Buongiorno Juventini!
Bentrovati al solito irrinunciabile appuntamento con la rassegna di mercato Juve più affidabile ed esclusiva secondo fonti certe e l’entourage del giocatore conferma. Iniziamo subito che c’è parecchia carne di bufala al fuoco e ho poco tempo (blitz imminente) e ricordate il nostro motto: i nodi ingaggio vengono sempre al pettine!
Abbiamo detto ieri come Di Marzio su Sky si sia ripreso il centro della scena mercatara. Il buon DiMa Junior ci fa sapere, tra le succosissime novità, che la Juve aspetta Benatia ma solo in prestito (ma va?), poi però lancia le bombette: Perez vuole Pogba, offerta da 100 e passa milioni, la Juve non molla ma (ATTENZIONE!) un quadriennale da 10 milioni potrebbe indurre lo stesso Pogba a forzare la mano! Al tempo stesso il Real valuta Morata 65 milioni. Dopo queste due splendide news, DiMarzio coccola i tifosi Juve dicendo che Pjanic+Kovacic è una combo possibile e soprattutto Isla avrebbe trovato un accordo col Besiktas, ma non ancora con la Juve: prestito con diritto is on the way… DiMarzio in giornata aveva parlato anche di Caprari, in parola con la Juve ma è tentato dal Genoa, peraltro la Juve potrebbe prenderlo e piazzarlo, a scelta, proprio al Genoa o all’Empoli (ma non era sicuro al Sassuolo nell’affare Berardi!?).
La Gazzetta dello Sport lancia una sola, surreale, news in mezzo ad un mare di vecchie notizie copincollate: la clausola di Pjanic (38 milioni) andrebbe per il 15% (ca. 6 mln) proprio a.. Pjanic! Non si capisce perché la Gazza, che conosce a memoria offerte, rifiuti, tentativi e moine di mercato, ha scoperto solo ora questa cosa. E soprattutto, se la Roma becca solo 32 dei 38 mln perché la Gazza da un mese va dicendo che la Roma NON tratta ma vuole solo i 38? Fatto sta che ora invece la Roma è disponibilissima a trattare ma preferirebbe dare il bosniaco ad una squadretta estera a caso, tipo il Barcellona. Poi la GdS riempie pagine e pagine con gli articoli del 8 maggio (si, maggio) e snocciola la solita litania: su Andrè Gomes c’è distanza (Juve 30+20, Valencia 50 o 60 subito)..ora pro nobis….il Real vuole piazzare Morata e lo valuta dai 50 ai 60, la Juve vuole annullare la recompra con 15…ora pro nobis….la Juve ha già fatto Berardi, a 25..ora pro nobis…mettendo dentro Mandragora..ora pro nobis…Caprari..ora pro nobis..Lapadula…ora pro nobis…Chelsea vuole Asamoah e Licht, ma quest’ultimo pare incedibile..ora pro nobis! Insomma, da un mese la Gazza dice le stesse identiche cose, e si è dovuta inventare ‘sta frescaccia del 15% a Pjanic. Nelle pagine Inter-Cinesi invece la Gazza fa sapere che l’Inter è forte su Gabriel Jesus (ricordate? Juve beffajoada) e su Bentancur del Boca (per la quale la Juve ha una prelazione..ma coi cinesi sono dettagliucci..i cinesi se vogliono comprano Bentancur, il Boca, la prelazione e se rompe le palle anche la Juve stessa!)
TuttoSport è in fase di espansione bufale. E’ tipica di giugno inoltrato, il mercato segue il calendario solare:
- Maggio, giornata solare lunga: mercato con bufale caotiche
- Inizio Giugno, giornata molto lunga: mercato con bufale sistematiche
- 21 Giugno, solstizio d’estate, giornata lunghissima: bufale al top
- Luglio, giornata ancora lunga: meno bufale ma più tormentoni
- Agosto, giornata lunga e torrida: poche bufale ma surreali
- 31 Agosto, giornata meno lunga: ultimi colpetti disperati di bufala
Ci vuole un lungo flusso di coscienza joyciano per stare dietro le cento pagine di mercato Juve del TS di oggi, seguite il ritmo e occhio all’apnea: per Morata il Real ha già inviato una mail con la notifica per il diritto di recompra (all’indirizzo: marottone@juventus.it , con oggetto: Spada di Damocle), ma pare che Beppone ci speri ancora dopo la telefonata allo stesso Alvaro che si era scusato per le palle sparate dai quotidiani spagnoli e quindi abbia fatto finta di niente per l’e-mail del Real e a Florentino, nel summit imminente, dirà: l’email? boh, sarà finita nella cartella spam. Nel frattempo l’alternativa a Morata non si sa chi sarà, non si sà che caratteristiche, non si sa il costo, non si sa l’ingaggio, non si sa nulla di nulla, ma solo una cosa è fottutamente CERTA: deve essere NERO e deve essere BELGA: o Lukaku, o Batshuayi o Benteke. Non si scappa, come in un Indovina Chi?Post-Morata, finora sono state fatte solo due domande: è NERO? SI! è BELGA? SI!
