Bar Mercato (22.6) – Via anche Dybala e Zaza

(con @michaeljuve89)

Buongiorno juventini, ben ritrovati alla rassegna di mercato Juve più letta, amata, odiata, imitata e con le chiappe chiacchierate del web. Partiamo subito e ricordate il nostro motto: quando il gioco si fa duro, il West Ham comincia a giocare.

Su #BarMercato avevamo da tempo anticipato il Solstizio dell’Estate del Mercato (il giorno col più alto numero di bufale dell’anno) e, ovviamente, è andata proprio così, complice l’effetto lungo delle supercazzole di Raiola, le dichiarazioni di Marotta su Morata (e non solo) e l’e-mail del Real (oggetto: “Ta-Dah! Recompra Morata, Juve Beffatas” inviata all’indirizzo Marottone@juventus.com e per cc a ParaticiQuelloBravo@juventus.com …). Quello che non avevamo previsto (ahi, colpa nostra!) è la fantastica BUFERA BERARDI, con Marotta “che puzza di Moggi” e l’ufficio legale Inter pronto a denunciare tutto e tutti.

Ma andiamo con ordine: capitolo Morata. Nonostante TUTTI avessero già dato per recomprato Morata da mesi, improvvisamente l’ufficialità ha colto di sorpresa i mercatari che come reazione a caldo hanno cominciato in modo compulsivo a sparare nomi di sostituti a caso, da Ibra a Gilardino, da Higuain e Immobile, da Cavani a Borel II, da Manzanarre a Reno. Vediamo come si sono posizionati i nostri eroi.

In Gazzetta, Fabiana Dalla Valle lascia il campo Berardi a Carletto Laudisa e va su Morata: il sogno ora è Gabriel Jesus, ma si seguono i soliti Neri Per Caso del Belgio: Lukaku, Batshuayi e Benteke. Nulla di nuovo. Tuttosport invece lascia un minimo spiraglio alla re-re-compra: via Zaza e con quei soldi la Juve riproverà a portare a casa il figliuol prodigo madridista, ma intanto ha già offerto i 30 milioni della recompra al Marsiglia per Batshuayi (Marotta avrebbe inviato un’e-mail facendo inoltra a quella di Perez, con oggetto “I: recompra Morata…offerta per Batsucoso” all’indirizzo achats-ventes@OM.fr). TS però ci fa sapere che i marsigliesi, forti dell’offerta del Tottenham (che a sua volta segue Morata) hanno sparato 38 milioni per Bats. In ribasso gli altri due gemellini Lukaku e Benteke, si sogna Gabriel Jesus (stesso sogno della Gazzetta) ma i cattivoni Barca e PSG (nonostante Suarez e Cavani..) sono pronti con tonnellate di milioni. Il CorSport punta invece sul suo cavallo: CAVANI, a 45-50 milioni, ma convincere il PSG “sarà una vera impresa”…più concreta la pista Batsucoso a 30-35, che sarebbe “un pallino di Paratici” niente invece sul sogno Gabriel Jesus.

Recap:

  • Gazzetta: sogno Jesus, tre neri belga,
  • TuttoSport: Re-recompra, Batsucoso
  • CorSport: Cavani, Batsucoso
  • Stampa: Uno ggiovane a 30 milioni

