Bar Mercato (4.7): Arrivano Pjaca e Benatia, Rugani-Roma!

(con @michaeljuve89)

Buongiorno Juventini, ecco una nuova scoppiettante puntata di #BarMercato la rassegna di mercato Juve più letta, amata, odiata, sgamata e imitata del web. A inizio Luglio il mercato si sta ri-stabilizzando su nuovi filoni, nuovi obiettivi, nuovi SI, nuovi entourage, nuovi ottimismi che filtrano e nuovi blitz, summit e colpi di scena…nuove puttanate insomma, preludio a nuove BEFFE! Partiamo subito e ricordate il ns. motto: vedere la Juve beffata non ha prezzo, per tutto il resto ci pensa il West Ham!

La Gazzetta dello Sport deve riassestare la redazione, tra ferie e giornalisti in rientro dalle vacanze parigine. Per questo ora la Gazza lascia campo ad Alberto Mauro e al nuovo tormentone, più credibile dei precedenti: “Juve, tutto su Pjaca!” Scomparsi tutti gli 11 eredi di Morata che hanno riempito le pagine di Giugno, ora c’è solo e soltanto Pjaca, per cui la Juve avrebbe offerto 18 milioni, superando l’Inter che ne avrebbe offerti 15+3, anche il Milan però andrà forte su Pjaca (si legge PIAZZA) perché Montella è amico dell’agente e Galliani (?) è pronto ad arrivare a 17/18, ma occhio al Napoli. Ovviamente su Pjaca, unico giocatore al mondo rimasto sul mercato (?) non ci sono gli spauracchi Barca, Real e Chelsea, ma si inventano squadre di medio cabotaggio: il Liverpool e il Borussia Dortmund, in attesa del sempreverde West Ham. La Juve per la Gazza ha in più l’arma Mandzukic, solo per il fatto che è croato, quando l’Inter ha Perisic e Brozovic…. Si continua a monitorare il solo Milik (e tutti gli altri?…) ma solo se via Zaza. Per Benatia invece siamo ai dettagli, ma lì già è roba vecchia, le news sono che Mehdi dovrebbe arrivare in prestito con un obbligo di riscatto a 18 vincolato alle presenze e si è ridotto l’ingaggio (da 4,5 a 2,8), Marotta ha l’email pronta, mittente BomberBeppe@Juve.com destinatario KalleUberAlles@Bayern.de, oggetto: “Re: Benatia pacco di ritorno“, contenuto: Liebe Kalle, wir siamo pronten a riprenderen Benatia, Ja, ma se va kaputt non vedi eine euro!”. La Gazza poi sottolinea: con Benatia alla Juve, Rugani chiede di essere ceduto, forse alla Roma (!!)

La Gazza tiene in caldo Pogba, che ieri ha segnato quindi domani si riprenderà alla grande.., siamo al solito pezzo riempitivo “120 milioni bla bla tra Real bla bla e Mou bla bla”. Ormai il pezzo “Pogba” è come quei tasselli da falegname usati per i buchi tra un mobile e l’altro: oi Carletto, ma qui c’è un buco, quello dello sciampo contro l’alopecia non ci ha pagato, c’è mezza pagina da riempire! Eh beh, mettici Belen al mare o la Nargi! Eh..tette e culi già messe a pagine 8 e 12!! Ah… allora mettici un Pogba! … Insomma, una cosa tipo sigillante Saratoga.

Tuttosport ha avuto un netto calo di vendite col solo Pjaca, i tifosi non si infiammano, i bimbominkia non comprano, ecco quindi che si rispolvera un grande classicone: CAVANI!!! Eggià, l’uruguagio, responsabile del 30% del fatturato di Tuttosport degli ultimi 5 anni, pare, si dice, si mormora, filtra che non abbiamo ancora rinnovato col PSG perché non vuole più 10+bonus ma ancora di più, e quindi TS lo cavalca ancora, dando qualche chance alla Juve che gli darebbe la metà della metà, ma occhio anche ad Atletico e Chelsea (che ha appena preso Batshuayi…). A centrocampo, ammainati i bomboni Hamsik e Mascherano, TS sta completando la sua personale 3 giorni con Kanté (poi finirà anche quella..). Finite le fregnacce da scrivere su scambi e costi, ora TS sfrutta l’acciacco di Khedira (e Marchisio) per dire: Urge Kantè! Sullo sfondo invece TS usa la solita exit strategy per Andrè Gomes, il Valencia nonostante un Europero misero, vuole ancora 60 milioni, ma c’è il Barcellona!

