Casa propria: che sia una villa lussuosa o un semplice monolocale, per chiunque non c’è luogo più caldo, confortevole e, perché no, rassicurante. A casa propria ognuno ritrova i suoi affetti, le sue abitudini, le sue sicurezze. In fondo è anche per questo che abbiamo sempre trovato non solo corretto, ma anche doveroso definire lo Juventus Stadium la casa bianconera: perché da quando è stato inaugurato, l’8 settembre 2011, ha accolto, coccolato e regalato certezze ad ogni tifoso.
La prima, e più importante, è che queste cinque stagioni si sono sempre concluse con un’alzata di coppa, ma non è certo l’unica. La seconda è sapere che, quando si varcano i cancelli e ci si affaccia sugli spalti si sarà in buona, ottima compagnia: il tutto esaurito allo Stadium è una meravigliosa abitudine e anche in quest’ultima stagione su 25 partite giocate in casa, sono state 20 quelle che hanno fatto registrare il sold out, con una saturazione media dell’impianto del 96% e un milione di persone ospitate. Più della popolazione di Torino.
Tanti i giovani e i giovanissimi, magari accompagnati dalle mamme, o dai nonni: grazie alle promozioni dedicate ai minorenni, alle donne, agli Under30 e agli Over60, i biglietti emessi a tariffe scontate sono stati circa il 30% del totale.
Certo, una squadra vincente è un bell’incentivo a venire allo stadio, ma chi lo frequenta abitualmente, sa bene che non c’è solo la partita ad attenderlo: intanto incontrare il sorriso di una o più delle 100 welcome girl, oppure farsi un selfie con uno dei 220 pupazzoni che hanno dato il benvenuto ai tifosi durante la stagione, è un bel modo di venire accolti. Senza dimenticare J, la mascotte ufficiale che è ormai diventato un vero e proprio beniamino per tutti.
E poi ci sono tutte le attività di entertainment: solo quest’anno 70 truccatrici hanno colorato il volto di 3.000 tifosi in media a partita. A conti fatti circa uno stadio e mezzo di persone truccate…
Molte di loro si sono cimentate nel “pallone meccanico”, oppure hanno cercato di indovinare il “giocatore misterioso”, o si sono divertite con i led soccer, o hanno cantato l’inno della Juve al karaoke… tutte attività che coinvolgono in media dai 40 ai 50 tifosi ogni giorno gara. E per i più piccoli ecco il baby park, che ha ospitato più di 450 bambini, o la scuola di tifo, dove sono stati registrati oltre 500 video.
Sono numeri che lusingano e che riassumono l’impegno che ogni anima della società profonde per rendere unica l’esperienza dei tifosi. Ve l’avevamo già raccontato nel dettaglio nello Special Match Day allo Stadium. E a ben vedere per l’approfondimento, non poteva esserci titolo più azzeccato: perché ogni giorno partita, nella casa bianconera, è speciale davvero.