Bar Mercato (4.6) – Dani Alves e whatsapp

Buongiorno Juventini.

Ben ritrovati alla rassegna di news, rumours, scoop, transfers…vabbè dai..al blob di bufale e minchiate sul Mercato Juve. Cominciamo subito e ricordate il nostro motto: Bacco, Mercato e Venere riducono l’uomo in cenere.

Chi segue Bar Mercato conosce bene il metodo Random, cioè il processo di abbinare ad minchiam un giocatore ed un club a caso, solo per ipotetici e surreali legami illogici. Ebbene, AS e CorSport, due tra i principali quotidiani sportivi d’Europa, hanno lanciato la clamorosa news: Ibra all’Atletico Madrid, secondo fonti inglesi. Bene, la fonte inglese dello Scoop era una certa Sara Davidson, di Soccer Rumours. E fin qui. Peccato che Sara Davidson non esista realmente, ma è solo un avatar fake di un sito parodia -Soccer Rumours, appunto- che si descrive come Random Football Rumours Generator. Cioè un generatore casuale di voci di mercato con algoritmi che abbinato giocatore, squadra, prezzo, formula del trasferimento ed altri dettagli del rumour che nasce allo scopo di parodiare le bullshit (le cazzate) di mercato, e da parodia diventa troll e fonte!

 

Ed ecco la falsa notizia e la testata del sito da cui deriva:

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A voi ogni commento sulla credibilità delle redazioni di quotidiani che riportano rumours parodia solo perché provenienti dall’estero e su quanto affidabili possano essere in generale le decine e decine di altre minchiate di mercato sparate ogni giorno. Certo qualcuno potrebbe pensare, come cavolo si fa ad abboccare ad una sparata come Ibra all’Atletico, ovvio che fosse falsa. Ecco, provate a dirlo a chi da settimana vaneggia di Ibra al Milan..

La Gazzetta dello Sport parla di rebus Ikone, qualcun altro di Juve-Ikone, è subito giallo. Le parole rebus e giallo si usano in una situazione specifica e precisa di mercato: qualcuno dice una cazzata, altri riportano, il giorno dopo quel qualcuno o qualcun’altro dice la cosa opposta alla cazzata, e gli altri invece di scrivere: Era una cazzata! Scrivono: E’ giallo! Stanca di fare il solito riepilogone, la Gazza come gli altri rilancia il nome nuovo Kovacic: Marotta è freddo, piace ad Allegri. GdS ci fa sapere, passate le 48/72 ore, passata la settimana, che Dani Alves e Berardi saranno ufficiali tra lunedì e martedì (segnato), per Berardi stavolta solo Caprari e soldi al Sassuolo. GdS si lancia poi in una previsione, nessun centrale in arrivo, Evrà sarà il centrale fino al 2018 (segnato). Per il CC, GdS punta tutto sul più “facile” Pjanic a 35 milioni, ma la Roma non tratta. Gazza conclude poi con il solito capolavoro logico nell’ambito dei mega-articoloni di esaltazione per i soldi cinesi dell’Inter: Bentancur, l’Inter offre 6,5, l’opzione di acquisto a 9,4 della Juve (pagato 1 milione nell’affare Tevez) “vuol dire tutto o nulla”. Cioè la Juve paga 1 milioni per pagare un baby solo 9,4 ma vuol dire tutto o nulla, mentre l’Inter arriva e con 6,5 di soldi cinesi ancora da definire ci fotte il ragazzo, Juve beffata.

Il CorSport, a parte la bufalona Ibra-Atletico, è più ottimista per Kovacic, prestito con diritto di riscatto a 25 milioni (per un ’94 pagato quasi 40 l’anno scorso) mentre ci segnala che su Gomes la Juve NON rilancerà. Intanto ci fa sapere che per Gomes Mourinho offrirà 50 milioni più Mata, e ricordiamoci che il Valencia ne voleva solo 40-45, mentre Zazzaroni ci aveva segnalato che il Napoli poteva prendere Gomes a 15 a genaio ma non l’ha fatto per non turbare l’equilibrio dello spogliatoio..

