5 alternative (in)credibili a Paul Pogba

Nel momento in cui scrivo queste righe Paul Pogba sta continuando a postare le foto enigmatiche in cui da un lato trolla i giornalisti che parlano di visite mediche e affare già concluso, dall’altro tiene in ansia i tifosi del ManUnited e irride, seppur involontariamente quelli bianconeri. Appena sarà ufficiale l’eventuale ritorno all’ovile di Paul (con 100 e rotti milioni di euro) saluteremo e ringrazieremo il Polpo dalle nostre pagine, ma intanto diamo un’occhiata ad alcuni dei suoi possibili sostituti. In questo post non non troverete nomi già accostati alla Juventus quali Matuidi, Matic o Witsel, ma giocatori più o meno impensati o impensabili che potrebbero contribuire in maniera importante alla causa , senza possedere per forza le stesse caratteristiche di Paul. Iniziamo con la nostra carrellata.

Borja Valero – Fiorentina

Pjanic dalla Roma, Higuain dal Napoli, Borja Valero dalla Fiorentina. Alzi la mano chi riesce a immaginare uno scenario più godurioso di questo. 31 anni compiuti a gennaio, il centrocampista spagnolo sarebbe una manna dal cielo per Massimiliano Allegri, che potrebbe schierarlo praticamente in tutte le posizioni del centrocampo: metodista davanti alla difesa, mezzala nel 3-5-2, trequartista nel 4-3-1-2 o negli eventuali4-3-2-1 o 3-4-2-1, moduli utilizzati da Paulo Sousa a Firenze nei quali l’ex Villarreal si è calato alla perfezione. Capace di abbinare qualità e quantità ad altissimi livelli, il buon Borja non ha (ancora) giocato in una squadra all’altezza del suo talento dopo essere stato scaricato dal Real; l’unico ostacolo, al di là della prevedibile guerra santa che si scatenerebbe in quel di Firenze, è quello relativo alla serietà e alla professionalità del giocatore, che pare difficile immaginare nei panni del “Giuda” di turno. Certo, se Marotta bussasse alla porta dei Della Valle con una buona quantità di denaro e i due fratelli convincessero il giocatore che il suo tempo a Firenze è scaduto…

Saul Niguez – Atletico Madrid

Anche qui Marotta e Paratici erano arrivati prima di tutti: nel luglio 2015 i dirigenti bianconeri contattarono l’Atletico Madrid per il centrocampista classe ’94, salvo sentirsi rispondere picche dal club colchonero. Nel frattempo Saul è diventato titolare inamovibile nello scacchiere di Diego Simeone, innamorato della sua verve da combattente nonostante un fisico non imponente (181cm x 70 kg), della sua duttilità e della sua capacità di esaltarsi nei momenti decisivi, vedi la rovesciata nel derby contro il Real Madrid o lo slalom speciale con gol che ha steso il Bayern Monaco nell’ultima semifinale di Champions League. Nell’Atletico Saul gioca da falso esterno di centrocampo, ma ha tutte le caratteristiche per diventare una delle migliori mezzali d’Europa. Unico neo, il prezzo: se già lo scorso anno a Madrid hanno risposto picche alle richieste bianconere, ora quanto servirà per strappare il ragazzo ai Colchoneros. Alla Juve il contante non manca, considerando anche le eventuali cessioni degli esuberi, ma viste le cifre in ballo in questa sessione di mercato non sarebbe incredibile se l’Atletico chiedesse qualcosa come 60 milioni di euro.