Capitolo Berardi: ieri Marotta a domanda precisa “Berardi va all’Inter” ha risposto “Non penso“. Questo è bastato per tacciarlo di Mafioso, Camorrista, Narcotrafficante, Novello Moggi, Novello Schettino, Mostro di Firenze, ROM e Governo Indiano. La Gazza si tiene in disparte e titola “Mimmo Dubbioso” (citando il nostro hot topic Berardi Dubbioso..) e riporta una baruffa tra l’agente e Marotta: “Lite Seghedoni-Juve” (?!), Tuttosport parla di “Rissa per Berardi” ipotizzando che Seghedoni abbia straparlato dell’Inter per ottenere un aumento dell’ingaggio dal Sassuolo (e la Juve non c’entra nulla, poverina!) ma ipotizza uno scenario di prova di forza tra la Suning e gli Agnelli (!!), ma è il CorSport che va audace alla battaglia: “L’ufficio legale Inter valuta i margini per una denuncia agli ispettori federali” (perché la recompra in Italia non esiste per legge) , e tutto questo solo perché Marotta ha detto “non penso!”. Guardate invece come aveva risposto Ausilio -DS Inter- ad un’analoga domanda su Bonazzoli (tutto della Samp) l’anno scorso:

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Insomma “abbiamo NOI l’ultima parola” contro un “non penso“. Ufficio legale Inter cercasi…

Nei ritagli del mercato stampato c’è ancora un Tuttosport che parla di difficoltà enormi per Mascherano (quasi sfumato, anche se LOTTAVA) e Andrè Gomes (stallo!) e quindi si ributta su Witsel (giusto perché ha segnato e “piaceva”..). Il Belga è valutato 20 milioni ma scade nel 2017 e -guardacaso- allo Zenit piace Pereyra, valutato -guardacaso- 18-20 dalla Juve. BINGO! Tuttavia c’è sempre Kovacic sullo sfondo (un po’ defilato, perchè non ha giocato tanto ad Euro). Da segnalare però un’incredibile -e ovvia- retromarcia su Hamsik, dopo due copertine di fila (il nulla basato sul niente avvolto nel vuoto incorniciato dallo zero), l’agente di Hamsik bussa a soldi ma è difficile che lo slovacco parta e quasi impossibile che vada alla Juve. Cioè fatemi capire, un’ipotesi DIFFICILE che se realizzata dovrebbe poi comportare un’altra ipotesi QUASI IMPOSSIBILE..e voi ci fate DUE PRIME PAGINE in DUE GIORNI!!!

Il Messaggero sta demoralizzando i tifosi laziali col nome di Isla (che piace a Bielsa..non per altro chiamato El Loco..), mentre a Il Mattino sono un po’ confusi e scrivono “Sorpasso Napoli per Ionita, Juve beffata“, in realtà dovrebbe essere il contrario, no?

 

In Spagna oggi per una volta invece di bullarsi con la Grande Spagna e le Grandi Spagnole che comprano tutto e tutti, devono fare i conti con la Croazia che li ha “beffati” per cui sono meno tronfi del solito. Eppure ci fanno sapere che Morata non sarà re-venduto ma anzi resta al Real per diventare il nuovo 9 orgoglio ispanico (e Benzema? e CR7 passerà la palla ad uno belloccio col gel?). “Venderlo sarebbe una pugnalata“. Cionondimeno in Italia qualcuno lo associa all’Atletico Madrid (con che coraggio?). Mundo Deportivo che è invece vicino alle sorti del Barca, non ci sta a farsi superare dai giornali madrileni e spara: “Se va via Neymar, arriva di sicuro Dybala“. Il punto è che il Barca offre 15M l’anno a Neymar mentre il PSG gliene offre 25 (di ingaggio, non per il cartellino..) e quindi Dybala a “60 milioni viene via come l’acqua fresca”. Intanto Marca scrive che Mascherano ha ritoccato, Juve rassegnatas, e che la Juve offre 40M per Andrè Gomes ma il Valencia ne vuole 65 intrattabili, Juve infastiditas. Intanto però in Spagna è andato Vrsaljko (all’Atleti) che TUTTI i giornali nostrani un mese fa davano (alternativamente) a Juve e Napoli.