TuttoSport riporta le strane dichiarazioni di Licht in nazionale “Non chiudo la porta a nessuno, ci sono tanti campionati belli: la Liga, la Premier, La Bundes, la Ligue 1, la Serie A..”. Insomma, Licht batte Morata in quanto ad omnicomprensività. Poi TS si lancia in un tourbillon di nomi fatti e decisioni prese: no a Kovacic, per Mascherano la Juve aspetta che si arrivi al punto di rottura. Poi “capolavoro logico”: il PSG ha offerto 8 milioni per Lichtsteiner, quel PSG infuriato per Ikone, MA la Juve lo valuta 12 milioni, MA per Marotta è incedibile” (what!?). In ogni caso la Juve ha già deciso: pronti 50 milioni per Cavani (quello che lo sceicco del PSG, infuriato con la Juve, ha dichiarato incedibile e che guadagna 10 milioni l’anno)…e tutto deciso su Benatia, talmente tanto tutto deciso che il Bayern vorrebbe inserirlo nel riscatto di Coman, ma la Juve no….E comunque la Juve potrebbe prendere Mustafi in alternativa (tutto deciso…).

In Spagna piangono Dani Alves, mentre Marca dà Morata all’Atleti (sarà mica un generatore random di stronzate anche in questo caso?).

Dalle TV arriva lo scooooop clamoroso: Dani Alves: “Sono sempre felice ma in questo momento di più, ho vinto tanto al Barca ma adesso è venuto il momento di godermi la Juve, l’Italia e di vincere tutto. A giorni sarò a Torino per firmare” lo dice Michela Russo, banconista della scuderia di Criscitiello che mostra orgoglioso anche la nuova foto profilo di Alves su Whatsapp, con una divisa da detenuto in bianconero (sigh..) e i social si scatenano. Quindi una scosciata banconista di Criscitiello whatsappa con Dani Alves e riesce ad aver lo scoop della settimana…Bah! Pedullà ci parla di cosa è cambiato su Morata, dopo una telefonata di Marotta al Real mercoledì (Pedullà ha intercettato tutto..) per cui si passa da uno 0% ad una moderata fiducia. Su Kovacic Pedullà è tiepido, lo mette dietro Mascherano (Barca rigido), Gomes (Mou pronto ad offrire 60 milioni…col Valencia che ne voleva massimo 40-45..,) e Pjanic (bla bla).

Simpaticissimo e anche un po’ tenero, Giulianelli, che twitta: la stampa svizzera conferma quanto avevo anticipato “Il Chelsea ha offerto 12 milioni per Lichtsteiner”. Peccato che il misconosciuto portale sfizzero citato, a sua volta scrive: fonti italiani riportano che. Insomma io scrivo una puttanata, qualcun altro la riprende senza verificare, e io mi faccio forte della mia puttanata dicendo, visto? l’hanno scritta anche loro!

Calciomercato.com (quello di Minchiotti) twitta: Il Barca teme la Juve, offerto rinnovo a Mascherano, che però ha già un contratto fino al 2018…CM.com ci fa anche sapere che l’Arsenal è su Vardy e quindi è una rivale in meno per Morata. Come se Vardy fosse già ad allenarsi con Wenger…Anche CM.com con Fabrizio Romano ci svela l’occasionissima Kovacic per la Juve, salvo poi scrivere dieci minuti dopo che Kovacic porta Brozovic al Real…Anche Goal.it parla di Kovacic e Morata: asse col Real Madrid e di 80 milioni dal ManUTD per Pogba (80? ci prendi Gomes con quelli…)

Personaggioni del giorno quelli di Calciomercato.IT che per non abusare del mantra “Juve Beffata” si lanciano in una tegola Ikone, forse un tegolino…

 

Appuntamento a lunedì e ricordatevi il nostro motto: Con i giornali di oggi domani si incarta il pesce, ma volendo anche oggi stesso…

Sandro Scarpa.

Andrè Gomes a Wembley

 

dal nostro inviato Stefano Usala

La serata di Wembley non é stata il miglior banco di prova per il giovane talento portoghese. Il centrocampista classe ’93 arrivato quasi in doppia cifra di presenze con la sua nazionale maggiore, è entrato solo a inizio ripresa e con la sua squadra in dieci uomini, si è dovuto sacrificare nel ruolo di esterno alto a sinistra nel 4-4-1, per poi terminare nella fascia opposta.Insomma, il nostro desiderio di vederlo nel suo ruolo di centrale, libero di esprimere il suo potenziale, non é stato esaudito. Tuttavia siamo riusciti a vedere qualcosa di interessante durante i suoi 45′ in campo. Su tutte una fiammata sotto forma di progressione palla al piede, saltando 2 uomini e arrivando in area grazie a un paio di sterzate nello stretto, e sfortunatamente bloccato proprio a un momento dal tiro. La sua gara per forza di cose si é incentrata più sulla fase difensiva, con discrete coperture quando puntato da Walker (man of the match).

