di Amos Bicego
Andrea Agnelli è il vero condottiero della Juve post Calciopoli. Il 19 maggio 2010 il figlio del grande Umberto si è insediato alla presidenza bianconera e , sin dal primo momento, ha saputo infondere nella squadra e nella società la cultura del lavoro e della vittoria tipica di una società come la Juventus. Cresciuto a pane e Juve, il giovane Andrea ha imparato le doti del manager aziendale grazie soprattutto al contatto diretto e costante con la Triade. Con un cognome così pesante e una passione così sfrenata per i colori bianconeri c’era un destino scritto ad aspettarlo. Nessuno più di Andrea, poteva essere l’uomo adatto alla rinascita bianconera , dopo lo tsunami del 2006. Nessuno più di Andrea poteva sapere come amministrare la società e renderla nuovamente competitiva. Il Presidente bianconero ha dimostrato con i fatti e i risultati di sapere guidare un’azienda del livello della Juventus.
Appena ottenuta la presidenza Agnelli ha rivitalizzato la società cambiando immediatamente la struttura organizzativa del club. Il primo anno è stato difficile anche per lui, con una stagione terminata al settimo posto e tante critiche piovute sulla dirigenza per i tanti acquisti reputati non all’altezza. I cinque anni successivi hanno portato ben cinque scudetti consecutivi, tre Supercoppe Italiane, due Coppe Italia e una finale di Champions League. Come è evidente il livello della squadra è migliorato di anno in anno e man mano la capacità di programmare della società ha portato i suoi frutti. Con Andrea Agnelli la Juve è tornata a ragionare da grande squadra e da grande azienda.