Capitolo uscite, il Tempo ci fa sapere che la Juve vuole 5 milioni per Isla, seguito dalla Lazio, ma il Messaggero ci fa sapere che i rapporti tra Juve e Lotito sono difficili (Messaggero che 3 giorni fa dava Keita alla Juve..). Intanto è Il Mattino la fonte diretta dello scoop Pereyra al Napoli (rilanciata anche da Corsport e altri), Giuntoli avrebbe offerto 13 milioni (la Juve ne vuole 18 che girerebbe il giorno dopo alla Dinamo Zagabria per Pjaca) ma “valuta come alternative Herrera e Witsel”. Cioè, Tucu, Herrera e Witsel, ruoli a caso…
Archiviato quindi il filone Benatia, è l’intrigone Pjaca a reggere in tv e social. Di Marzio comincia a cederci qualche esubero (era ora). Pereyra, già accasatosi al Watford di Mazzarri un mese fa (fonte Gazzetta) e poi venduto allo Zenit per Witsel (TuttoSport) o all’onnipresente West Ham (fonte tutti) ora andrebbe appunto al Napoli,  mentre Isla è seguito dalla Lazio (Bielsa..occhiolino…Marsiglia..occhiolino…Cile…occhiolino..capisc’ a mme!), ma anche dalla Fiorentina. Intanto Pedullà, come Laudisa, capitola e ammette: Berardi resta al Sassuolo, dopo aver capeggiato per un mese il club “Berardi all’Inter se no si fa saltare in aria!!“. Forse Pedullà ha un fuso orario tarato male e annuncia un Mou pronto a fare follie per Pogba, col muro Juve. Poi Pedullà passa dal mese scorso a sei mesi fa, andando a ripescare un pezzo d’antiquariato come Matic-Juve!!!  DeCerame ci lancia un’esclusivetta interlocutoria, Juve alla carica per De Sciglio, e Licht al City di Guardiola. In realtà in Spagna ci fanno invece sapere che il Barca pensa a DeSciglio per il post-Dani Alves (troppa sangria…) . Maurone Suma, fresco di addio a Milan Channel, vede la Juve con le #PezzeAlCulo perchè deve cedere Zaza, Tucu ed Hernanes. Povera Juve, coi soldi Champions, con lo Stadio, con i bilanci record, ma sempre con le pezze al culo se non cede Tucu ed Hernia. Bene anche il romanaccio Ilario Digiovambattista (Radio Radio): stanno “smontando la Juve!”.

Goal.com riporta di un scambio win-win tra Bayer Leverkusen e Juve con Chicharito a Torino ed Hernanes in Bundes. Fin qui, sembra la solita puttanata banale, ma poi si aggiunge: conguaglio di 12 milioni a favore del Leverkusen, e capisci che è una puttanata coi fiocchi.

La perla migliore ce la regalano gli spagnoli: sbuca all’improvviso, nella redazione di un canale spagnolo, una telefonata attribuita al babbo di Pogba: “Paul deve giocare nei migliori tornei! Ma decide lui”. Questo super-mega-iperscooppone, unito alla leggenda metropolitana “Pogba non segue più la Juve su twitter” (mai seguita, e la segue su instagram) rilanciata da account inglesi giganti fa scalpitare Top Calcio: Ecco la prova dell’addio di Pogba!!