Intanto come sempre da tre anni a questa parte la Juve ha scelto e chiuso per Berardi, ma qui vien fuori il grande topos del “Berardi Dubbioso“! Il ragazzo è fragile, somatizza, psicolabile, quasi bipolare, ha dubbi, vuole fiducia, garanzie, coccole e anche un lecca lecca. Finiti tutti gli scoop su Dani Alves (si parla di un pied-a-terre per l’amante, non al centro ma un poì fuori Torino), e scomparso dai radar Mascherano (anche se era previsto un blitz di Marotta e Paratici in America, poi si è scoperto che in America ci va Nedved, Paratici va agli Europei e Marotta a Milano Marittima), TS non molla Andrè Gomes, ora la caccia al portoghese è “apertissima” e Mourinho offre 40-45 milioni (non erano 50+Mata?). Per Kovacic intanto la Juve offre 20 e per Pjanic aspetta fino a fine giugno, ma -attenzione- Llorente può tornare! Tutte queste vecchie news riciclate erano ben poca roba per un numero di TS e quindi De Paola tira fuori il coniglio dal cilindro in copertina: MOU SPINGE DARMIAN ALLA JUVE! Come vedremo poi, tutto nasce da un articolino di Mundo Deportivo “I 12 epurati di Mourinho” in cui gli spagnoli inseriscono anche l’esterno ex-granata. Butterfly Effect: una scorreggia in Spagna, una copertina al TuttoSport.
Rapidi col CorSport: Mascherano adios, Morata adios, Gomes Adeus, Lapadula Statte Bono (Addio in abruzzese). Piuttosto rispunta Borja Mayoral per la Juve. Ieri in Spagna scrivevano “In italia fanno sapere che la Juve è su Mayoral“. Ringrazio quelli che ieri mi hanno postato vecchi articoli italiani su Juve-Mayoral, ma la maggior parte di loro diceva: dalla Spagna fanno sapere che..
il QS, dopo aver rimosso lo scoop “Ibra alla Juve” (a proposito meraviglioso trollaggio di Ibra, ma ieri 9 insider su 10 si bullavano: beh, io l’avevo detto che non avrebbe annunciato il suo nuovo club!) spara: Juve, primi passi per Lukaku! Già, quel Lukaku che solo ieri costava 80 milioni tra l’altro con rapporti tesi tra Raiola e la Juve. Bel saggio di mercato emozionale da parte de Il Messaggero e de La Repubblica. I quotidiani non sportivi non possono usare il banale e triviale gergo mercataro per cui sparano le stesse puttanate ma ci tratteggiano intorno un’emozione: Pjanic-Juve: è sempre stato il pallino di Paratici! (Il Messaggero); Pogba-Real: è sempre stata l’ossessione di Zidane (La Repubblica). Così facendo puoi copiare&incollare ma personalizzando! Anche La Stampa “personalizza” con Zaza che confessa: la Premier mi affascina MA sto bene alla Juve, voglio rimanere MA non voglio ripetere un altro anno così…
In Spagna i nostri amici di Mundo (Deportivo) dicono appunto che Mou ne vuole cacciare 12 (tutti appioppati in Italia dai nostri quotidiani: Mata-Inter, Darmian-Juve, bla bla.) ma più probabilmente tutti e 12 andranno al West Ham. Spicca il portale fichajes.net (un tempo la bibbia delle minchiate spagnole) con “Allegri vuole Modric per sostituire Pogba!”.
Tra gli insider TV e social c’è una new entry, Ponciroli di Calcio 2000 (beeello il nome!) con questo capolavoro di logica: per Pjanic la vuole spendera 60 milioni, tra cartellino e ingaggio (ok, fin qui..) e questi 60 milioni li recupererà dalla cessione di Lemina (15-20), Pereyra (15-20) e Zaza (25-30)”. Quindi Ponci mischia cartellini e ingaggi, mele e pere, con forbici altine, ti piace vincere facile eh? Ponci ponci po-po-po!