In TV e Social la recompra Morata fomenta gli expert, e la scena se la riprende Boss Di Marzio che accantonato il mega-summit Real e Juve (a Zurigo o Londra, ricordiamo) ricorre ad una tecnica estrema: il NAME DROPPING. Di Marzio fa come quei pianisti di piano bar che quando non riescono a scaldare il pubblico partono col medley alla Umberto Smaila: tutte le voci, inverosimili o vere e proprie puttanate, condensate in una sola lista: in primis Di Marzio ci dice che, previa cessione superclamorosa di Pogba (se è superclamorosa che cazzarola la includi tra le ipotesi?) ci sarebbero Cavani e Lukaku. Poi tra i prendibili (senza superclamore) Sanchez (e l’ingaggione?) non fosse che “piaceva” e “sta facendo bene in Copa”, poi Gotze, non fosse che “piaceva” (e sta facendo cagare ed Euro?) Immancabile Gabriel Jesus (passato dal Bayern al Barca e al PSG in 2 giorni..), e poi -BOOM!- Keita Baldé, ma ancora (sigh) “nessuno approccio con Lotito!”.

Poi (sempre Di Marzio), c’è l’ok di Allegri per Immobile, sostituto di Zaza (Wolfsburg pesante su di lui: 25M+3) e infine due ggiovani e carini come Batsucoso e Milik, che fanno molto nerd e hipster del pallone.

Recap:

  • Di Marzio: Cavani, Lukaku, Sanchez, Gotze, Keita, Immobile, Bats, Milik, Jesus ((manca qualcuno?)

Ad AzzurroStadio c’è un cenacolo di Capiscer di altissimo livello: Suma ci dice che Zidane vuole Pogba (e sti cazzi), e che Mascherano non è chiusa, Franco Ordine ci informa che Morata è tenuto in ostaggio da Real, che lo usa per arrivare a Pogba, ma tra questa infornata di ggeni, spicca Giancarlo Padovan: Pogba ha disdetto la sua casa, vuole il Real, e il prezzo di 140 milioni è impensabile, e quindi la Juve deve abbassare le richieste: 50 milioni più Kovacic e Morata. Su Morata, il Pado(van) ci fa un pippone: nessuno al mondo può rimpiazzarlo, e quindi alla Juve convengono 50 (magari per Andrè Gomes), Alvaro e Mateo. A parlare di Pogba ci si mette anche l’ineffabile Macalli, che confonde i conti Juve con quelli della Lega Pro, e ci dice la Juve non vede l’ora di vendere Pogba a 100 milioni, anzi “glielo porta a piedi a Madrid“. Poi Macalli lancia l’idea: Morata? Lo sostituirei con Mario Gomes…

Le parole di chiusura di Marotta su Gomes non hanno spento le speranze di De Cerame, che ci narra di un’offerta pronta da 40 più bonus (scopiazzando i giornali di ieri). Chiusura con super Raimondi, per il quale Batshuayi, ieri l’unico accessibile, oggi costa già troppo, e che dall’Inghilterra (azz!) danno Licht al City con Zabaleta all’Inter.

Ottimi anche quelli di Calciomercato.com che si buttano su #InterMania

 

Personaggioni del giorno però ancora Premium con un sondaggino simpaticissimo, eccolo!

 

Appuntamento a domani e ricordate il nostro motto: errare humanum est perseverare diabolicum West Ham.

Sandro Scarpa

Il Real recompra Álvaro Morata: polaroid

Il Real recompra Álvaro Morata: polaroid

La sua faccia era un po’ triste, mentre tutti saltavamo in piedi, troppo preoccupati ad esultare per accorgerci immediatamente dell’espressione del numero nove in maglia blu. Personalmente, quel gol l’ho rivisto un miliardo di volte: sviluppo di un calcio piazzato, pallone ributtato in area a campanile da Vidal, testa di Pogba verso il centro, sinistro di Morata e la rete che si gonfia alle spalle di Casillas, lo stesso Casillas accanto al quale Álvaro appariva in foto, su Instagram, il 28 maggio, dal ritiro della Spagna. Nella didascalia della foto, compare un #VamosReal.

