean (13′ st Milik). A disp. Perin, Pinsoglio, Pogba, Alex Sandro, Miretti, Rugani. All. Allegri.
Monza: Di Gregorio; Izzo, Pablo Marì, Caldirola (24′ st Marlon); Ciurria (32′ st Birindelli), Machin, (32′ st Ranocchia) Rovella (14′ st Sensi), Carlos Augusto; Pessina, Caprari (25′ st Petagna); Mota Carvalho. A disp. Cragno, Sorrentino, Donati, Barberis, Gytkjaer, Valoti, Antov, Colpani, Carboni, D’Alessandro. All. Palladino.
Arbitro: Aureliano.
Ammoniti: st 24′ Caprari (M), 33′ Sensi (M).