Il taglio del nastro della nuova struttura medica d’eccellenza JMedical, che sorge proprio vicino al JMuseum, è stata occasione per l’amministratore delegato Giuseppe Marotta per fare il punto della situazione su questo momento della stagione bianconera.
«Lo Scudetto è un obiettivo dichiarato da inizio stagione – così Marotta ai giornalisti – la nostra partenza è stata ad handicap, ma tutti noi sapevamo di avere le possibilità di recuperare, sfruttando caratteristiche come forza, capacità e competenza. Ora siamo avanti e vogliamo restarci fino alla fine: non sarà facile ma abbiamo una rosa molto forte e una società che sostiene a pieno l’allenatore». Proprio su Allegri, Marotta spiega: «L’aspetto contrattuale con il tecnico è una questione formale: cioè che conta è il fatto che abbiamo un’unione fondata sulla soddisfazione reciproca e sulla condivisione di obiettivi. I nostri obiettivi, in questo momento, sono conquistare lo Scudetto e vincere la Coppa Italia: vogliamo continuare a toglierci soddisfazioni».
A proposito della squadra, così l’amministratore delegato: «Abbiamo una rosa competitiva, con il tecnico ragioniamo costantemente su come portarla a un livello di eccellenza ancora superiore. Siamo un grande club, abbiamo giocatori felici di stare con noi che hanno sposato a pieno la nostra causa e la vogliono continuare a sposarla».
A una domanda sugli arbitraggi di Monaco e del Derby, Marotta ha risposto: «C’è una differenza strutturale fra Champions e Campionato. In Coppa un singolo episodio ti può fare eliminare come è successo a Monaco, ed è determinante. In campionato i valori vengono sempre fuori, al di là degli errori umani degli arbitri. Siamo in testa non certo per la partita con il Torino, ma perché abbiamo meritato di stare ai primi posti. La discrezionalità e l’errore arbitrale sono qualcosa che nemmeno la moviola in campo può risolvere, e mi riferisco all’espulsione di Bonucci, ammonito perché Rizzoli ha ritenuto di utilizzare quello strumento, non avendo ravvisato comportamenti scorretti. Parlo anche dell’ammonizione, richiamata da tante parti, ad Alex Sandro: il regolamento dice che non necessariamente se viene fischiato un rigore ci debba essere un cartellino. In 35 rigori quest’anno non sono state prese misure disciplinari».
«Con l’inaugurazione di JMedical dimostriamo come una società calcistica non sia solo un fenomeno sportivo e di business, ma possa avere anche un’attenzione per il sociale, mettendo le sue strutture e le competenze specifiche dei consulenti medici al servizio della collettività, oltre che ovviamente della struttura interna e degli sportivi professionistici del territorio». Così Marotta sul centro inaugurato oggi, che seguirà i calciatori bianconeri in tutta la loro esperienza alla Juve: «Qui si faranno le visite di idoneità, anche dei bambini: il centro accompagnerà tutta l’esperienza calcistica dei nostri tesserati, dall’arrivo alla partenza».
Lungimiranza, programmazione, tanto lavoro. E oggi un pizzico di giustificatissimo orgoglio nel presentarlo: ecco a voi J Medical.
Pubblicato da Juventus su Mercoledì 23 marzo 2016