Il buon Capuano ci spiega qual è il vero problema per Pjanic, la clausola la devi pagare tutta e subito e non a rate, questo è il problema! Azz! Quindi basta trovare un accordo Findomestic-Juve e Pjanic arriva facile! Su SportItalia l’agente di Asamoah conferma la permanenza di Kwadwo alla Juve. (ma domani spunteranno altri 3 diversi agenti di Asa). Pedullà ridice sempre le stesse cose ma con bombette sulla Pro Vercelli e sull’Arzanese e Russo De Cerame spara la bomba: Juve, ultimatum a Morata, 15 giorni per decidere! Beh, 8+15 fa 23, il Real deve notificare la recompra entro il 30 giugno…alla faccia della bomba!
Clamorosa news di SportMediaset (Bargiggia?), dopo la rottura di Rudiger spunta una contropartita nell’affare Pjanic-Juve (e ricordiamo che secondo SportMediaset la Juve ha già versato l’intera clausola a inizio maggio):
Insomma, usiamo Caceres, che non è più nostro, per pagare meno Pjanic, che abbiamo già pagato interamente. Ma SportMediaset non si ferma qui e rilancia: Ibra all’Atletico! Sappiamo tutti da dove arriva quella voce, Soccer Rumours, generatore random di news fake di mercato.
Se Ibra è il Troll del giorno, i personaggioni però non possono che essere loro!
Arrivederci a domani e ricordate il nostro motto: luna crescente, blitz imminente, luna calante, prestito in Liga Adelante.
Sandro Scarpa
Ibra re del mercato. Del suo, mica degli altri
Lo ammetto. Ero tra i centomila che alle 17 hanno aperto Facebook per sapere del futuro di Zlatan Ibrahimovic. Salvo poi vedersi rispondere “il mio futuro è A-Z” (la sua nuova linea di abbigliamento sportivo). Geniale operazione di marketing, trollata o mancanza di rispetto verso tifosi, giornalisti e addetti ai lavori? Nessuna o forse tutte e tre le cose.
Col sempre inutile senno del poi, mi è tornata alla mente una famosa puntata di “Carramba che sorpresa” (1999) in cui avrebbe dovuto essere presente Maradona, al suo primo ritorno in Italia dopo la fuga del ’91. Share pazzeschi, tutta Napoli collegata (con appositi maxischermi) e, alla fine, dopo due ore di balletti, giochini e “carrambate”, Diego effettivamente arriva: dieci minuti, un saluto ai napoletani, qualche palleggio con i vecchi compagni e via.
Ieri, stesso modus operandi, fatta eccezione per il “lieto fine”. Quasi un’ora di nulla cosmico (a qualcuno interessa il materiale del suo outfit?) e poi, alla domanda di un imp(r)udente giornalista sul suo futuro club, Zlatan risponde secco: “Non c’è nulla di scritto, nulla di confermato. Dovete avere pazienza. vi dirò tutto quando vi vedrò stanchi”.
Ora, ho perso un’ora che avrei comunque speso al finestrino del treno che mi riportava a casa, ma penso ai giornalisti pronti a battere sulla tastiera per dare la BIG NEWS prima degli altri, ai milioni di fan che hanno sospeso tutto per sapere del suo (e del loro) futuro. E capisco perché a tutti gli girino e non poco.
Capisco anche Zlatan. Perfettamente in linea con il personaggio che si è costruito, ha agito nell’unico modo possibile, sfruttando la situazione a suo esclusivo vantaggio: un’attesa spasmodica giocata di sponda con le favolistiche ricostruzioni degli odiati giornalisti, tutti a pendere dalle sue labbra, il trucco svelato alla fine quando era impossibile fare marcia indietro. Qualcosa di talmente banale nella sua semplicità da risultare imprevedibile, arrogante e sfrontato anche nella realizzazione di uno schema così facile. Un po’ come accade in campo quando c’è lui.