Poco appoggiato dai compagni nelle ripartenze, e dunque costretto a fermare il suo impeto per cercare sostegno alle sue spalle.Unico neo della prestazione la disattenzione dentro l’area che ha generato la palla gol piu limpida per l’Inghilterra.Dopo il fischio finale, e oggi a freddo, la nostra sensazione su Andre Gomes tende al positivo, il ragazzo ha talento, è di una buona annata (stessa di Pogba e Dybala) e sembra avere ottima personalità. Insomma, teoricamente un grosso investimento anche per il futuro.

Per capire se la sua sostanziosa “price tag” sia veramente adeguata, sarà senza dubbio molto più indicativo vederlo all’opera tra qualche giorno in Francia, magari nel suo ruolo e con qualcosa di più importante da giocarsi rispetto alla sgambettata di ieri sera sotto gli occhi attenti di Jose Mourinho ma soprattutto di Juventibus.

La scheda scouting di Michy Batshuayi

Jacopo Azzolini

BIOGRAFIA

Nonostante Michy Batshuayi, ragazzo belga di origine congolese classe 1993, sia oggi tra i giovani attaccanti più in vista d’Europa, il suo percorso non è certo stato in discesa. A differenza di molti suoi colleghi, che fin da subito si sono imposti nelle giovanili, l’attuale giocatore dell’Olympique Marsiglia ha avuto non pochi problemi. Soprattutto caratteriali. Sono stati molti gli allenatori esasperati dal suo comportamento, tant’è che ai tempi dell’Anderlecht viene allontanato da mister Yannick Ferrara, offeso dalla sua indisciplina. Batshuayi non demorde e, dopo un periodo al Fc Brussels, nel 2008 passa allo Standard Liegi, con cui a 18 anni esordisce in Jupiter League. La sua crescita è netta ed esponenziale, sia in termini di presenze che in termini di gol: passa dai 6 della stagione 2011-2012 (25 le gare disputate, quasi tutte partendo dalla panchina) ai 21 del 2013-2014, in cui ormai è titolare fisso.  Il carattere ribelle viene domato, anche se non si placa del tutto: nel 2012 viene espulso per quattro giornate a causa di una brutta reazione su un Simayes del Genk, mentre l’anno seguente viene spedito a casa dall’Under 21 per aver invitato delle ragazze nella propria camera il giorno prima della partita.

Il Marsiglia di Bielsa nota le prestazioni del ragazzo e lo acquista per 6 milioni. Nella prima parte di stagione gioca poco, soprattutto a causa dello strepitoso stato di forma di Gignac. Piano piano, però, entra sempre di più nei piani del “Loco”, che lo fa scendere in campo con continuità. Nelle ultime 12 partite segna 7 reti, pur non giocando mai più di 60’ a gara. Chiude il campionato con 9 squilli, per una media gol impressionante: una segnatura ogni 99 minuti. Come se non bastasse, trova la rete pure all’esordio in Nazionale. La stagione appena conclusa è stata quella della consacrazione: titolare inamovibile e 17 gol realizzati, che lo rendono obiettivo di mercato di diversi top club. Inoltre è una delle numerose risorse della formazione di Wilmots per gli Europei, palcoscenico in cui il talento belga spera di consacrarsi ulteriormente.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Batshuayi è alto 182 cm e pesa 78 kg. A differenza del suo compagno di nazionale Lukaku, non dispone di un fisico imponente. Sostituisce questo limite con una notevole agilità e un’elevata mobilità, che lo rendono imprevedibile e difficile da marcare. Destro di piede, sa però usare benissimo anche il sinistro, tant’è che in quest’ultima stagione 5 gol su 17 sono arrivati grazie al mancino. Dispone pure di un eccellente stacco aereo: riesce infatti a dare molta forza al pallone, oltre che indirizzarlo con precisione.

Tutti i suoi gol sono arrivati dentro l’area, ma va sottolineato che Batshuayi prova spesso la conclusione dalla distanza: infatti, effettua quasi un tiro a partita da lontano. Deve semplicemente migliorare nella cattiveria e nella coordinazione (a volte è un po’ troppo piatto in questo aspetto).

