La prima cosa che disse, in conferenza stampa di presentazione pochi mesi fa, fu: «Questa società ha il sogno di vincere la Champions League e io voglio aiutarla a realizzarlo». Non ha certo cambiato idea, Dani Alves, che peraltro è l’autore dell’ultima rete bianconera segnata finora nella massima competizione europea, martedì scorso.
«Ribadisco quello che dissi tempo fa: la Juventus è una grande squadra, in Champions League se la può giocare con tutti e ha il dovere di provarci, migliorando poco a poco, per arrivare in fondo a tutte le competizioni in cui gioca – spiega ai microfoni di Sky – So bene che è difficile, così come è difficile vincere il campionato e avere successo in ogni partita, so che dovremo fare tutto al massimo per arrivare in fondo, ma questo è quello che deve fare una società come la Juventus, mantenendo il giusto equilibrio durante tutto l’arco della stagione e vincendo match dopo match».
Venendo proprio al campionato: «Serie A e Liga hanno qualche differenza, il campionato italiano non è semplice, c’è un’organizzazione tattica molto rigorosa, tutte le squadre si difendono bene. È una sfida, per me, vincere in un campionato diverso a quello cui ero abituato. Una sfida e una speranza».
È cambiato il suo modo di giocare, alla Juve? «Direi poco, la mia posizione è sempre quella, io comunque mi adatto a varie situazioni, come per esempio a giocare spalle alla porta, mi piace lavorare al massimo e farlo insieme ai miei compagni. Dopotutto – aggiunge – si deve rispettare un’ordine e un’idea tattica, ma ci sono anche dei momenti in una partita in cui bisogna tirar fuori quello che si ha dentro e provare la giocata: è questo che fanno i grandi giocatori. Al di là di questo, il calcio resta uno sport collettivo, e non si possono addossare i pesi della squadra a un solo giocatore, anche se magari i suoi numeri sono importanti».
Dani, se la Juve fosse un film, che genere sarebbe secondo te? «Probabilmente un film d’avventura. Quel tipo di avventura che ti dà la carica e la motivazione, ti mantiene vivo e predisposto a fare sempre un passo in più. Se sei un club come la Juve, crei attese nei tifosi, per questo devi spingerti sempre oltre. Così si tagliano i grandi traguardi».