Ross Barkley – Everton

Chiudiamo il trittico delle missioni impossibili con la più improbabile di tutte: strappare un calciatore inglese alla Premier League e riuscire a farlo rendere ad alti livelli lontano dalla sua terra d’origine. L’ultimo suddito della regina alla corte bianconera fu la comparsa David Platt, 16 presenze e 3 reti nel ’92-’93, un precedente non troppo esaltante. Eppure il centrocampista dell’Everton Ross Barkley avrebbe tutte le carte in regola per sfondare nel calcio europeo, anche se finora è riuscito a metterle in mostra solo a sprazzi, penalizzato da un’indolenza di fondo che dovrà mettere da parte in caso di approdo in una big. Trequartista o centrocampista centrale, il ragazzo (coetaneo di Pogba) unisce a una buona tecnica e velocità una fisicità straripante (189cm x 83 kg) che se incanalata bene potrebbe farne uno dei migliori centrocampisti box to box del mondo. Nell’ultima stagione ha giocato a ridosso delle punte, posizione che esalta il suo tiro al fulmicotone e la sua capacità nel rompere il gioco avversario col primo pressing, ma Allegri potrebbe tranquillamente impostarlo come mezzala tuttofare sulla scia tracciata da Pogba. Anche qui l’ostacolo, oltre che ambientale, è economico: l’Everton ha rifiutato a più riprese offerte intorno ai 45 milioni di euro per Barkley, le cifre per assicurarsi il ragazzo non dovrebbero essere troppo distanti da quelle paventate per Saul.

Mahmoud Dahoud – Borussia Moenchengladbach

Il nostro Sandro Scarpa l’aveva elogiato qualche mese fa, evidenziando come il tedesco di origini siriane del Borussia MG sia stato in assoluto il giocatore più dinamico della scorsa Champions League. Probabilmente il prospetto più futuribile del lotto (classe ’95), Dahoud è un mediano metodista (anche se a Moenchengladbach ha spesso giocato da mezzala perché davanti alla difesa c’era Xhaka) più che un regista vero e proprio, che fa degli intercetti il suo punto di forza ma che è anche capace di smistare il pallone con efficacia, senza possedere il lancio lungo di un Pirlo o uno Xavi. In bianconero partirebbe sicuramente dietro al terzetto titolare nelle gerarchie e lotterebbe con Lemina ed Hernanes per il posto di primo rincalzo di Marchisio, con il quale è comunque assolutamente compatibile dato che entrambi possono giocare in tutte le posizioni della mediana a 3. Una scommessa a lungo termine dunque, non un sostituto vero e proprio di Pogba nell’immediato, azzardo che la Juve può permettersi di fare dato che la casella lasciata libera dal Polpo sarà quasi sicuramente occupata da Pjanic. Il prezzo? Anche qui probabilmente parliamo di una cifra attorno ai 35-40 milioni, ma considerando che il perno del Borussia Xhaka (tre anni più vecchio) ha appena lasciato il club per accasarsi all’Arsenal (anche lui pagato 40 milioni), è possibile che a Moenchengladbach decidano di tenere Dahoud un altro anno per monetizzare al massimo al termine della prossima stagione. In questo caso, varrebbe la pena strappare perlomeno un’opzione d’acquisto.

Bastian Schweinsteiger – Manchester United

Ecco un nome per i romantici, per i nostalgici e per chi non vuole accettare lo scorrere del tempo. Proprio in questi giorni il buon Bastian ha ufficializzato il suo addio alla nazionale, mentre Mourinho inseriva il campione del mondo nella lista degli esuberi, quelli che non ha più intenzione di allenare in qualità di nuovo manager del Manchester United. Schweini è reduce da quella che probabilmente è la peggior stagione della sua carriera, fatta di tanta panchina, diversi problemi fisici e qualche acciacco di troppo che ne ha limitato il rendimento. Le sue caratteristiche da sano le conosciamo tutti: abilità nell’impostare il gioco così come nell’interdizione, leadership e carisma con pochi eguali al mondo, un destro potente e la capacità di adattarsi a diversi sistemi di gioco, anche se negli ultimi anni ha giostrato perlopiù davanti alla difesa. Dei 5 giocatori analizzati il teutonico è sicuramente quello più facile da trattare, resta il grande dubbio sulle sue condizioni fisiche e sulla sua voglia di lottare ancora, dopo essersi tolto praticamente ogni soddisfazione a livello professionale. Un’operazione Khedira-bis? Possibile, giudicare finito un giocatore che ha la stessa età di Pirlo quando arrivò in bianconero appare quantomeno avventato.