Il diavolo è sempre stato nei dettagli, talmente macroscopici che l’annuncio ufficiale della recompra messa in atto dal Real Madrid non è arrivata come una doccia fredda, ma come la logica conclusione di una tiritera durata due stagioni e portata avanti dai media fino all’estenuazione. Ad oggi, Álvaro Morata è di nuovo un giocatore del Real Madrid. Mentre scrivo, né l’account ufficiale della Juventus, né altri giocatori bianconeri hanno salutato lo spagnolo sui social, ma l’ipotesi che la Juventus possa rientrare nell’asta per riacquistarlo e spuntarla sembra parecchio remota.

Il primo gol di Morata con la maglia della Juventus è stato inutile al fine del risultato, un tondo 0-3 contro l’Atalanta, suggellato dal suo testone piazzato su cross di Pereyra. Eppure, mi ha fatto esultare e sorridere, come succede ogni volta che un nuovo attaccante bianconero va per la prima volta in gol. Seguono le due reti a partita più che chiusa contro il Parma, mentre il pubblico inizia ad individuare le potenzialità esplosive della punta spagnola, che nel frattempo scalza il connazionale Llorente dall’undici titolare.

Le luci, però, non si sono ancora accese veramente: Morata inizia a prendere la rincorsa per entrare nel cuore dei tifosi bianconeri nel giorno in cui la Juve torna a luccicare in Europa, a Dortmund. Autore di due gol nella doppia sfida decisa in realtà da un Tévez gigante, Álvaro sale sul palcoscenico insieme ad una Juventus che si riscopre bella di notte.

La differenza è stata proprio questa, tra Morata e un nuovo attaccante normale: il ragazzino arrivato dal Real Madrid come un unicorno dal potenziale inespresso, secondo alcuni strapagato, clausola di recompra a parte, è stato l’autore dei gol che ci hanno riportati nell’Olimpo.

Il mio gol di Morata preferito, tra tutti, resterà sempre quello contro il Real Madrid al Bernabeu, per la chiara sensazione che sarebbe stato proprio lui (semicit.) a decidere la partita, per la maglia blu, che evoca ricordi e nostalgia, per il passo decisivo compiuto dalla Juventus grazie a quella rete, e per il significato mistico che quel gol ha avuto per il giocatore, un calcio di sinistro contro la Casa Bianca che non aveva creduto sufficientemente in lui. Certo, c’è anche il gol di Berlino, quell’esultanza rabbiosa a significare che eravamo ancora vivi, ma le emozioni di quel momento sono state soffocate dalla sconfitta finale.

Al di là del fotogramma di Morata che carica il sinistro davanti a uno degli idoli della sua adolescenza, Casillas, nell’almanacco dei ricordi bianconeri restano tanti altri lampi: la chirurgica palla a giro di Manchester, la progressione da Playstation contro il Bayern, il castigo crudele inflitto al Milan in finale di Coppa Italia. Le reti decisive di Morata, capaci di provocare un senso di esaltazione raro, ci hanno fatto perdonare l’attaccante per i mesi di blackout dovuti a non meglio imprecisate situazioni personali che, per quanto percepite come gravi a ventitré anni, non dovrebbero intaccare il rendimento di un vero top. Così la nostra memoria generosa, tenderà come sempre a mettere i brutti ricordi in una scatola, insieme alla foto di Álvaro a terra, disarmato, a Siviglia, e a collocare invece in bella vista le polaroid di un’esultanza con gli occhiali da sole dopo un gol fortunoso a Milano e dei gobbissimi omaggi riservati al pubblico viola.

Visto l’affetto enorme che questo giocatore ha saputo guadagnarsi in soli due anni, l’onda di emotività successiva all’annuncio della recompra era inevitabile. I ricordi di un Morata bianconero un po’ rabbioso e un po’ sbruffone sono le immagini che, comunque vada, conserveremo.