VOTI PINDARICI Juventus-Sassuolo 1-0

Buffon – voto 6,5
Un-due-tre-quattro. No, non è Gigione che conta durante gli esercizi di stretching in uno di quei noiosi match da “senza voto”… UNO, come il suo numero di maglia; DUE, come le parate decisive che compie; TRE, come i punti che conquista; QUATTRO come i minuti che mancano per entrare in un altro capitolo del libro di Storia…

 

Barzagli – voto 6,5
I muri hanno orecchie, i muri parlano, si dice… Bè, però giocano anche al calcio e non per “modo di dire”. Una delizia vedere il Muro tangere quella sfera, un piacere per il cuore assistere a un suo recupero in progressione… E, anche se oggi non è in bolla come al solito, poco importa, la materia è sempre la stessa: solida e indistruttibile.

 

Bonucci – voto 6,5
Sbaglia diversi lanci e qualche sua chiusura merita più l’applauso del parroco che il saggio dell’esteta di turno, ma “non è da questi particolari che si giudica un giocatore”… Già, perché il prossimo record d’imbattibilità, per par conditio, andrebbe attribuito negli almanacchi a un certo GianLeo Buffonucci.

 

Rugani – voto 6,5
Dopo il buio di San Siro, negli occhi del Ruga tornano le luci e allo Juventus Stadium, sull’altra fascia, è tutt’altro difensore: arcigno in chiusura e puntuale nel “taglia-fuori”. Restano alcune perplessità in fase d’impostazione, dove il suo compito (compitino, a dire il vero) pare uno soltanto: passarla a Bonucci, anche se costui è a 40 metri di distanza o fuori dal campo a ricevere cure mediche.

 

Marchisio – voto 7
Grinta, qualità e gambe. Il primo aspetto non è mai mancato quest’anno, il secondo è agevolato anche dall’atteggiamento europeo del Sassuolo, il terzo segnala una condizione strato-sferica… Non male, nel momento clou della stagione.

 

Cuadrado – voto 6,5
Peluso ha più guai che capelli, Duncan è sempre anticipato di un pelo, ma soprattutto Sansone perde la sua sfida nella sfida: tutto merito del loro chiomoso dirimpettaio.
P.S.: Mezzo voto in meno per i traversoni alla bersagliera, che centrano sempre il bersaglio sbagliato.

 

Khedira – voto 5,5
Non merita il “6 alla Padoin” perché il Pado avrebbe realizzato almeno una doppietta sulle due occasioni capitate al tedesco. Per il resto, è il solito Khedi, l’adorabile (o abominevole, fate vobis) uomo delle nevi.

 

Pogba (SUB) – voto 6
Sei, come il numero dei sospiri di sollievo collettivi emessi dal popolo dello Stadium quando è entrato in campo.

 

Asamoah – voto 6
Questa volta non gioca solo Mr Hyde, come al Meazza… Per fortuna, c’è anche Dottor Jekyll. Alti e bassi. Pessimi errori e ottime giocate. 5 e 7.

 

Alex Sandro – voto 7
Idee sempre chiare, fisico smagliante, tocco-palla da fenomeno. Quando è chiamato in causa, intenzione, corpo e pallone (la santissima trinità) s’inglobano a matrioska, dando vita a un’entità unica dal nome doppio.

 

Mandzukic – voto 6
Continuo a copincollare il giudizio delle volte precedenti: Non fa nulla che possa classificarlo come “attaccante”, ma fa di tutto per essere etichettato come “uomo-squadra”… Questa volta, però, sono un po’ malinconico, nonché contrariato: manca la sua presenza in area di rigore e solo buonanima Tod Browning, forse, apprezzerebbe ed esalterebbe i suoi folli tentativi di credersi un’ala.

 

Lichtsteiner (SUB) – senza voto

 

Dybala – voto 7,5 MVP
Hanno ucciso un ragno, chi sia stato si sa… Non sono quelli della mala, ma un ragazzino con la maglia di Pirlo e Zidane, che al minuto 36’ del primo tempo decide di togliere le ragnatele dai pali grazie a una stecca da bigliardo. Si mettano il cuore in pace gli animalisti, solo Spiderman avrebbe potuto evitare questa tragedia.
P.S.: Oltre al gol, tante giocate preziose, tra cui spiccano gli uno-due a velocità supersonica con Cuadrado.

 

Morata (SUB) – voto 5
La generosità non manca mai… Questa volta, però, ne traggono beneficio soprattutto gli avversari, che tornano a casa con diversi Ordem 3 autografati, gentile omaggio del buon Alvaro.

 

Allegri – voto 6,5
Funziona tutto, anche se non sempre a meraviglia… ma la Meraviglia assoluta, giustamente, va preservata per altre serate. Sento già quella musichetta.

 

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