Il vero re del mercato, del marketing, della marchetta (?!). Del SUO mercato e del SUO business. ovvio. Per quello degli altri che ci pensino pure insider, guru ed esperti vari. Tanto lui parlerà solo quando si saranno stancati. Quindi, non prima
“Quando ho voglia di distruggere qualcuno, lo distruggo”: Intervista a Romelu Lukaku
da SO FOOT n°137 (giugno 2016), pag. 40
Traduzione di Raffaello Scolamacchia
In mezzo a Eden Hazard, Kevin De Bruyne o Dries Mertens, troneggia un armadio. Con i suoi 190cm e 94kg di muscoli, Romelu Lukaku spicca al centro dell’attacco più cool d’Europa. D’altronde, in Belgio, si parla molto di lui. Ma il giocatore, che ha vissuto di tutto, dalla mancanza di soldi ai fallimenti con il Chelsea passando per le discriminazioni fisiche, se ne frega: è lì anche per far crollare i pregiudizi. E con delle spalle così..
Vieni da una famiglia di giocatori: tuo fratello Jordan è difensore nell’Ostende e nella nazionale belga, e tuo padre ha avuto una modesta carriera…
La svolta c’è stata quando giocava a Seraing e stava per firmare con lo Standard Liegi, ma alla fine tutto è saltato. Quando ha smesso tra i professionisti, ha firmato in quinta divisione per guadagnare un po’ di soldi, e mia madre è diventata collaboratrice domestica.E’ stata dura: si vedeva che da una settimana all’altra avevamo sempre meno. Tutto è cambiato nell’arco di due mesi. Già non avevamo più la televisione a casa, poi ci hano staccato la corrente fino a che non ci hanno sfrattati una prima volta e ci siamo dovuti trasferire ad Anversa.
Avevo 6 anni e mia madre mi aveva avvisato, quando mio padre giocava ancora tra i professionisti e c’era tanta gente attorno a noi: mi aveva detto che erano tutti lì per interesse e che non ci sarebbe stato più nessuno nel momento in cui mio padre avesse smesso. Ho anche dovuto smettere di andare agli allenamenti, perché mio padre non poteva più accompagnarmi. Mia madre è diventata diabetica di lì a poco, quindi ho dovuto vivere per un periodo a casa di mia zia fino al suo ritorno a casa.
Non siete rimasti molto tempo ad Anversa…
Era troppo caro. Avevo 9 anni e ci siamo trasferiti in un paesino, Bornem, in una casa popolare dove pagavamo 300€ di affitto al mese. Non avevamo le tende, dormivamo per terra con mia madre e mio fratello sul soppalco…
Nonostante queste difficoltà, quando il Chelsea vi offre 1 milione di euro e un lavoro per i tuoi genitori, loro rifiutano…
Mia madre non voleva che abbandonassi il Belgio. Le avevo promesso, quattro anni prima, che avrei giocato in prima squadra con l’Anderlecht. Avevamo giocato contro di loro e perso 1 a 0: loro avevano classe, ben vestiti, una certa disinvoltura. Alla fine, a 14 anni, arrivo all’Anderlecht per giocare con gli under 19.
Prima di essere integrato al gruppo dei più grandi, eri già molto più alto dei tuoi compagni..hai sofferto per questa differenza di “stazza”?
Molto. C’erano alcuni dei genitori dei miei compagni che dicevano che avevo mentito sulla mia vera età. Ma poi vedevano mio padre e se ne facevano una ragione.
Hai avuto un’infanzia normale, nonostante tutto?
Dentro di me mi dicevo: Non ho tempo da perdere! Sin dai miei 10 anni ho avuto in testa l’idea di fare carriera. Non ho mai avuto problemi disciplinari. Curo la mia immagine, non voglio essere una star, voglio avere successo con il calcio, tutto qui. Esco poco in giro, non bevo. Ci ho provato una volta, e lo stomaco mi bruciava, mi sono detto: E’ Satana che mi è entrato nella pancia! non posso farlo più.
Quante lingue parli?
Ho fatto la scuola fiamminga ma, a casa, mia madre parla lingala e mio padre francese. Con mio fratello dipende, fiammingo o francese, ma quando non vogliamo farci capire parliamo lingala! Ho imparato lo spagnolo a scuola e l’ho perfezionato in seguito, nel caso dovessi andare all’estero. Il portoghese lo parlo soprattutto con Bosingwa (con cui ha giocato al Chelsea, ndr). E l’inglese, lo parlavo già molto prima di arrivare qui (all’Everton, ndt), soprattutto grazie al rap americano. Il mio primo album è stato All Eyez on me di Tupac, che mio cugino mi ha regalato.
