C’è una parola che, più di ogni altra, riassume la grande festa di Villar Perosa. Questa parola è tradizione.
Tradizione è prendere una assolata giornata di agosto e salire fino all’inizio delle montagne della Val Chisone. È trascorrere una giornata di divertimento, di gioia, di cori e, soprattutto, di Juve.
Tradizione è aspettare qualche ora sotto il sole che arrivino i giocatori bianconeri per salutarli, per gridare loro il proprio affetto, magari per strappare una foto o un autografo.
È la coda per un panino, il saluto ai trofei vinti nella stagione precedente. È l’in bocca al lupo ai Campioni d’Italia, a pochi giorni dall’inizio di una nuova, grande avventura.
Tutto questo è Villar Perosa, un rito che anche quest’anno si è rinnovata davanti a un pubblico sempre più numeroso, presente e caloroso fin dalle prime ore della giornata.
E poi, ovviamente, c’è il calcio, c’è la partita fra la Juve A e la Juve B.
E c’è la prima di Pjanic, Pjaca e Higuain davanti ai loro nuovi tifosi. Dei nuovi acquisti sono questi tre a giocare dall’inizio, mentre Dani Alves e Benatia entreranno a gara in corso.
I due attaccanti combinano subito bene, ma il Pipita spara alto dal limite, quindi è il croato ad avere una doppia occasione: Del Favero respinge il tocco da distanza ravvicinata e subito dopo è la traversa a ribattere il sinistro di prima intenzione su assist di Alex Sandro. Dopo una decina di minuti Pjanic accusa un fastidio all’anca e lascia il posto ad Hernanes.
I ritmi sono logicamente bassi e la Primavera di Grosso, ben messa in campo, chiude gli spazi e concede poco. Quando poi ancora Pjaca si ripresenta davanti a Loria, in campo al posto di Del Favero, il portiere intercetta nuovamente la conclusione e Vogliacco libera sulla linea.
Al 39′ però il gol arriva e porta la firma di Gonzalo Higuain che stacca altissimo sugli sviluppi di un corner e infila nell’angolino la sua prima rete in bianconero.
La ripresa, anche questa è tradizione, si apre all’insegna dei cambi e Allegri manda in campo Dani Alves, Mandzukic e Dybala, oltre ad Audero, Macek e Kastanos. È proprio su un traversone di quest’ultimo che Coccolo, nel tentativo di anticipare Dybala, spedisce il pallone nella propria porta. C’è giusto ancora il tempo di vedere ancora uno spunto di Kastanos che, servito dal tacco di Mandzukic, impegna il terzo portiere della Primavera Maricchi.
Poi, al 12′, scatta l’invasione di campo e inizia la caccia a foto, autografi e, per i più fortunati, a magliette e pantaloncini da portare a casa. Villar è anche questo. Ed è magnifico così.
JUVENTUS A – JUVENTUS B 2-0
RETI: Higuain 39′ pt, Coccolo ( aut.) 3′ st
JUVENTUS A
Buffon (16′ pt Neto, 1′ st Audero); Rugani (1′ st Macek), Bonucci, Chiellini (30′ pt Barzagli); Lichtsteiner (1′ st Dani Alves), Khedira (1′ st Kastanos), Pjanic (11′ pt Hernanes), Alex Sandro, Evra; Pjaca (1′ st Dybala), Higuain (1′ st Mandzukic)
A disposizione: Benatia, Marrone, Severin, Lemina, Untersee, Asamoah, Pereyra
Allenatore: Allegri
JUVENTUS B
Del Favero (33′ pt Loria, 8′ st Maricchi); Beruatto, Vogliacco (1′ st Merio), Coccolo (8′ st Zanandrea), Rogerio (8′ st Moussa); Muratore, Bove (33′ pt Touré), Caligara (33′ pt Morselli); Kanoute; Leris (8′ st Tripaldelli), Mosti (33′ pt Mosti)
Allenatore: Grosso
ARBITRO: Pairetto
ASSISTENTI: Ranghetti, Vivensi
La Juventus in visita a Villa Agnelli
Il pomeriggio della Juventus a Villar Perosa non è iniziato al campo sportivo, ma ha vissuto prima il consueto momento ufficiale a Villa Agnelli.
Come di consueto, la squadra si è intrattenuta nella residenza della Famiglia a Villar e ha ricevuto il saluto del Presidente, Andrea Agnelli, come raccontano questi scatti.
Marotta: «Villar Perosa, una pagina della nostra storia»
«Villar Perosa è una pagina di storia, che porta con sé grandi valori, come il senso di appartenenza, da parte della Famiglia e da parte dei tifosi. Oggi viviamo un vernissage storico, che ha visto passare di qui campioni come Charles, Sivori, Platini, Zidane e Del Piero. È il modo migliore per far capire cosa significhi amare la Juventus».
Non ci potrebbero essere parole migliori di quelle dell’amministratore delegato bianconero, Giuseppe Marotta, per introdurre la festa di Villar Perosa.
«Anche per i nuovi arrivati quella di oggi è una giornata importante – continua Marotta – Una sorta di biglietto da visita, che racconta una storia da rispettare e da rinforzare con le prossime vittorie».
Una delle parole d’ordine di oggi è, senza dubbio, “entusiasmo”. Secondo l’amministratore delegato è un termine perfetto, perché «Il nostro entusiasmo è altissimo, siamo una squadra che gioca sempre per vincere. Detto questo, la rosa delle papabili allo scudetto è la stessa dello scorso anno: Juve, Inter, Napoli, Roma e Milan».