Dotato di un’eccellente progressione palla al piede che gli consente di superare l’avversario, è molto bravo ad aggredire la profondità e a vedere lo spazio anche in situazioni complicate. Titolare inamovibile nel 4-2-3-1 del Marsiglia, spesso retrocede la propria posizione e svaria su tutto il fronte d’attacco per dialogare coi compagni e/o fungere da sponda per gli inserimenti (è il secondo attaccante della Ligue 1 per assist compiuti: 9). E’ forse qui che il belga deve migliorare ulteriormente: ha un primo tocco non ottimale, che spesso gli fa perdere palla. La precisione dei passaggi nell’arco della singola gara necessita di un aggiustamento, visto che Batshuayi ne azzecca solo il 74%. Inoltre, pur non toccando di certo pochi palloni – media di 19 passaggi a partita -, ha le qualità per compiere un ulteriore step ed entrare ancora di più nel vivo del gioco.

Oltre a partecipare attivamente alla manovra della sua squadra, va sottolineato che sotto porta Batshuayi è un finalizzatore eccezionale, un vero e proprio falco dell’area di rigore. Agisce spesso sul filo del fuorigioco per trovare lo spazio giusto e coi suoi movimenti riesce a prendere il tempo sul marcatore, arrivando con efficacia sui cross/passaggi dei compagni. Sa sostanzialmente farsi trovare al posto giusto al momento giusto, tant’è che è in Francia è il secondo giocatore per tiri dentro l’area di rigore. Vero è che in Ligue 1 non ci sono fasi difensive impeccabili, ma comunque Batshuayi non è di sicuro il giocatore più facile da tenere sotto controllo visto che è molto bravo nello sgusciare alle spalle dell’avversario.

 

In questa stagione è avvenuto un netto miglioramento per quanto riguarda i contrasti, che prima erano un vero tallone d’Achille per il giocatore. Ha moltiplicato il numero dei duelli aerei vinti ed è diventato più efficace nel tackle: progressi significativi e necessari per chi ambisce a diventare una prima punta di successo. Il ruolo di perno dell’attacco che gli ha cucito addosso Michèl lo ha limitato in generale nella fase difensiva, soprattutto nei ripiegamenti quando l’avversario è in possesso della palla. Non a caso, si è dimezzata la quantità di intercetti ed è diminuito il numero dei falli (nella stagione 2014-2015, oltre il 65% di questi era avvenuto nella trequarti difensiva o intorno al cerchio di centrocampo: come dire, dava un grossa mano alla squadra anche nei momenti di maggior passività). Di certo, è un giocatore diametralmente opposto rispetto all’attuale centravanti della Juventus, che ha nei contrasti e nel contenimento quasi numeri da difensore.

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Fonte: Squawka

PROSPETTIVE

Il ragazzo è principalmente obiettivo di club inglesi, che vedono il belga come facilmente adattabile ad un certo tipo di calcio. Ha un prezzo ancora accessibile e pare che pure la Juventus sia interessata. Tecnicamente è un giocatore con valori importanti e la sua giovane età può consentire di pianificare un progetto a lungo termine. Dipende però cosa si cerca: se si vuole lavorare in prospettiva è un conto, se si pretendono risultati nell’immediato è un altro paio di maniche. Per il ventiduenne, l’approccio in un calcio tattico come quello italiano non è scontato, soprattutto se si pensa alla stragrande maggioranza delle gare che affronta la Juventus: ossia, match contro avversari esclusivamente dedicati all’ergere barricate nella propria porta, in cui spesso si gioca in un fazzoletto di terra. Sarebbe una scommessa puntare su una prima punta non fortissima fisicamente ed abituata unicamente ed esaltarsi in contesti dove gli spazi sono maggiori e le marcature piuttosto leggere (senza dimenticare che, più genericamente, la Ligue 1 non è certo un top campionato).  La sua capacità di dialogare col resto della squadra è interessante e sviluppabile,  ma c’è più di un dubbio sulla sua  incisività offensiva e sul “fare peso “ in attacco. Non è sicuro che il ragazzo possa rivelarsi un valore aggiunto e, anche se ciò avvenisse, le probabilità che si affermi in tempi brevi sono ancora minori.