Pare che tu sia anche un rapper
No, ma faccio dei mix, è più divertente. Dei suoni degli anni ’90, Tupac, B.I.G., Nas: mi piace quando il rapper dice la verità, meno quando mi parla di quante ragazze ha avuto. I testi di B.I.G. raccontano una storia, come fa adesso Drake. Poteva raccontare delle cose della strada, viene da Brooklin, ha venduto droga. Mi piace quando si parla di sociale, di politica. La famiglia di Tupac era coinvolta in tutto ciò. Le Black Panthers potevano influenzare tutto il popolo americano, ed è per questo che Tupac ha fatto quella fine. La polizia sa chi l’ha ucciso ma non l’ha mai detto.
Dici che non hai mai percepito il razzismo. Ma a Lilla ne fai le spese, quando passi un provino e si insinua che tu abbia tre anni di più dell’età che dichiari. Non lo avrebbero fatto mai ad un bianco.
(Ride) Avevo 14 anni, ero impressionato dal domaine du Luchin (centro di allenamento del club del Lilla, ndt). Tutto va a gonfie vele finché un giorno non mi portano a fare delle radiografie. All’Anderlecht, molti ragazzi che non erano nati in Belgio dovevano sottoporsi a questi esami. Sono uscito dal centro analisi e ho detto a mio padre: per questi qui non firmo! Secondo loro avevo delle ossa che corrispondevano ad un’età di tre anni maggiore della mia. L’anno dopo il Lilla è tornato a cercarmi, ma era troppo tardi. L’Anderlecht ha continuato a schierarmi con i ragazzi più grandi, fino a farmi giocare come riserva in prima squadra. Ho segnato 4 gol nelle mie prime tre partite. E quando mi hanno dato l’opportunità di far parte dei titolari, mi sono detto che se andava bene alla prima azione, allora era fatta! Non ero stressato, ho sempre avuto fiducia in me stesso.
#ASKJVTB – Come si calcola l’ammortamento di un calciatore
“Come si calcola l’ammortamento di un calciatore?”
L’ammortamento di un calciatore si calcola redistribuendo i costi fissi sostenuti per acquisirne il cartellino sulla durata totale del contratto, e quindi di fatto “trasformando” questi costi fissi in un flusso di spesa annuale.
Per fare un esempio, se acquistassi un giocatore pagandolo 20M (comprensivi di costo del cartellino, compensi dei mediatori/procuratori e quant’altro) e facendogli firmare un contratto di 5 annualità, il suo ammortamento sarebbe di (20/5=) 4M all’anno.
Dopo due anni, il suo ammortamento residuo varrebbe (20 -4 -4=) 12M.
A questo punto, se volessi estendere il contratto, ad esempio di un altro anno, anche l’ammortamento finirebbe per esserne influenzato e “diluito”: quegli stessi 12M residui si andrebbero a suddividere su quattro anni anziché tre, e quindi il “nuovo” ammortamento sarebbe di (12/4=) 3M per ciascuno dei quattro anni seguenti, e così via.
Al contrario, se mi trovassi a dover sostenere ulteriori spese fisse di qualsiasi natura (ad esempio una “recompra”, un diritto di riscatto, una penale, una sanzione o simili), supponiamo nella misura di ulteriori 6M, il “nuovo” costo fisso da ammortare diventerebbe di (12+6=) 18M, e quindi sui tre anni residui verrebbe redistribuito nella misura di 6M all’anno.
In parole povere, ogni aumento del costo fisso per il giocatore incrementa anche il peso dell’ammortamento, mentre ogni estensione della durata del contratto e del numero di annualità del contratto lo alleggerisce.
Questo è il motivo per cui il costo del cartellino, a parità di cifre, è molto più significativo e impattante per un giocatore avanti con gli anni rispetto a un compagno più giovane: nel secondo caso, infatti, ci si aspetta che il peso dell’ammortamento vada via via a diluirsi a ogni successivo rinnovo nel corso degli anni, opzione ovviamente non percorribile non ci si attende di rinnovare ulteriormente un giocatore al termine del suo contratto.
PS: questo è un esempio semplificato del metodo “standard” di calcolo dell’ammortamento. Nella realtà dei fatti i calcoli sono ovviamente più complessi, ed esistono anche altri metodi di ammortamento (ad esempio non suddividendo il valore del costo fisso in parti uguali, ma facendo “pesare” di più i primi anni rispetto agli ultimi), ma si tratta di questioni che vanno al di là dello scopo di questa breve risposta.