Juve-Napoli, la vigilia di Allegri

Così il Mister in conferenza stampa: «Domani partita importante, ma non decisiva»

Importante, bella. Ma non ancora decisiva. Se si chiede a Mister Allegri il suo pensiero sulla sfida di domani, questa è la sua risposta: «Gli scontri diretti sono decisivi nel girone di ritorno. Questa è una fase del campionato in cui si stanno delineando con chiarezza, e ancora di più lo sarà fra qualche settimana, le prime della classifica, ma non è ancora possibile cominciare a prevedere la favorita. Per questo motivo la partita di domani è importante, ma non ancora decisiva».

Una partita che arriva pochi giorni prima di un altro impegno dal peso specifico notevole: «Mercoledì potremmo raggiungere il primo obiettivo stagionale, che è il passaggio del turno in Champions League». E continua Allegri: «Andiamo però per gradi. Cominciamo a pensare alla sfida di domani, poi penseremo all’Europa e a tutti gli altri obiettivi che abbiamo da qui a Natale, come la Supercoppa a Doha».

Guarda avanti il tecnico bianconero, ma fa anche un passo indietro, a un anno fa: «Di cose ne sono cambiate, non poche, rispetto a un anno fa. Proprio di questi tempi perdevamo a Sassuolo ed eravamo dodicesimi…».

Tornando a domani, quali le chiavi della partita contro il Napoli? «Giocano molto bene, sono organizzati e hanno un allenatore, Sarri, che sta facendo un grande lavoro. Hanno velocità e tecnica, con i tre davanti, anche se ovviamente, e in questo momento, non avere centravanti ci può togliere dei punti di riferimento. Sono anche molto ben organizzati in difesa, Sarri è sempre stato molto bravo in questo. Noi non dovremo concedere ripartenze, giocare bene la palla e attaccare alti la loro linea difensiva».

Sul tema formazione, cominciando da Marchisio: «Parlerò con lui, giocare dopo 72 ore può portare dei rischi, dopo una lunga inattività. Quanto invece a Evra, valutiamo, perché ha ricevuto una botta». Le decisioni del mister arriveranno, ovviamente, dopo la rifinitura: «Potrebbe giocare Lichtsteiner, che si allena bene ed è un grande professionista, quanto a Cuadrado ripeto che è vero che è decisivo a partita iniziata, ma in questo momento non ho molte alternative e lui può fare l’attaccante esterno. Higuain? È sereno, contento della scelta fatta. È un professionista e io sono molto soddisfatto di comesta giocando, e non solo in attacco».

«In generale – conclude – Per la formazione di domani non penso tanto alla partita di Champions, quanto a valutare le condizioni e lo stato di forma dei giocatori che ho a disposizione».

La conferenza integrale