Neto non ci sente. Qualcosa sembra essere andato storto nei piani dell’uomo che sognava di essere Claudio Taffarel. Per il palmares di Coppa Italia tutto bene, peccato invece che la Coppa delle Coppe non esista più. L’estremo difensore brasiliano scelto dalla Juventus per dare ricambio e freschezza e speranza e magari prospettiva alle spalle del Superuomo Buffon non resiste. Vuole andarsene, con tutti gli allori del caso che non si limitano agli oltre 2 milioni netti a stagione di ingaggio. A gennaio già l’aveva fatto sapere, e adesso il terrore è quello che la Juve lo possa “costringere” a rimanere. Tranquillo, sarebbe da dire, la società non intende incaponirsi proprio con tutti. Anzi. Però c’é un però profondo, perché l’interesse tuo non verrà mai prima del mio. 10 milioni il prezzo d’uscita (toda plusvalenza) senza figli né figliastri. Comunicazione inoltrata anche al Napoli. Con destino da verificare, anche se Neto un posto dove giocare lo troverà (mai a spese d’ingaggio a carico della Nostra).
Da qui il bivio che interessa più da vicino: chi dopo di lui e dunque dopo Buffon? Marchetti era un buon candidato, al momento cancellato dopo il rinnovo imposto alla Lotito-maniera. Mirante, si dice e si ragiona affidandosi alla logica delle liste, ma il mondo gira talvolta al contrario e il ragazzo si fa adesso corteggiare. Fa l’offeso. Fa il prezioso. Magari ha anche ragione, ma per la Juve sapere senza girarci tanto intorno è un sacrosanto diritto. Anche perché Sirigu non ha paura. E forse è l’unico. E forse è il destino, con un terzo di casa praticamente scontato a quel punto (magari salvando il soldato Pinsoglio). A patto che Neto venga scorporato a titolo definitivo.
Altro? Solo e soltanto Mascherano e Andrè Gomes nella testa di chi dirige la baracca. Il mercato a volte si costruisce su finestre che durano dall’aperitivo al dopocena, ha spiegato il presidente Agnelli di fronte a dieci giornalisti che parevano agnelli loro. Nuda e cruda verità. Vedi il Barcellona che salta in braccio al polacco Krychowiak, 26 anni, seguito con attenzione anche dai Paratici-boys, equilibratore che è segno del brivido blaugrana per il capitano della nazionale argentina, l’unico che sposta davvero per come sono messe le prime necessità della Juventus oggi.
Più di Pjanic.
Più di Hamsik.
Più di Mkhitaryan.
Visto che Daniel Alves potrebbe tenere ancora in naftalina il rombo, no?
PS. De Sciglio NON è stato ancora tolto dal mercato dal Milan, al momento.