Ovviamente anche Calciomercato.com riporta Papà Pogba che dà l’addio alla Juve e per Premium è un ulteriore segnale. A proposito di Calciomercato.com, la direttrice Eleonora Trotta, insider di primo pelo, prima rivendica i sacrifici e la fatica del lavoro di insider, poi risponde così quando gli si fa notare che il 28 giugno alle 10 dava la Juve in trattativa serrata su Batshuayi, mentre l’Equipe era già in edicola con Bats-Chelsea ufficiale

 

Personaggioni del giorno due haters Juventini convinti come Ziliani (Paolo..eroe dei movioloni antiJuve di Pressing..) e De Luca de Il Mattino (le testate di Bonucci, Juve-Palazzo, Conte e Buffon scommettono, la Sacchetta allo Stadium..)

CmgRAJtXEAAtZz5

Ziliani è un hater coerente, sull’antiJuve ci mangia da 20 anni e ci ha comprato casa e non salta sul carro. Inquietante quel “SEGUE A PAGINA 2″…cioè..le puttanate non sono finite?

CmgJ_uhWcAAEfnG

De Luca invece magnifica lo Stile Juve (!!) a Luglio..quando da Settembre e Maggio ci sputa addosso di tutto e di più, e infatti…SEGUE A PAG. 39…ccà nisciun è fesso!

Appuntamento a domani e ricordate: non può piovere per sempre, e anche se piove per sempre, per Collina si può giocare..

La scheda scouting di Mehdi Benatia

La scheda scouting di Mehdi Benatia

di Elena Chiara Mitrani e Lucio Pelliccioni

Biografia

Mehdi Amine Benatia El Moutaqui nasce a Courcouronnes, nell’Essonne, banlieu parigina, il 17 aprile 1987, da papà marocchino e madre algerina. Ha la doppia nazionalità marocchina e francese, ma calcisticamente ha sposato la nazionale marocchina, della quale è attualmente il capitano.

Da bambino milita in una serie di squadre della periferia parigina, fino ad approdare all’institut national du football di Clairefontaine (da qui sono passati molti giocatori francesi), dal quale però sarà scartato a causa degli scarsi risultati negli studi. Nel 2002-03, gioca nelle giovanili del Guingamp e può giocarsi le sue chances in un provino con il Manchester United, ma decide infine di integrare le giovanili dell’Olympique Marsiglia, per non rischiare di bruciare le tappe. Con la maglia del club marsigliese Benatia diventa professionista , ma l’avventura si conclude in maniera abbastanza deludente: zero presenze, due stagioni in prestito, a Tours e Lorient, e infine la cessione al Clermont, all’epoca in Ligue 2. L’avventura nella seconda divisione francese fa bene al marocchino, che a Clermont ha l’occasione di giocare con continuità e trova anche tre volte la rete, in 60 presenze.

È dal Clermont che l’Udinese lo ingaggia a parametro zero, per portarlo in serie A nel 2010. Il passaggio al campionato italiano segna il vero inizio di carriera di Benatia, che diventa titolare inamovibile ed entra nel mirino di diversi grandi club europei. Con la maglia della squadra di Pozzo, Benatia debutta anche in Champions League, nel turno preliminare dell’edizione 2011/12 giocato (e perso) contro l’Arsenal. L’ultima stagione con i friulani è un po’ più complicata per Mehdi, che subisce qualche infortunio muscolare e finisce per giocare solo 25 incontri. Nonostante l’annata travagliata, riesce ad ottenere un contratto di cinque anni con la Roma (che lo paga 13.5 milioni), appena affidata a Rudi Garcia.

3-LAPR0760-035-kbUE-U1201012206996eLB-620x349@Gazzetta-Web_articolo

La prima annata con i giallorossi inizia con il botto per Benatia, che mette a segno due reti tra la 5° e la 6° giornata di campionato, in un inizio di stagione che vede la Roma molto lanciata. I tifosi si esaltano nel vederlo festeggiare i gol con l’esultanza a “mitraglia”, che a loro ricorda Batistuta. Tuttavia l’avventura nella capitale dura poco; il giocatore, al termine di una stagione terminata con il secondo posto, accusa il club di non aver mantenuto la promessa di una rinegoziazione del suo contratto in caso di qualificazione in Champions League. Quindi, a metà agosto, passa al Bayern per 30 milioni ed un salario di 6.5 milioni netti all’anno, diventando il secondo giocatore africano più pagato nel 2014, dopo Yaya Touré.

