TRACKING CHAMPIONS
Prima della finalissima Real-Atleti, torniamo a parlare di Champions, riaffondando la lama nella ferita agrodolce della stagione bianconera, e la persistente ossessione continentale.
Questa volta parliamo di statistiche, in particolare di corsa.
Sappiamo che il calcio non il mezzofondo, sappiamo che i dati sui km percorsi lasciano –a volte- il tempo che trovano, tuttavia presentiamo i dati del tracking UEFA, cercando di leggerli applicandoli alla realtà della stagione europea trascorsa.
La premessa, quando si parla di metri percorsi, è che ci sono squadre LENTE e squadre ROCK. Spesso le squadre LENTE sono quelle con insistito possesso palla orizzontale (Barca, PSG) e le ROCK sono quelle che lasciano palla agli altri e si spostano intasando gli spazi.
Ma non è sempre così, il Bayern di Guardiola unisce il tiki-taken ad un dinamismo notevole, sposta palla e giocatori, cerca di avere un ventaglio di opzioni mobili con giocatori sempre in movimento anche in possesso. Riguardo ai singoli, i più dinamici sono i centrocampisti centrali, sempre in movimento, magari anche lento, per ricevere in fase di impostazione e tamponare in fase di non possesso. Subito dopo vengono mezz’ali ed esterni, poi ancora i difensori centrali ed infine i giocatori offensivi.
DAHOUD E DYBALA: SBALORDITIVI
Ecco i 20 calciatori più dinamici (metri percorsi al minuto) di Champions, tra quelli con almeno 360′ (in questo modo si esclude anche chi ha giocato parecchi spezzoni di gara, e quindi ha corso di più ma per pochi minuti).
Piccola nota. Da quando mi diletto con lo studio del tracking Champions (4 anni) NESSUN calciatore ha superato i 138 mt/minuto e nessuna punta ha superato i 125 mt/minuto.
Questo serve ad inquadrare le mostruose prestazioni atletiche di Mahmoud Dahoud (142 metri al minuto, proiezione da 12,8 km a gara) e Paulo Dybala (130 metri al minuto, proiezione da 11,7 km a gara). Performance mai registrate in Champions.
Il 20 enne centrocampista dal Moenchengladbach è un mezzofondista prestato al calcio. Dahoud fa 13km in 90 minuti, di cui solo 60-65 effettivi. 13.000 metri in un ora di corsa. Giova ricordare che il record europeo sui 10.000 è di 26 minuti. Visto che il ragazzino ha anche piede, personalità e visione, mi sentirei di consigliarlo caldamente alla Juve. Dietro Dahoud, molto staccati, Koke e Marchisio, maratoneti di centrocampo di Atleti e Juve che, come vedremo, sono tra i team più dinamici in assoluto. Notevole anche la mobilità di Sturaro che fa proprio della caccia all’avversario la sua forza. Tra i top 20 ci sono 4 bianconeri (anche Alex Sandro) e 4 giocatori di Simeone (con Koke anche Saul, Gabi e Carrasco), le uniche due squadre con 4 calciatori tra i primi 20. Da segnalare anche la presenza di Pjanic, a torto considerato giocatore poco dinamico e che invece è tra gli interni più mobili. Dulcis in fondo, è emblematico il fatto che due dei maratoneti Juve di Champions, Dybala e Marchisio, mancassero nel momento clou della stagione, all’Allianz.
Scorrendo ulteriormente la classifica, nei piani alti incontriamo altri CC di quantità di spessore –Xhaka, Vidal, Kampl, Matuidi, Witsel– o di qualità –Neves, De Bruyne, Fabregas, Alonso, Rakitic– con una mobilità decisamente superiore alla media. Notevole il dato di Vidal soprattutto in relazione all’alta % di possesso del suo team. Infine stupiscono, ma ad un piano diverso rispetto a Dybala, i dati di Muller, Griezmann e Ribery: tecnica sublime a mobilità impressionante.
MESSI E CO.
Per capire a fondo le prestazioni di Dahoud, Marchisio e Dybala ecco un elenco di alcuni top player, oltre la 50° posizione:
Se Kroos, Pogba, Thiago, Sanches, Verratti restano sopra i 120 metri (leggero calo per Paul), notevole il dato di Draxler, Morata e Cavani (visibile ad occhio nudo). Nelle zone medie e basse della classifica, notiamo come (ad es.) Florenzi corra molto meno di Dybala, un “finto” motorino come Willian percorra 20 metri al minuto meno della Joya e infine, in fondo, in fondo: Ibra, Thiago Silva e Messi (sest’ultimo tra i giocatori di movimento) che sono distanti da Dybala (figuriamoci da Dahoud..) molto più di quanto lo siano da Nenad (professione: portiere). Intendiamoci, Messi è un tale alieno che può permettersi di non rincorrere gli avversari e non correre per crearsi spazi, perché se li crea palla al piede, ma è chiaro che quando si fanno i paragoni tra Dybala e Messi, o si dice che Dybala ricorda Aguero, va tenuto presente che il nostro argentino percorre 12 km a gara, mentre Aguero arriva a 9,5 km e Messi addirittura a 7,7 km. Il retro-pensiero è “con 4-5 km in meno a partita, quanto sarebbe più lucido Paulino in zona rete?”. Per ora ci godiamo l’incredibile performance atletica di Dybala e i vantaggi di squadra che da essa ne derivano. Ma il tema di preservare il fiato della nostra punta più tecnica resta.
UN GIRONE DI MARATONETI
Infine, veniamo alla classifica a squadre:
Poco da commentare. La Juve corre tantissimo, come l’Atletico. E non a caso Juve e Atleti sono le uniche due finaliste (col BVB, altra squadra rocki) che negli ultimi 4 anni hanno cercato di arginare lo strapotere tecnico ed economico di Bayern, Barcellona e Real. La banda Allegri e la brigata Simeone percorrono in media ogni gara 5 km in più del Bayer, 7 km in più del Real e 8 in più del Real. In alto c’è anche il Siviglia, non a caso padrona assoluta di Europa League.
Ultimissima nota, le due squadre più “intense” e più mobili sono appunto Siviglia e Borussia Moenchengladbach. Ricordatemi un po’ con quali squadre la Juve ha perso punti preziosi nel girone…?