Al Bayern Benatia vince i primi trofei della sua carriera: due Bundesliga e una Coppa di Germania. L’avventura bavarese inizia bene, con una performance di alto livello nel match iniziale del girone di Champions League contro il City. Tuttavia, numerosi infortuni condizionano il rendimento del centrale marocchino, colpito anche da qualche polemica, per l’esultanza con la mitraglia che non piace e che il club tedesco gli chiede di evitare, e per la busta paga lasciata in macchina e finita in pasto ai social, in un momento della stagione 2015/16 in cui la stampa vociferava molto a proposito di possibili tensioni all’interno dello spogliatoio del Bayern. Con sole 55 presenze e tre gol in due stagioni, si può dire che Benatia abbia un po’ deluso al Bayern, ecco perché i campioni di Germania, che si preparano alla prima stagione con Ancelotti in panchina, sarebbero pronti a privarsene.

Caratteristiche tecniche 

Benatia è un difensore centrale, di prestanza fisica indiscutibile, alto 190 cm per 92 Kg, dotato di una forza fisica incredibile e un potente stacco da terra che, unito all’ottimo tempismo, lo rendono un maestro del gioco aereo. Abilissimo sulle palle lunghe sia per i duelli aerei che per la copertura della profondità, nonostante la mole è dotato di un buon allungo che gli permette ottime chiusure e recuperi sugli attacchi alle spalle della linea difensiva. La sua importanza nel gioco aereo si nota anche nella metà campo offensiva, infatti il franco-algerino segna consecutivamente almeno un gol dalla stagione 2008/2009 quando militava il Ligue 2 con il Clermont. E nella prima stagione a Roma è stato capace addirittura di arrivare a quota 5 reti, niente male per un difensore. Capace anche di segnare reti cosi.

In marcatura 1vs1 è quasi insuperabile, eccelle negli anticipi e difficilmente sbaglia un posizionamento in fase di marcatura, grazie anche a Guardiola è migliorato molto nelle marcature preventive che lo aiutano ancora di più a valorizzare questo suo punto di forza, anche se a volte azzarda qualche anticipo di troppo.
Se nell’uno contro uno in marcatura è molto efficace, questo non si può dire quando viene puntato palla al piede, situazione in cui non risulta sempre preciso negli appoggi e nella posizione del corpo, anche se spesso compensa con rapidità ed esplosività. Se non è al top fisicamente si trova in difficoltà e poter imparare da un maestro come Barzagli, che difficilmente sbaglia quando è puntato gli sarebbe di gran aiuto. Questi limiti sono evidentissimi nell’azione strepitosa di Morata che ha portato al gol di Cuadrado nel ritorno degli ottavi di Champions all’Allianz Arena, quando ha affrontato l’attaccante spagnolo in maniera frontale senza posizionarsi in antero-posteriore (posizione con una gamba avanti e una dietro) senza riuscire nemmeno a rallentare l’azione di contropiede juventina.

In fase offensiva, in Bundesliga nonostante le annate piene di infortuni è migliorato molto nella costruzione del gioco e nella trasmissione palla, ora gioca con tranquillità e personalità rispetto ai primi anni di Udine dove era spesso in difficoltà e frettoloso nelle giocate. Gli anni alla corte di Pep gli hanno fatto acquisire consapevolezza ed esperienze europee che lo rendono sicuramente più completo rispetto al passato.

In campo

Se dovesse andare in porto l’acquisto di Benatia, la Juve si ritroverebbe un ottimo jolly difensivo, capace di giocare sia centrale nella difesa a 4, sia in tutti e 3 i ruoli della difesa a 3. Con l’addio di Caceres i bianconeri del resto sono alla ricerca di questo tipo di giocatore capace di ricoprire più ruoli difensivi. Gli unici dubbi riguardano la tenuta fisica, vedi i numerosi problemi fisici, sopratutto muscolari degli ultimi campionati. Ma se riesce a tornare al top fisicamente, resta un difensore di livello che aumenterebbe il valore di una difesa già praticamente imperforabile.